Concerie Italiane Riunite (CIR)
Nata nel 1896, l’azienda si specializza nella lavorazione e nella concia rapida di pelli destinata a svariati utilizzi, tra cui quello dei rivestimenti interni delle automobili. Acquistata nel 1976 dal gruppo De Benedetti, chiude i battenti nel 1982. Oggi l’area dello stabilimento è sede della Circoscrizione V.
Nel 1896, le ditte Angelo Bocca e Giuseppe Durio, due tra le principali realtà cittadine attive nel settore conciario, danno vita, fondendosi, alle Concerie Italiane Riunite (CIR), un complesso industriale di grandi dimensioni, specializzato nella concia rapida di pelli, che nel 1906 impiega 600 dipendenti tra ingegneri, chimici, tecnici e operai1.
Utilizzando un ciclo di produzione verticale che trasforma le pelli grezze in prodotto finito pronto a rifornire «calzaturifici, fabbriche di mobili e pelletterie»2, l’azienda svolge le proprie lavorazioni nello stabilimento di Madonna di Campagna, una vasta area all’interno della quale sorgono i reparti, la direzione e gli uffici amministrativi. La società possiede un’altra unità produttiva a Collegno che, di supporto a quella principale, si occupa di svolgere alcune fasi lavorative decentrate dallo stabilimento di Torino. Attiva fin dalla sua fondazione nella produzione di pelli di svariate rifiniture e utilizzo, l’azienda, alla fine del primo conflitto mondiale, entra nel mercato dell’automobile, siglando con le principali case automobilistiche accordi per la produzione di pelli necessarie a rivestire gli interni delle vetture. Nel 1921 acquisisce la Manifattura Italiana Cinghie Massoni e Moroni di Milano, ereditandone lo stabilimento, e nel 1935 stipula un accordo per il rifornimento delle forze armate. Una produzione che la vede impegnata anche durante il secondo conflitto mondiale, quando la preparazione di attrezzatura bellica diventa la principale occupazione. Nel dopoguerra continua la propria attività fino al 1976, quando è acquisita dal gruppo De Benedetti, che ne muta la denominazione in Compagnie Industriali Riunite. Chiude i battenti nel 1982. Attualmente ospita la sede della Circoscrizione V.
Note
1. Il dato relativo agli occupati è reperibile in Mario Abrate, La lotta sindacale nell’industrializzazione in Italia 1906-1926, Franco Angeli, Milano 1967.
2. Unione fascista degli industriali della provincia di Torino, Società Anonima Concerie Italiane Riunite, Unione fascista degli industriali della provincia di Torino, Torino 1941, p. 172.
Bibliografia
- Unione fascista degli industriali della Provincia di Torino (a cura di), Società Anonima Concerie Italiane Riunite, Torino 1941
- Abrate, Mario, La lotta sindacale nell’industrializzazione in Italia, 1906-1926, Franco Angeli, Milano 1967
- Nelva, Riccardo - Signorelli, Bruno, Le opere di Pietro Fenoglio nel clima dell’Art Nouveau internazionale, Dedalo, Bari 1979
- Archivio storico AMMA, Imprenditori piemontesi. Progetto per un repertorio, U. Allemandi, Torino 1994
- Città di Torino (a cura di), Circoscrizione 5: Vallette, Lucento, Madonna di Campagna, Borgo Vittoria, Torino 2000
- Laboratorio di ricerca storica sulla periferia urbana della zona nord-ovest di Torino (a cura di), Soggetti e problemi di storia della zona nord-ovest di Torino dal 1890 al 1956: Lucento, Madonna di Campagna e Borgo Vittoria, Università degli Studi di Torino. Facoltà di Scienze della Formazione, Torino 2001
- Miletto, Enrico - Sasso, Donatella, Torino '900. La città delle fabbriche, Edizioni del Capricorno, Torino 2015 , p. 20
- Pititu, Pietro, Archeologia industriale, riuso? Il progetto tra innovazione e conservazione: il caso delle Concerie Italiane Riunite, Politecnico di Torino, Facoltà di Architettura, a.a. 1996/97, relatore Magnaghi, Agostino - Cordero, Riccardo
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