Case impiegati e maestri municipali, vie Giotto, Petitti e Ormea
Eretto nel 1928 su committenza della cooperativa sorta fra impiegati e maestri municipali e uniformato all’esterno a un rigore formale di ispirazione decò, lo stabile fu articolato in cinquantaquattro alloggi di varie metrature dotati di cucine, servizi igienici e balconi.
Costruito nel 1928 fra le vie Giotto, Petitti e Ormea, l’edificio fu commissionato dalla Società anonima cooperativa case impiegati e maestri municipali, costituitasi nel gennaio 1925 allo scopo di provvedere alla costruzione e all’acquisto di abitazioni economiche da assegnare in proprietà ai soci. Si trattava di un’istituzione a base professionale, che ammetteva per statuto solamente coloro che potevano dichiarare lo svolgimento nella città di Torino di mansioni coincidenti con quelle esplicitate nella denominazione assunta. Non a caso, lo stabile fu costruito nell’isolato all’angolo fra corso Dante e via Giotto, prossimo all’incrocio con via Madama Cristina ove sorgeva l’edificio scolastico progettato nel 1887 dall’ingegnere municipale Tommaso Prinetti (1844-1913), in corso di ampliamento proprio in quel periodo. Nell’intento di appagare esigenze di status che esulavano dalla semplice conquista di spazi sani a cui anelavano gli esponenti del lavoro manuale, la cooperativa non aveva escluso la realizzazione di casette isolate o a schiera, oltre quella di stabili condominiali. Accanto a questo insediamento furono così previsti un analogo intervento in via Digione e un nucleo di villini fra i corsi Francia e Peschiera. I due condomini furono eseguiti in parallelo, uniformati alla medesima impostazione finalizzata a distribuire su cinque piani fuori terra alloggi di varie metrature dotati di cucine, servizi igienici e balconi. Articolato in cinquantaquattro unità abitative, il complesso risultò di minori dimensioni rispetto a quello di via Digione, presentando tuttavia nei prospetti esterni un rigore formale di medesima ispirazione decò, benché avulso dalle reminiscenze floreali contemplate nell’altro nucleo. Dopo aver completato la vendita degli alloggi nei primi anni Quaranta, la società mantenne l’amministrazione condominiale sino al suo scioglimento, avvenuto nel 1963.
Note
Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
CASE IMPIEGATI E MAESTRI MUNICIPALI
Via Ormea, Via Petitti
Edificio di edilizia popolare da cooperativa.
Segnalazione di edificio civile di significato documentario, esempio di edilizia popolare da cooperativa anni Venti. Su progetto del 1926 edificazione di complesso di civile abitazione per conto della Società Cooperativa Case per Impiegati e Maestri Municipali.
D. GOSIO, M. MENZIO, 1979.
Tavola: 58
Bibliografia
- D. Gosio, M. Menzio, Contributo alla storia della cooperazione edilizia a Torino, Politecnico di Torino, Facoltà di Architettura, 1978-1979, relatore R. Gabetti , pp. 221-330
- Politecnico di Torino. Dipartimento Casa Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Vol. 1, Società degli ingegneri e degli architetti in Torino, Torino 1984 , p. 353 Vai alla pagina digitalizzata