Il premio è istituto il 22 agosto 1899 per volontà del Cavalier Giuseppe Pongilione, che lascia una rendita annua di diecimila lire alla Città di Torino affinché elargisca premi scolastici agli alunni delle scuole municipali. Tali premi, che non potranno essere in numero minore di 37 all'anno e non superiore a 350, “saranno accordati in parti uguali agli alunni e alle alunne, senza distinzione di culto, più meritevoli nello studio, nell’assiduità e nella moralità”.
I premi, indirizzati sia agli alunni delle scuole urbane che rurali, diurne, serali o festive, possono consistere in libretti della Cassa di Risparmio, borse di studio in denaro, libri, oggetti di vestiario oppure oggetti istruttivi. Essi sono assegnati in maniera proporzionale all’importanza della scuola dell’alunno: prima le elementari diurne superiori, poi inferiori, poi serali e infine festive. L’assegnazione spetta a una Commissione formata da tre membri permanenti (Assessore all’Istruzione, Direttore generale della scuole e Ispettore scolastico municipale). I premi, nominati premi di virtù, sono distribuiti in occasione delle solenni premiazioni annuali.
I premi agli alunni delle elementari sono assegnati solo in terza e in quinta, rispettivamente al termine del ciclo inferiore e superiore, e ad alunni con voto in condotta pari a 10. Risultati scolastici sono a pari merito con l’impegno, l’ordine e la pulizia. Oltre ai premi in natura ai vincitori è assegnato un diploma d’onore, per sottolineare il valore morale del premio stesso.
Al primo piano della scuola Parini (che contava Pongilione tra i membri del Patronato scolastico) è tutt’ora visibile il busto del Cavaliere fatto realizzare dal Municipio di Torino per esprimere la propria riconoscenza. La scritta recita: “Al Cavalier Giuseppe Pongilione nato ad Albissola Marina nel 1824 morto a Torino nel 1900 che legò in perpetuo annue lire diecimila per premi agli alunni delle scuole comunali. Il Municipio riconoscente’.