Pio Istituto della Divina Provvidenza
La prima fondazione della grande opera caritativa di san Giuseppe Cottolengo, il cosiddetto "ospedaletto della Volta Rossa", avvenne nel 1828 a pochi passi dalla Chiesa del Corpus Domini.
La fondazione del primo ospedale della Piccola Casa della Divina Provvidenza è legata ad un episodio specifico che colpì profondamente la sensibilità del canonico Giuseppe Cottolengo (1786-1842). Il 2 settembre 1827 giungeva da Milano diretta a Lione una tal Giovanna Gonnet assieme al marito, Pietro Ferrario, e i cinque piccoli figli, di cui il maggiore aveva appena sette anni. Torino costituiva una tappa nel viaggio verso la Francia, e la famiglia trovò pernottamento in una stanzetta al quarto piano dell’albergo della Dogana vecchia, situato nell’attuale via Corte d’Appello 4. A causa di improvvisi dolori però, per la donna, al sesto mese di gravidanza, fu necessario procedere al ricovero. Ma da qui cominciò l’odissea. Rifiutata dalle strutture ospedaliere cittadine, la povera madre venne riportata nella stanzetta d’albergo ormai in fin di vita, dove ricevette i conforti religiosi dal Cottolengo. Impressionato dal fatto che la forestiera in tutta la città non avesse trovato aiuto, il sacerdote il 17 gennaio 1828 apriva il “deposito dei poveri infermi”: quattro letti sistemati in due camere prese in affitto presso la casa Balbino detta della “Volta Rossa” (in via Palazzo di Città, 19), a due passi dalla chiesa del Corpus Domini. L’ospedale rimase in funzione fino al 1831, allorché le autorità, a seguito di un focolaio colerico in una zona ad alta densità abitativa, furono costretti a farlo sgombrare. Obbediente all’ingiunzione, il Cottolengo trovò come sistemazione una “piccola casa” in Borgo Dora dove poté rifondare l’ospedale.
Bibliografia
- Bergoglio, Giovanna, L’opera assistenziale e sociale di San Giuseppe Benedetto Cottolengo, Cassa di Risparmio di Bra, Bra 1986 , pp. 41-52
- Lodi, Giuseppe (a cura di), Memorie di pietra. Frammenti di storia subalpina nelle lapidi e nelle targhe delle strade, Comune di Torino. Assessorato ai servizi demografici, Torino 1991 , pp.69-72
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