Frau
Uno dei simboli del design italiano è la poltrona inventata a Torino dal tappezziere sardo Renzo Frau nel 1912. Nell’immaginario collettivo il nome Frau coincide con l’archetipo stesso di poltrona.
Quando nel 1912 Renzo Frau deposita il marchio che ancora oggi è sinonimo di “Poltrona” con la “P” maiuscola, ha appena 32 anni, ma idee molto chiare. Comprende infatti fin da subito che, oltre a produrre poltrone di altissima qualità, deve anche essere in grado di offrire ai sui clienti uno status simbol: ecco che design e pubblicità contribuiscono allo scopo, rendendo famoso il tappezziere sardo trapiantato a Torino fin oltre i confini nazionali. Malauguratamente Renzo muore giovanissimo, nel 1926, lasciando ai figli Ugo e Ada l’azienda. Ada è troppo giovane per occuparsi degli affari di famiglia e Ugo – ventenne – è un dandy dedito alla bella vita. Per fortuna la moglie di Renzo - Savina Pisati – si rivela una donna energica e capace: sotto la sua guida l’azienda prospera e si amplia, infatti è lei che costruisce il nuovo stabilimento e la nuova sede espositiva. Negli anni Quaranta la vedova si ritira dagli affari, affidandoli al genero Roberto Canziani, che però non si dimostra un amministratore degno dei suoceri: alla fine degli anni Cinquanta, per far fronte ai debiti, vende la fabbrica e trasferisce la produzione in locali in affitto. Tre anni dopo, quando ormai l’azienda è sull’orlo del fallimento, cede l’attività a Franco Marchini, che sposta l’azienda nelle Marche.
Cronologia
1912 L’artigiano sardo Renzo Frau deposita alla Camera di Commercio di Torino il marchio “Poltrona Frau”, con sede in via Palazzo di Città 6 bis
1926 Muore Renzo Frau e la gestione passa alla moglie, che acquista il terreno per il nuovostabilimento (probabilmente quello di via Tripoli 25) e un nuovo spazio espositivo in centro (via S. Teresa 13)
1938 Poltrona Frau diventa società anonima con quote equamente ripartite tra i figli
1940 Canziani, genero di Frau, assume il controllo dell’azienda
1941- 1945 Nel corso della Seconda Guerra Mondiale stabilimento e sede espositiva vengono danneggiati
1958 Vendita dello stabilimento e trasferisce l’attività produttiva in locali in affitto
1962 La Frau, sull’orlo del fallimento, viene acquisita da Franco Marchini del gruppo Nazareno Gabrielli
1962 L’attività viene trasferita a Tolentino nelle Marche
Bibliografia
- Unione fascista degli industriali della Provincia di Torino (a cura di), Torino industriale, Arti grafiche Fratelli Pozzo, Torino 1941
- Pier Paolo Benedetto, Il mito in poltrona, in «La Stampa», novembre, 2000
- Mauro Spignesi, E il tappezziere creò la Poltrona, in «L’Unione Sarda», agosto, 2000
- Francesco Manacorda, Un tocco di “Charme” per le poltrone Frau, in «La Stampa», ottobre, 2003
Sitografia
Luoghi correlati
Ente Responsabile
- ISMEL