Villa Bessi, già Vigna Conti, già Vigna Martin
L'architetto A. Grossi assegna la proprietà della “Vigna Martin” alle sorelle Martin.
Curiosa è la storia legata ad Anna Caterina Conti vedova del più ricco uomo di Torino, il banchiere Giuseppe Martin e proprietaria con la sorella della vigna.
Anna era una donna molto bella e colta, vivace e fornita di una ricca dote, e quando compì diciotto anni il padre decise di darla in moglie a Monssù Martin, di trent'anni più anziano della sposa.
Angelo dei Marchesi di Saluzzo, venuto a conoscenza di ciò e follemente innamorato di Anna, mandò un messaggero a chiedere la mano della ragazza, ma il padre preferì il denaro del Martin all'illustre nobiltà di Angelo e perfezionò l'atto di matrimonio che era in corso.
Note
Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
VILLA BESSI, GIÀ VIGNA CONTI
Strada Vicinale del Ponte Isabella a S. Vito 67
Vigna.
L'edificio, di valore ambientale e documentario, concorre alla definizione ambientale e paesaggistica della conca terminale di S. Vito.
La Carta topografica della Caccia riporta la Vigna come «Conti», con impianto compatto. Il Grossi la cita come Vigna Martin. La mappa napoleonica conferma la planimetria precedente. Il rilevamento Rabbini denuncia la trasformazione ottocentesca apportata dai nuovi proprietari Rossetti con l'aggiunta di un rustico a monte. La vigna, di probabile impianto seicentesco, conserva I' «artefatto piano».
Carta topografica della Caccia [1762]; A. GROSSI, 1791, p. 103: PLAN GEOMÉTRIQUE [...], 1805; [Catasto RABBINI], 1866, fol. XXVII; E. GRIBAUDI ROSSI, 1975, pp. 543-544.
Tavola: 66