Bombardamenti sulle fabbriche
Obiettivi principali dell’aviazione alleata, le fabbriche torinesi sono al centro dei bombardamenti che si abbattono sulla città. Dopo una prima fase, le incursioni si fanno più frequenti a partire dall’autunno del 1942, provocando ingenti danni agli apparati e ai macchinari degli stabilimenti, che restano sotto il fuoco dei bombardieri alleati fino al 1945.
Gli anni delle sirene antiaeree
Nella primavera del 1940, poco prima dell’annuncio dell’entrata in guerra dell’Italia fascista, Torino inizia a potenziare le proprie misure difensive, fino ad allora approntate con ritmi piuttosto lenti. Un’operazione che coinvolge anche le fabbriche, motore pulsante dell’economia cittadina, alle quali il 15 giugno 1940 un decreto impone l’obbligo dell’oscuramento totale e l’installazione di sentinelle di avvistamento sopra gli edifici. Contemporaneamente, il Comune stanzia sette milioni di lire per la costruzione di ricoveri antiaerei: alla data dell’8 febbraio, risultano però adeguatamente attrezzati soltanto gli stabilimenti Fiat, Lancia e la INCET. Il primo ciclo di incursioni alleate, che si abbatte sulla città tra l’11 giugno 1940 e l’autunno del 1942, causa alle fabbriche danni limitati. Dall’autunno del 1942 lo scenario muta radicalmente: le bombe trafiggono la città senza risparmiare le industrie, colpendo, in maniera spesso devastante, quelle di maggiori dimensioni. Il suono delle sirene delle fabbriche si mescola così a quello degli allarmi antiaerei, che inizia a scandire vita e ritmi di interi quartieri. Nel 1943, parallelamente all’incedere del conflitto, gli ordigni alleati continuano a cadere su Torino, colpendo gli apparati industriali che, fino al luglio dell’anno successivo, subiscono i duri colpi dei bombardamenti proseguiti, seppure in forme più lievi, fino ai primi giorni dell’aprile 1945.
Le incursioni aeree sulle fabbriche: i bombardamenti del 1940
Durante il primo anno di guerra le incursioni alleate colpiscono un numero di stabilimenti piuttosto limitato. Le prime bombe cadono la notte tra l’11 e il 12 giugno sullo stabilimento Fiat di Mirafiori, centrato, successivamente, nel mese di novembre (8-9 e 23-24). La notte tra il 5 e il 6 settembre, è invece la volta della RIV di via Nizza e dello stabilimento Fiat Lingotto.
Le incursioni aeree sulle fabbriche: i bombardamenti del 1942
La notte del 20 novembre 1942 Torino subisce, da parte dei quadrimotori alleati, un attacco di proporzioni devastanti che segna l’inizio di un lungo ciclo di incursioni terminato l’11 dicembre dello stesso anno, quando si conclude la prima fase di operazioni da parte dell’aviazione alleata. Sotto il fuoco delle bombe, bruciano anche le fabbriche cittadine. Tra il 20 novembre e il 10 dicembre sono colpiti tre volte Lingotto e Mirafiori, due la Fiat Ferriere e una la Fiat Materiale Ferroviario, la Fiat SPA, la Fiat Aeronautica, le Acciaierie Fiat, la Sima e la filiale Fiat di Corso Dante. Una sorte simile tocca anche ad altri stabilimenti: la Lancia, la Fergat, la INCET, la SNIA Viscosa, il Birrificio Metzger, il Maglificio Torinese, la Baratti & Milano, la Elli Zerboni, la Manifattura Pellami, la Microtecnica, la Viberti, la CIMAT, la Westinghouse, la Nebiolo, la Superga e l’Arsenale Militare, che riportano danni tali da paralizzare, quasi interamente, il sistema produttivo.
