Istituto Madre Cabrini, già Congregazione Missionarie del Sacro Cuore
Nel 1900, la villa ottocentesca situata al civico 4 di via Artisti, viene lasciata alla Congregazione Missionarie del Sacro Cuore che la trasformano in un asilo. Durante il secondo conflitto mondiale, l'edificio viene bombardato l'8 agosto 1943 ma i danni riportati sono lievi. Oggi sulla stessa area sorge un edificio, costruito negli anni settanta, che ospita l'Istituto Madre Cabrini.
Bombardamenti
L'edificio in muratura mista (mattoni e pietrame), di tre, due e un piano fuori terra, di costruzione ottocentesca, che sorgeva al civico 4 di via Artisti, costituiva un lascito alla Congregazione delle Missionarie del Sacro Cuore di Gesù che ne fecero un asilo. L'incursione aerea dell'8 agosto 1943 colpì i 24 locali delle convivenze sinistrandone sei. Bombe dirompenti causarono il distacco parziale del tetto, il crollo di plafoni e muricci, lo schiantamento parziale degli infissi. Alla rilevazione dell'agosto 1944, i danni risultavano ripristinati.
Negli anni settanta l'isolato fu raso al suolo e venne edificata una nuova struttura adibita a plesso scolastico, dal lato di via Artisti, e a pensionato universitario sul fronte di via Tarino, su progetto di Pompeo Fabbri e Carlo Peretti. Attualmente l'Istituto Madre Cabrini è scuola d'infanzia convenzionata e parificata come scuola primaria e secondaria di primo grado.
Bibliografia
Fonti Archivistiche
- ASCT Fondo danni di guerra, inv. 440, cart. 8, fasc. 33, n. ord. 1
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Ente Responsabile
- Museo Diffuso della Resistenza della Deportazione della Guerra dei Diritti e della Libertà