Case Grassi, via Favria – via Agliè
Casette a schiera di pregio, mono e bifamigliari del primo Novecento, di significativo interesse documentario, costruite e amministrate dall’impresa di Luigi Grassi e destinate al ceto medio.
Casette da reddito di pregio del primo Novecento, di significativo interesse documentario; firma il progetto l’ing. Vittorio Morandi. Con questo intervento, anticipatore per quei tempi, Grassi prova ad attrarre il ceto medio costruendo dieci casette con ingresso autonomo tra via Agliè e via Favria, «munite di palchetti, di tappezzerie, di water closet all’inglese, di ambienti suddivisi con camere per letto, per entrate, per cucine, bagno e tutte con il loro piccolo giardinetto», ma l’operazione non ottiene il successo sperato perché a suo dire il quartiere era ancora troppo poco dotato di trasporti pubblici e scuole e di tutti quei servizi che potessero rendere facile il soggiorno a distanza dal centro della città (vedi nota 1). Queste case furono tra le prime ad essere vendute dal Grassi già negli anni Trenta. Sono giunte fino a noi in condizioni pressoché invariate dal punto di vista architettonico. Le case si trovano in via Favria 5-13 e via Agliè 6-14.
Note
1. Dalle Borgate Monterosa e Maddalene, «Torino Nuova - Eco dei sobborghi», 7 ottobre 1911.
Bibliografia
Fonti Archivistiche
- ASCT, Progetti edilizi, 1905, n. 335.
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Ente Responsabile
- Officina della Memoria