Le incursioni aeree sulle fabbriche: i bombardamenti del 1943
La scia dei grandi bombardamenti iniziati nell’autunno del 1942 continua per tutto il 1943, quando cadono su Torino ingenti quantità di bombe di grosso calibro, spezzoni incendiari e ordigni al fosforo, che provocano la distruzione e il danneggiamento di gran parte degli edifici cittadini. Tra questi vi sono anche le fabbriche, sulle quali le bombe iniziano ad abbattersi dal mese di febbraio centrando gli stabilimenti Fiat della SPA e dell’Aeronautica, quelli della Lancia, della Superga, della RIV e della Wamar. Un anticipo di ciò che sarebbe avvenuto nei mesi successivi. Nelle incursioni della notte tra il 12 e il 13 luglio, del 13 e del 17 agosto sono infatti colpiti i complessi Fiat della Grandi Motori, delle Fonderie Ghisa, delle Ferriere, della Sima, e delle Acciaierie insieme ad altri numerosi stabilimenti cittadini come la CEAT, la Fergat, la INCET, la SNIA Viscosa, il Maglificio Torinese, la Superga, la Viberti, la CIMAT, la Manifattura Pellami, la Microtecnica, la Westinghouse, la Elli Zerboni, la Lancia, i due complessi della Nebiolo, la UTET, la Manifattura Gilardini, la Wamar e la Manifattura Tabacchi. Le incursioni continuano anche nell’autunno – inverno: tra settembre e dicembre gli ordigni colpiscono nuovamente la Fiat Grandi Motori, le Acciaierie Fiat, la Fiat Materiale Ferroviario, la Fiat SPA, la Fiat Lingotto, la Fiat Mirafiori, la RIV, la Microtecnica e gli stabilimenti Lancia.
Le incursioni aeree sulle fabbriche: i bombardamenti del 1944
Nel 1944 Torino è bombardata con un’intensità minore rispetto agli anni precedenti, ma le fabbriche continuano a rappresentare degli obiettivi sensibili. Tra l’inverno e l’estate (gennaio- luglio), oltre agli stabilimenti Fiat del Lingotto, di Mirafiori, dell’Aeronautica, delle Ferriere, delle Fonderie Ghisa, della Materiale Ferroviario e della SPA, sono infatti colpite anche la Lancia, il Birrificio Metzger, la Fergat, la Westinghouse e la Baratti&Milano.
Da Memoro "Bombardamenti diurni" di Eraldo Bessone
“...Nel 1944 sono iniziati anche i bombardamenti diurni, prima li facevano di notte i bombardamenti, anche per evitare le insidie della contraerea, poi visto che la contraerea non esisteva quasi più perché l'avevano decimata, allora hanno iniziato i bombardamenti diurni e il primo bombardamento diurno è avvenuto su quella zona di Torino che va da Piazza Bengasi a … Piazza Carducci … lì c'era lo Smistamento Ferroviario, quindi i treni, il deposito dei treni, quindi anche quello era un obiettivo, c'era la RIV, fabbrica di cuscinetti a sfera, che era importante per le industrie belliche e poi c'era la FIAT Lingotto, insomma era una zona molto industriosa e lì c'è stata un'altra strage perché, quando avvenivano i segnali d'allarme di giorno, la gente non si curava neanche … perché quando avvenivano prima erano soltanto dei ricognitori che passavano a controllare le zone, vedere i danni eccetera, quindi la gente sentiva l'allarme ma continuava i suoi affari come niente e invece quel giorno lì è arrivato proprio lo squadrone aereo di bombardieri e hanno colpito questa zona. È suonato l'allarme e la gente come al solito nelle fabbriche smettevano di lavorare, però stavano nei reparti oppure uscivano a fare una fumatina … quindi la gente era per la strada, così sono arrivati questi aerei e hanno sganciato queste bombe, hanno fatto una strage … e poi quando è cessato … sono andato a vedere, era una cosa straziante … e poi oltretutto gli incendi, perché c'erano case che bruciavano …”
Cronologia
Data bombardamento – Fabbrica colpita
11-12 giugno 1940 – Fiat Mirafiori
