Istituto Buon Pastore
Nel 1843 re Carlo Alberto fondava in zona Valdocco un istituto di correzione femminile affidandolo alle cure delle monache di Nostra Signora della Carità di Angers, dette del “Buon Pastore”. Durante il secondo conflitto mondiale, l'Istituto venne pesantemente lesionato dai bombardamenti del 1943.
1. Storia dell'edificio
Con il regio biglietto del 18 luglio 1843 Carlo Alberto fondava a Torino un istituto “di correzione ed emendamento delle minorenni traviate” modellandolo agli istituti che le suore di Nostra Signora della Carità di Angers, dette del Buon Pastore, avevano aperto, con buoni risultati, a Chambéry, Nizza e Genova. Sempre con un regio biglietto, il 3 settembre successivo, il re di Sardegna autorizzava il Regio Manicomio di Torino alla stipula di un contratto per la cessione alle religiose suddette di un casino detto “Pietrafuoco” con dipendenze, sito in regione Valdocco, del valore di lire 60 mila. Nel 1886 l’istituto - che non contava su redditi fissi ma si reggeva con il provento di leggere pensioni, con i lavori delle ricoverate e con il concorso di benefattori – sotto la direzione di una ventina di monache risultava suddiviso in quattro sezioni: nella prima, separata dalle altre e detta delle “educande”, venivano accolte fanciulle a partire dai sedici anni appartenenti a famiglie di modesto censo; nella seconda, detta delle “corriggende”, erano ospitate le minorenni recluse su istanza dei genitori (correzione paterna) o per decreto del presidente del tribunale (ricovero forzato); nella terza, detta delle “maddalene”, si trovavano le ragazze che pur avendo finito il periodo di educandato decidevano di restare pronunciando i voti; nella quarta e ultima sezione, detta delle “alterate di mente”, erano ricoverate giovani donne con problemi psichici. L’istituto fu attivo fino intorno al 1960.
2. Bombardamenti
I locali dell'Istituto Buon Pastore vennero colpiti e gravemente danneggiati dalle incursioni aeree del 13 luglio e dell'8 agosto 1943. Bombe incendiarie provocarono la distruzione totale di alcuni fabbricati della convivenza. Soffio di bomba dirompente causò lo schiantamento degli infissi, il crollo di plafoni e muricci, il distacco parziale della copertura del tetto. Dopo il ripristino l'Istituto proseguì la sua attività fino al 1960.
Note
Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
ISTITUTO BUON PASTORE
Corso Principe Eugenio 12-14
Istituto correzionale per minorenni (sez. femminile), poi "Città dei Servizi Sociali".
Complesso edilizio di valore documentario, legato alla tipologia degli edifici assistenziali ottocenteschi.
L'istituto fu fondato nel 1843 da Carlo Alberto ed eseguito nel 1855 su progetto del Blachier. Nel corso del tempo venne più volte ristrutturato. Originariamente comprendeva una cappella e quattro sezioni ben distinte tra loro (corrigende, educande, inferme di mente, lavoratrici). Vennero in seguito aggiunti altri piccoli padiglioni.
G. MARZORATI, 1923, p. 836; A. MAGNAGHI, in AA.VV. Guida [?], 1982, pp. 342-343.
Tavola: 33
Bibliografia
- Casalis, Goffredo, Dizionario geografico storico-statistico-commerciale degli Stati di S. M. il Re di Sardegna. Torino, Vol. 21, G. Maspero e G. Marzorati, Torino 1851 , pp. 206-08 Vai al testo digitalizzato
- Francesco Faà di Bruno, Sulla moralizzazione delle donne di servizio, Tip. Giulio Speirani e figli, Torino 1861
- Statuto organico per l’Istituto del Buon Pastore, Tip. A. Vinciguerra & Figli, Torino 1915
- Politecnico di Torino. Dipartimento Casa Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Vol. 1, Società degli ingegneri e degli architetti in Torino, Torino 1984 , p. 282 Vai alla pagina digitalizzata
- Marina Graziosi, Infirmitas sexus. La donna nell’immaginario penalistico, in «Democrazia e diritto», n. 2, 1993, pp. 99-143 , pp. 99-143
- Magnaghi, Agostino - Monge, Mariolina - Re, Luciano, Guida all'architettura moderna di Torino, Lindau, Torino 1995
- Dazieri, Sandrone (a cura di), Italia overground. Mappe e reti della cultura alternativa, Castelvecchi, Roma 1996 , p. 171
- Berzano, Luigi - Gallini, Renzo - Genova, Carlo, Liberi tutti. Centri sociali e case occupate a Torino, Ananke, Torino 2002 , pp. 50-51
Sitografia
Fonti Archivistiche
- Archivio di Stato di Torino (ASTo), Istituto Buon Pastore [1843-1968].
- Archivio di Stato di Torino (ASTo), Istituto Buon Pastore, Patrimonio, Immobili, Mazzo 13 (1844-1949).
- Archivio di Stato di Torino (ASTo), Corte, Materie Ecclesiastiche, Luoghi Pii e Opere Pie, Di qua da’ monti, Per paese, Torino, n. 219 («Istituto del Buon Pastore» 1846).
- Archivio di Stato di Torino (ASTo), Istituto Buon Pastore, Patrimonio, Immobili, Mazzo 14 (1868-1968).
- Archivio di Stato di Torino (ASTo), Istituto Buon Pastore, Atti costitutivi e storia dell’Istituto, Statuto organico, Mazzo 1 (1915).
- Archivio di Stato di Torino (ASTo), Istituto Buon Pastore, Patrimonio, Inventario beni, Mazzo 15 (1938).
- Archivio di Stato di Torino (ASTo), Istituto Buon Pastore, Patrimonio, Immobili, Mazzo 13 «Pratica Imposta Immobil[ia]re patrimoniale (1939), Denuncia Vanoni».
- ASCT Fondo danni di guerra, inv. 152, cart. 3, fasc. 1, n. ord. 19
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