Casa Noro Borione via Peyron
La casa, progettata da Pietro Fenoglio nel 1908 quasi al termine della carriera, si discosta dai tipici caratteri naturalistici del liberty e propende per un ritorno alle forme più compassate dell’architettura tradizionale.
La casa a tre piani, sorta all’angolo con via Schina 15, fu progettata dall’ingegnere Pietro Fenoglio (1865-1927) su commissione di Giovanni Noro e di Agostino Borione “impresari costruttori”. Per la famiglia Noro Borione l’ingegnere aveva lavorato due anni prima nella casa di via Cibrario 33 ed avrebbe eseguito negli anni a venire le case di corso Verona (1909-1910).
Il fronte su via Peyron si articola nella scansione regolare delle ampie aperture, delle paraste e dei balconi, tutti sottolineati da cornici plasmate in litocemento. L’apparato decorativo contrasta cromaticamente con il paramento murario che, dopo l’alto zoccolo di base, viene trattato con laterizio a vista. L’impostazione austera e rigida degli ornati litocementizi e l’aspetto anonimo delle ringhiere segnano il progressivo declino del gusto liberty e dei suoi guizzi naturalistici nella resa del ferro battuto, ancora ben presenti nella vicina casa Noro Borione in via Cibrario, progettata un paio di anni prima da Angelo Santoné (1853-1908). Nell’edificio di via Peyron emerge un ritorno a modelli più tradizionali, ispirati con tutta probabilità alle nuove tendenze dell’Esposizione Internazionale di Milano del 1906.
Bibliografia
- Nelva, Riccardo - Signorelli, Bruno, Le opere di Pietro Fenoglio nel clima dell’Art Nouveau internazionale, Dedalo, Bari 1979 , p. 60, fig. 102
- Comoli, Vera - Roccia, Rosanna (a cura di), La stagione del Liberty nell’ Archivio storico della Città di Torino: piani urbanistici e progetti di architettura, Archivio storico della Città di Torino, Torino 1994 , p. 33
Fonti Archivistiche
- Archivio Storico della Città di Torino, Progetti Edilizi, anno 1908, pratica n. 338.
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Ente Responsabile
- Associazione L&M – I Luoghi e la Memoria