5-6 settembre 1940 – Fiat Lingotto
5-6 settembre 1940 – RIV
8-9 novembre 1940 – Fiat Mirafiori
23-24 novembre 1940 – Fiat Mirafiori
18 novembre 1942 – Lancia
18 novembre 1942 – Nebiolo (stabilimento Fabbrica Macchine)
18 novembre 1942 – Nebiolo (stabilimento Fonderia caratteri)
20 novembre 1942 – Lancia
20 novembre 1942 – Nebiolo (stabilimento Fabbrica Macchine)
20 novembre 1942 – Nebiolo (stabilimento Fonderia caratteri)
20 novembre 1942 – Superga
20-21 novembre 1942 – Birrificio Metzger
20-21 novembre 1942 – Fiat Lingotto
20-21 novembre 1942 – Fiat Materiale Ferroviario
20-21 novembre 1942 – Fiat SPA
22 novembre 1942 – SNIA Viscosa (stabilimento meccanico)
22 novembre 1942 – SNIA Viscosa (stabilimento Abbadia di Stura)
26 novembre 1942 – Fiat Mirafiori
28 novembre 1942 – Arsenale Militare
28 novembre 1942 – Elli Zerboni
28 novembre 1942 – Fergat
28 novembre 1942 – Lancia
28 novembre 1942 – Nebiolo (stabilimento Fonderia caratteri)
28 novembre 1942 – Nebiolo (stabilimento Fabbrica Macchine)
28 novembre 1942 – Viberti
28 novembre 1942 – Westinghouse
8 dicembre 1942 – Birrificio Metzger
8 dicembre 1942 – CIMAT
8 dicembre 1942 – Elli Zerboni
8 dicembre 1942 – Fergat
8 dicembre 1942 – INCET
8 dicembre 1942 – Maglificio Calzificio Torinese
8 dicembre 1942 – Manifattura Pellami e Calzature
8 dicembre 1942 – Microtecnica
8 dicembre 1942 – Superga
9 dicembre 1942 – Aeronautica d’Italia
9 dicembre 1942 – Baratti & Milano
9 dicembre 1942 – Lancia
4 febbraio 1943 – Fiat SPA
4 febbraio 1943 – Lancia
4 febbraio 1943 – RIV
4 febbraio 1943 – Superga
4 febbraio 1943 – Wamar
5 febbraio 1943 – Fiat Aeronautica
13 luglio 1943 – CIMAT
13 luglio 1943 – CEAT
13 luglio 1943 – Fiat Acciaierie
13 luglio 1943 – Fiat Ferriere
13 luglio 1943 – Fiat Fonderie Ghisa
13 luglio 1943 – Fiat Grandi Motori
13 luglio 1943 – Fiat Sima (sezione metallurgiche)
13 luglio 1943 – INCET
13 luglio 1943 – Maglificio Calzificio Torinese
13 luglio 1943 – Manifattura Gilardini
13 luglio 1943 – Manifattura Pellami
13 luglio 1943 – Manifattura Tabacchi
13 luglio 1943 – Nebiolo (stabilimento Fabbrica macchine)
13 luglio 1943 – Nebiolo (stabilimento Fonderia caratteri)
13 luglio 1943 – SNIA Viscosa (stabilimento Abbadia di Stura)
13 luglio 1943 – Società Italiana per il Gas (officina Vanchiglia)
13 luglio 1943 – Superga
13 luglio 1943 – Viberti
13 luglio 1943 – Wamar
13 luglio 1943 – Westinghouse
8 agosto 1943 – Baratti&Milano (negozio)
8 agosto 1943 – CEAT
8 agosto 1943 – Elli Zerboni
8 agosto 1943 – Fiat Acciaierie
8 agosto 1943 – Fiat Grandi Motori
8 agosto 1943 – Nebiolo (stabilimento Fonderia caratteri)
8 agosto 1943 – Nebiolo (stabilimento Fabbrica macchine)
13 agosto 1943 – Fergat
13 agosto 1943 – Fiat Fonderie Ghisa
13 agosto 1943 – Fiat Grandi Motori
13 agosto 1943 – Fiat Lingotto
13 agosto 1943 – Nebiolo (stabilimento Fonderia caratteri)
13 agosto 1943 – Nebiolo (stabilimento Fabbrica macchine)
13 agosto 1943 – UTET
16 agosto 1943 – Lancia
17 agosto 1943 – Fergat
17 agosto 1943 – Fiat Corso Dante
17 agosto 1943 – Fiat Materiale Ferroviario
17 agosto 1943 – Fiat SPA
17 agosto 1943 – Microtecnica
18 agosto 1943 – Lancia
8 ottobre 1943 – Fiat Acciaierie
8 ottobre 1943 – Fiat Grandi Motori
17 ottobre 1943 – Fiat Materiale Ferroviario
17 ottobre 1943 – Fiat SPA
8 novembre 1943 – Fiat Lingotto
8 novembre 1943 – Fiat Mirafiori
8 novembre 1943 – Microtecnica
8 novembre 1943 – RIV
20 novembre 1943 – Società Italiana per il Gas (stazione gasometrica Borgo San Paolo)
28 novembre 1943 – Lancia
1 dicembre 1943 – Carpano
1 dicembre 1943 – Fiat Lingotto
1 dicembre 1943 – Microtecnica
1 dicembre 1943 – RIV
