Cascina Teghillo, Vigada
Il Teghillo, un tempo Cascina Vigada, è una delle cascine più grandi del territorio torinese. Essa è caratterizzata, oltre che dai rustici, dalla presenza di una palazzina padronale con giardini annessi. Oggi è sede di una “fattoria sociale” che svolge attività a favore dei soggetti deboli.
La cascina, già rilevata nella Carta Topografica della Caccia del 1762, in origine era denominata “Vigada” in onore del suo primo possessore, il signor Luigi Vigada. Nel 1790, l’architetto Giovanni Amedeo Grossi, la descrive come “Cascina nella Parrocchia di Grugliasco pel Civile, ed il rustico sotto Pozzo di Strada del signor Teghillo mercante calzettaro situata alla sinistra della strada, che dalla Chiesa di Pozzo di Strada tende a Grugliasco e nella direzione dei territori di Grugliasco e Torino, da cui è distante due miglia e mezzo”. Sul finire del XVIII secolo la cascina appare caratterizzata da una planimetria a corte chiusa con palazzina annessa che svetta dai corpi bassi originari attraverso un’elevazione a tre livelli. Davanti alla palazzina era presente un giardino chiuso da un muro di cinta che distingueva la zona padronale dai circostanti rustici. Gli interni risultano invece arricchiti da decorazioni in stucco e da alcuni elementi architettonici che inquadrano le aperture. Tra il 1820 e il 1830 le Mappe del Catasto Gatti rilevano, oltre alla casa civile e a quella rustica, anche la corte, la cappella, i giardini, i campi, i prati e gli orti. La presenza della cappella connota l’importanza che la cascina rivestiva nel territorio circostante, infatti era utilizzata sia dagli abitanti della cascina sia da quelli delle vicine strutture rurali. Un campanile a vela, oggi trasformato in abbaino, è posizionato sulla parte centrale della palazzina. Fino al 1840, come si può leggere nella Carta Topografica della città di Torino redatta dal geometra Antonio Rabbini, l’impianto planimetrico rimane sostanzialmente invariato, ma la proprietà è ascritta al signor Angelo Corsi. Le Mappe del Catasto Rabbini del 1866 registrano un ampliamento dei rustici con il prolungamento della manica frontale alla palazzina verso ovest, il complesso è dunque caratterizzato dalla presenza della palazzina padronale alla quale erano affiancate le stalle, le abitazioni dei contadini e diversi casi da terra (depositi di attrezzi e prodotti agricoli).
Attualmente la cascina è stata recuperata ed è sede di una “fattoria sociale” che svolge l’attività produttiva in modo integrato con l’offerta di servizi culturali, educativi, assistenziali, formativi e occupazionali a vantaggio di soggetti deboli.
Note
Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
IL TEGHILLO
Strada della Pronda 69
Cascina di pianura.
Edificio rurale e civile di valore ambientale e documentario, tipico e significativo esempio di cascina di pianura, inserita in area verde ed in uso agricolo-residenziale.
Complesso rurale già presente nell'ultimo quarto del Settecento, di proprietà del «mercante calzettaio» Giuseppe Teghillo.
A. GROSSI, 1790, p. 11; CARTA COROGRAFICA DIMOSTRATIVA [...], 1791, 13, A.7; PLAN GEOMÉTRIQUE [...], 1805; [Catasto RABBINI], 1866; TOPOGRAFIA / DELLA CITTÀ [...], 1840; E. GRIBAUDI ROSSI, 1970, p. 110; C. RONCHETTA, 1980.
Tavola: 46
Bibliografia
- Grossi, Giovanni Lorenzo Amedeo, Guida alle cascine, e vigne del territorio di Torino e' suoi contorni ..., in cui si danno diverse notizie utili, ed interessanti, massime in ordine alli Feudi, e distretti delle Parrocchie in detto territorio esistenti ..., Vol. 1, [s.n], Torino 1790 , p. 209 Vai al testo digitalizzato
- Gribaudi Rossi, Elisa, Cascine e ville della pianura torinese: briciole di storia torinese rispolverate nei solai delle ville e nei granai delle cascine, Le Bouquiniste, Torino 1970 , pp. 110-111
- Politecnico di Torino. Dipartimento Casa Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Vol. 1, Società degli ingegneri e degli architetti in Torino, Torino 1984 , p. 494 Vai alla pagina digitalizzata
- Ronchetta, Chiara - Palmucci Quaglino, Laura (a cura di), Cascine a Torino: “La più bella prospettiva d’Europa per l’occhio di un coltivatore”, Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura, Torino 1996 , pp. 224-226
Fonti Archivistiche
- Carta Topografica della Caccia, 1760-1766, Archivio di Stato di Torino, Sezione Corte, Carte topografiche segrete, Torino 15 A VI Rosso
- Amedeo Grossi, Carta Corografica dimostrativa del territorio della Città di Torino, 1791, Archivio Storico della Città di Torino, Collezione Simeom, SIM D1800
- Mappa primitiva Napoleonica, 1805, Archivio Storico della Città di Torino, CAN, Sezioni 1-70
- Carta dei Distretti riservati per le Regie Cacce divisa in sette parti, 1816, Archivio di Stato di Torino, Sezione Corte, Carte Topografiche per A e B, Torino, Torino 26
- Andrea Gatti, Catasto Gatti, 1820-1830, Archivio Storico della Città di Torino, CAG, sez. 25
- Antonio Rabbini, Topografia della Città e Territorio di Torino, 1840, Archivio Storico della Città di Torino, Collezione Simeom, SIM D1803
- Antonio Rabbini, Mappa originale del Comune di Torino, 1866, Archivio di Stato di Torino, Sezioni Riunite, Catasti, Catasto Rabbini, Circondario di Torino, Mappe, distribuzione dei fogli di mappa e linea territoriale, Torino
- Istituto Geografico Militare, Carta IGM, 1911, Archivio Storico della Città di Torino, Collezione Simeom, SIM D135
- Servizio Tecnico Municipale del Comune di Torino, Pianta di Torino, 1935, Archivio Storico della Città di Torino, TD 64.7.8
- Istituto Geografico Militare, Carta IGM, 1974, Archivio Storico della Città di Torino, TD 64.7.11
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- MuseoTorino