Complesso di Santa Croce ex ospedale militare
L’ospedale militare Santa Croce discende la sua intitolazione dal convento di Santa Croce, sequestrato ai religiosi dal governo Cavour a metà Ottocento per farne appunto un ospedale. Ora sede: della parrocchia Ortodossa Romena dell’Esaltazione della Santa Croce, del Dipartimento di Biologia Animale e dell’Uomo dell’Università degli Studi, della Polizia di Stato.
1. Storia dell'edificio
Dagli anni Quaranta dell’Ottocento si cercano soluzioni alternative al vetusto ospedale nei pressi dell’Accademia Albertina. Già nel 1844 il re Carlo Alberto (1798-1849) bandisce un concorso per il progetto di un nuovo ospedale militare, che, però, non è realizzato; viene adeguato ed ampliato l’antico convento di Santa Croce. Il complesso religioso è voluto dal re Vittorio Amedeo II (1666-1723) per le Canonichesse Lateranensi a fine Seicento. La chiesa viene realizzata su disegni attribuibili all’architetto Filippo Juvarra (1678-1736) fra il 1718 ed il 1730, il campanile è progettato dall’architetto Giovanni Battista Borra (1713-1786) e la facciata viene ultimata solo a fine Ottocento.
Il progetto di “conversione” dell’edificio religioso è opera dell’ingegnere Giovanni Castellazzi (1824-1876 generale del Genio Militare), autore anche del disegno della caserma Cernaia. «La trasformazione dell’ex convento in Ospedale Militare Divisionario di Torino incominciata nel 1856 si concluse già nel 1858 cosicché la struttura fu in grado di assolvere i fini sanitari disponendo di 400 posti letto per i militari e dodici per gli ufficiali. La previsione cavouriana (Camillo Benso conte di Cavour, 1810-1861) durò fino al 1914 quando, il rosso edificio di via Santa Croce, dopo oltre cinquant’anni di servizio, lasciava definitivamente il testimone alla nuovissima struttura realizzata in corso Vinzaglio 196, oggi corso IV Novembre (Cadeddu, pp. 111-112).
2. Bombardamenti
Durante il bombardamento notturno dell’8 agosto 1943 (durato dalle 0.55 alle 1.15) ad opera della RAF, la chiesa di Santa Croce fu colpita riportando lievi danni: si registra solo il sinistramento del cupolino centrale della chiesa.
Note
Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
COMPLESSO DI S. CROCE
Via S. Croce, Via Accademia Albertina
Complesso di chiesa e convento, trasformato ed ampliato ad ospedale militare, ora in trasformazione.
Complesso conventuale di valore storico-artistico, caratterizzante il tessuto e l'ambiente della zona sudorientale della città seicentesca adibita a grandi complessi religiosi e assistenziali.
Il convento di S. Croce venne eretto alla fine del Seicento per le Canonichesse Lateranensi. La chiesa venne progettata all'inizio del Settecento; il campanile fu' realizzato su progetto di G. B. Borra. Nell'Ottocento il complesso venne adibito ad Ospedale Militare (progetti di trasformazione del Genio Militare 1856-58) ed ampliato con il nuovo corpo su Via S. Massimo (1863).
L. TAMBURINI, s.d., pp. 331-38; ISTITUTO DI ARCHITETTURA TECNICA, 1968, vol. I, p. 839: ASCT, Progetti Edilizi, ff. 79/1856; 9/1858; 71/1863.
Tavola: 49
Bibliografia
- Guidi, Guido, Opere culturali ed assistenziali devastate dalla guerra, in «Torino. Rivista mensile municipale», A. XXV, n. 9, settembre, 1949, Torino, pp. 25-28 Vai al testo digitalizzato
- Politecnico di Torino. Dipartimento Casa Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Vol. 1, Società degli ingegneri e degli architetti in Torino, Torino 1984 , p. 316 Vai alla pagina digitalizzata
- Fara, Amelio, La metropoli difesa. Architettura militare dell’Ottocento nelle città capitali d’Italia, Stato maggiore dell’Esercito. Ufficio Storico, Roma 1985
- Borasi, Vincenzo, La presenza dei militari, in Bracco, Giuseppe - Comoli Mandracci, Vera (a cura di), Torino da capitale politica a capitale dell’industria. Il disegno della città (1850-1940), Vol. 1, Archivio storico della Città di Torino, Torino 2004, pp. 167-186
- Gilardi, Gianfranco - Palmucci, Laura (a cura di), L'antico convento di Santa Croce a Torino: nuova sede del Dipartimento di biologia animale e dell'uomo dell'Università degli studi di Torino, Celid, Torino 2005
- Cadeddu, Paolo, Le caserme di piazza d’Armi a Torino: La Marmora (Monte Grappa) - Dabormida - Morelli di Popolo - Ospedale militare Riberi, D. Piazza, Torino 2008 , pp. 111-139
- Bassignana, Pier Luigi, Torino sotto le bombe nei rapporti inediti dell'aviazione alleata, Edizioni del Capricorno, Torino 2013
- Lodari, Renata (a cura di), Atlante dei giardini del Piemonte, Libreria geografica, Novara 2017 , pp. 171-172
- Rosato, Salvatore, La Scuola di applicazione di Torino tra Otto e Novecento: formazione e campi di ricerca in ambito militare, Tesi di laurea, Politecnico di Torino, Facoltà di Architettura, a.a. 1998/99, relatore Vera Comoli Mandracci , pp. 166-171
Fonti Archivistiche
- Centro Studi e Ricerche storiche sull’Architettura Militare del Piemonte (CeSRAMP), Archivio Cartografico, Car. 14, Cas. 1.14 «1865. Pianta della città di Torino alle seguenti tre epoche».
- Archivio Storico della Città di Torino (ASCT), Archivio edilizio, pratica n. 79 (1856).
- ASCT, Archivio edilizio, pratica n. 9 (1858).
- ASCT Fondo danni di guerra, inv. 102, cart. 2, fasc. 31, n. ord. 1
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Ente Responsabile
- CeSRAMP - Centro Studi e Ricerche storiche sull’Architettura Militare in Piemonte
- Museo Diffuso della Resistenza della Deportazione della Guerra dei Diritti e della Libertà