1 dicembre 1943 – S.A. Metalli
1 dicembre 1943 – Società Italiana per il Gas (stazione gasometrica Borgo San Paolo)
8 dicembre 1943 – Microtecnica
3 gennaio 1944 – Fiat Lingotto
3 gennaio 1944 – Microtecnica
3 gennaio 1944 – Westinghouse
29 marzo 1944 – Fiat Lingotto
29 marzo 1944 – Fiat Mirafiori
29 marzo 1944 – Microtecnica
25 aprile 1944 – Birrificio Metzger
25 aprile 1944 – Fiat Aeronautica
25 aprile 1944 – Fiat Ferriere
28 aprile 1944 – Fiat Fonderie Ghisa
4 giugno 1944 – Fergat
4 giugno 1944 – Fiat Lingotto
4 giugno 1944 – Fiat Mirafiori
4 giugno 1944 – Fiat SPA
4 giugno 1944 – Lancia
22 giugno 1944 – Fiat Mirafiori
24 luglio 1944 – Baratti & Milano
24 luglio 1944 – Fiat Materiale Ferroviario
26 luglio 1944 – Fiat Materiale Ferroviario
26 luglio 1944 – Fiat SPA
Bibliografia
- Melano, Giuseppe, La guerra aerea su Torino: dal 1944 al 1945 e riepilogo generale, Città di Torino, Torino 1946
- Guidi, Guido, Le industrie torinesi danneggiate da eventi bellici, in «Torino. Rivista mensile municipale», A. XXV, n. 10, ottobre, 1949, Torino, pp. 25-34 Vai al testo digitalizzato
- Mafai, Miriam, Pane nero: donne e vita quotidiana nella seconda guerra mondiale, A. Mondadori, Milano 1987
- Castronovo, Valerio, Torino, Laterza, Roma - Bari 1987
- Musso, Stefano, Industria e lavoro, in Boccalatte, Luciano - De Luna, Giovanni - Maida, Bruno (a cura di), Torino in guerra: 1940-1945. Catalogo della mostra Torino, Mole Antonelliana, 5 aprile-28 maggio 1995, Gribaudo, Torino 1995, pp. 47-64
- De Luna, Giovanni, I bombardamenti, in Boccalatte, Luciano - De Luna, Giovanni - Maida, Bruno (a cura di), Torino in guerra: 1940-1945. Catalogo della mostra Torino, Mole Antonelliana, 5 aprile - 28 maggio 1995, Gribaudo, Torino 1995, pp. 21-26
- Fiat. Archivio storico, Fiat: le fasi della crescita. Tempi e cifre dello sviluppo aziendale, Scriptorium, Torino 1996
- Allio, Renata, Torino 1945-1946. Uomini e fabbriche dopo i bombardamenti, in «Bollettino storico-bibliografico subalpino», A. CI, n. 1, 2003, Torino, pp. 293-316 Vai al testo digitalizzato
- Musso, Stefano (a cura di), Torino al lavoro. Dalla ricostruzione allo sviluppo, Città di Torino, Torino 2006
- Giordano, Giuseppe - Dal Bo, Bruno, Il Martinetto e dintorni: 1943-1945 oltre la memoria, Visual Grafika, Torino 2009 , pp. 46-83
- Fondazione Vera Nocentini (a cura di), Uomini in guerra, donne al lavoro. Immagini fotografiche di donne al lavoro nelle fabbriche della Società Nazionale Officine Savigliano durante la guerra. Catalogo della mostra, Provincia di Torino, Torino 2010
- Torino, 12 giugno 1940 - 5 aprile 1945: i bombardamenti sulla città, Museo diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà, Torino 2018 Vai al testo digitalizzato
Sitografia
- www.istoreto.it/torino38-45/index.htm
- http://www.memoro.org/it/Bombardamento-diurno_206.html
- http://www.youtube.com/watch?v=GjWy4FFie48
- http://www.70resistenza.it/doc.php?id=198
- http://www.storiaindustria.it/home/
- http://www.torinoinguerra.it/
- http://www.comune.torino.it/cultura/biblioteche/ricerche_cataloghi/pdf/bibliografie/imprese.pdf
- http://www.patrimoine.vd.ch/fileadmin/groups/19/Colloques/Textes/Pr%C3%A9sentation_Boccalatte_-_Lausanne_ppt_intervento.pdf
- https://didattica.museodiffusotorino.it/Materiali/bombardamenti-sulla-citt%C3%A0
Fonti Archivistiche
- Archivio di Stato di Torino, Intendenza di Finanza, Reparto VI, Danni di guerra, Cartelle: 2203, 3348, 3369, 3370 (volume 6), 3400, 3423, 3425, 3345 (volume 2, beni mobili), 3346 (beni immobili), 3348, 3356, 3380, 3384,3394, 3396, 3425, 3442.
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