Quintino Sella (Sella di Mosso, Biella, 7 luglio 1827 - Biella 14 marzo 1884)
Ministro delle Finanze (1862-65 e 1869-73) puntò al pareggio del bilancio statale con un programma di economie "fino all'osso" e il ricorso all'imposizione indiretta (tassa sul macinato). Nato in una famiglia di industriali lanieri del Biellese, svolse attività accademica e teorica nei campi della Geometria e della mMneralogia. Appassionato alpinista, fondò il Club Alpino Italiano (1863).
Quintino Sella si laurea in Ingegneria idraulica a Torino nel 1847; entra quindi nel Regio Corpo delle miniere e, dopo essersi perfezionato all’École des Mines di Parigi – dove approfondisce gli studi di cristallografia – in Germania e in Inghilterra, rientra a Torino dove insegna Geometria Applicata (1852) e Mineralogia (1860) all’Istituto Tecnico (poi Scuola d’Applicazione per gli Ingegneri), Matematica alla facoltà di Scienze. In particolare, i volumi Sui principi geometrici del disegno e specialmente dell'axonometrico (1861) e Lezioni di cristallografia (1867) rendono conto dei suoi studi sulla cristallografia teorica e morfologica, introducendo in Italia il metodo delle proiezioni assonometriche. Accanto alla produzione teorica, esito pratico della sua nomina a Ordinatore del Museo Mineralogico è l’invenzione di una cernitrice elettromagnetica per separare i cristalli di rame dalla magnetite. Nel 1859 è membro del Consiglio superiore della pubblica istruzione, mentre la sua carriera politica, iniziata da deputato nel 1860, culmina con la carica di Ministro delle Finanze (1862, 1864-1865, 1869-1873), applicando una rigorosissima politica di risanamento economico (le «economie fino all’osso» che riporteranno, per l’ultima volta nella storia, in pareggio il bilancio dello Stato) e di ammodernamento nei campi ferroviario, minerario, finanziario, dell’istruzione tecnica. Cofondatore del Club Alpino Italiano (1863), della Società Geologica Italiana (1881), fu tra l’altro membro della Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, nonché socio (1872) e poi Presidente (dal 1874) dell’Accademia dei Lincei, alla quale diede notevole impulso.
Bibliografia
Sitografia
- Accademia dei Lincei: http://www.lincei-celebrazioni.it/isella.html
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