Luci d'Artista Francesco Casorati "Volo su ..."
L’opera “Volo su…” di Francesco Casorati fa parte delle Luci d’Artista dal 1998, è un filo rosso che si snoda per le vie di Torino, suggerendo un possibile itinerario, reggono il filo le sagome geometriche di uccelli favolosi. La collocazione in vie lunghe e dritte permette di coglierne il senso prospettico.
01 Volo su…
In questa opera uno stormo di uccelli si libra in volo sopra la via. Gli uccelli, raffigurati ad ali spiegate, in forme stilizzate, sorreggono con il becco un lungo filo rosso che si dipana da un capo all’altro del tragitto.
“Ho cercato nel mio repertorio figurativo gli elementi adatti per esprimere lo spirito dell’allegria e della festa che accomuna. Gli uccelli meccanici che volano nel cielo comunicano un’idea di leggerezza, di utopia e desiderio di evasione, sorreggono un filo rosso che li unisce, simbolo del dialogo, del rapporto di sim-patia che può legare gli esseri umani” (1998).
02 Luci d’Artista
Luci d’Artista è una manifestazione nata nel 1998 da un progetto di illuminazione pubblica realizzata in occasione delle festività natalizie. In seguito al successo ottenuto nel 1997 con il Presepe di Emanuele Luzzati in piazza Carlo Felice, la Città di Torino ha esteso l’iniziativa a diverse piazze e vie del capoluogo subalpino. Sono stati invitati artisti italiani e stranieri per interpretare le illuminazioni non come semplici decorazioni ma come opere d'arte, dando vita a un grande evento culturale, a un percorso espositivo d’arte contemporanea che, con l’impiego della luce, coniuga arte a paesaggio urbano e favorisce l’incontro tra il grande pubblico e la creazione artistica. La rassegna è in continua evoluzione: aumenta il numero degli artisti coinvolti, cambiano le vie e le piazze che ospitano le opere per creare uno spettacolo sempre nuovo e diverso di illuminazione scenografica della città.
03 Francesco Casorati (Torino, 1934-2013)
Olga Gambari, Addio a Francesco Casorati artista dei simboli e delle fiabe, in “la Repubblica”, 20 febbraio 2013:
“L' ultimo quadro di Francesco Casorati è un gioco sugli azzurri, quelli del cielo che scivolano sull'orizzonte e si fanno mare. Sopra, gli uccelli. Sotto, i pesci. Un' opera non finita, che ha preso e ripreso, anche due pomeriggi fa, poche ore prima di spegnersi improvvisamente nella serata di lunedì. Questo quadro è l'immagine che accompagnerà l'ultimo saluto a Francesco Casorati, nella camera ardente allestita domani dalle 11 alle 12 nella sua casa in via Mazzini 52, prima della sepoltura alle 13 nella tomba di famiglia a Pavarolo. Una voglia di pittura iscritta nel dna (era figlio eccellente di Felice Casorati e Daphne Maughan), che era la sua medicina e la sua fuga da una malattia che negli ultimi anni lo aveva debilitato e gli aveva reso difficile lo stesso gesto pittorico. Casorati si era inventato una sorta di marchingegno fatto di corde e pesi, che gli sosteneva la mano proprio nel disegnare, nel dipingere. Nonostante la difficoltà fisica, questo storico artista torinese, sempre riservato e gentile, nato nel 1934, che aveva debuttato nei primi anni Cinquanta assieme a Tabusso, Chessa, Aimone, Ruggeri, Saroni, Soffiantino e Campagnoli, non aveva mai smesso di dipingere. Tutte le sue energie le metteva nella pittura, «perché diceva che era l'unica dimensione in cui non sentiva il peso di quel corpo che si disfaceva» ricorda la moglie Paola. È stato grafico, pittore, scenografo, incisore. Negli anni Sessanta era stato tentato dall' astrazione, poi era arrivato l'impegno politico con la militanza nel Partito Comunista, e alcune sperimentazioni anche con la fotografia. Quindi, il ritorno alla sua pittura, inteso in senso tradizionale. Un segno grafico e bidimensionale, dalla linea geometrica, mescolato al colore vivo della materia pittorica. Negli anni ha dato vita a un mondo fiabesco e simbolico, coltissimo, animato da figure mitiche, legate alla sua infanzia, che si stagliano iconiche su paesaggi naturali e urbani. Visioni distaccate dove sono passati nel tempo città, guerrieri e battaglie, pescatori, alberi e lune. Poi, spaventapasseri e passeri, uccelli (per esempio nella famosa luce d' artista "Volo su..."), pesci, farfalle. Composizioni sospese che raccontano la realtà e l'anima stessa della pittura come luoghi della finzione. Teatrini metaforici che prendono forma di labirinti, puzzle, collage, dove vivono figure legate da fili rossi che si disfano e si aggrovigliano. Un mondo di marionette, di leggerezza. La storia di Francesco Casorati è un pezzo di storia dell'arte italiana" (1).
Note
(1) Olga Gambari, Addio a Francesco Casorati artista dei simboli e delle fiabe, in “la Repubblica”, 20 febbraio 2013 (https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2013/02/20/addio-francesco-casorati-artista-dei-simboli-delle.html); per la bibliografia si veda: http://www.comune.torino.it/papum/pdf/Casorati.pdf e http://www.arte2000.net/artisti/casorati/ita/biblio.htm
Bibliografia
Sitografia
- http://www.comune.torino.it/papum/user.php?context=opere&submitAction=dettaglio&ID_opera=M136
- http://www.contemporarytorinopiemonte.it/LuciArtistaEventoRicorrente.aspx
- http://www.artecorio.it/PDF/curriculum%20Casorati.pdf
- http://www.arte2000.net/artisti/casorati/ita/bio.htm
- http://www.arte2000.net/artisti/casorati/ita/biblio.htm
- http://www.lucidartistatorino.com/
- http://www.contemporarytorinopiemonte.it/LuciArtista2019.aspx
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