Scheda: Luogo - Tipo: Monumenti, lapidi e fontane

Sacrario del Pian del Lot

Postazione antiaerea tedesca durante la seconda Guerra Mondiale, il Pian del Lot è il luogo dell’eccidio di 27 giovani compiuto per rappresaglia dai nazisti il 2 aprile 1944.


Lat: 45.0368286499653 Long: 7.709274888038635

Inaugurazione: 17 Novembre 1946

Restauro: 2011
a cura del Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale

01. Storia

La sera del 30 marzo 1944 sul ponte Umberto I, un partigiano dei Gruppi di Azione Patriottica (Gap) uccide il caporale della contraerea tedesca (FlaK) Walther Wohlfahrt. I nazisti reagiscono con la più sanguinosa rappresaglia mai compiuta sul territorio cittadino. All’alba del 2 aprile 1944 prelevano dalle Carceri Nuove 27 partigiani e civili (quattro ancora oggi ignoti), rastrellati nelle settimane precedenti in Val di Lanzo e in Val Pellice, e li fucilano a gruppi di quattro nei pressi della batteria antiaerea dove prestava servizio il graduato tedesco: la radura del “Pian del Lot” posta sulla collina poco sotto il colle della Maddalena. I compagni di prigionia sono obbligati a ricoprire la fossa comune nella quale alcuni caduti sono solo feriti. Nei giorni seguenti la stampa riferendosi alla vicenda scrive di loro: “delinquenti abituali” appartenenti ad una “vasta organizzazione terroristica”. Subito dopo la riesumazione delle spoglie, il Comune colloca sul sito una targa visibile sul retro della stele attuale. Un anno dopo, per iniziativa spontanea delle famiglie e degli amici è eretto il monumento inaugurato il 17 novembre 1946. Per la stele in granito viene organizzata una colletta, i pilastrini sono donati dal Comune, i tubi in ferro sono recuperati dai ferrivecchi e la pavimentazione è eseguita dai parenti.

02. Il monumento ai fucilati al Pian del Lot

"La sera del 30 marzo 1944, verso le 20.30, in un’azione partigiana venne ucciso il caporale della Flak tedesca Walter Wohlfart, in servizio presso una postazione di artiglieria antiaerea collocata al Pian del Lot, presso il colle della Maddalena, sulla collina torinese. Tre giorni dopo ebbe luogo, nelle vicinanze della postazione stessa, la più sanguinosa rappresaglia eseguita dai tedeschi in città. Ventisette detenuti vennero tratti dalle carceri Nuove, fucilati in gruppo e sepolti in una fossa comune. Si trattava non solo di partigiani catturati nel corso dei rastrellamenti che nel mese di marzo avevano investito le valli del Pellice, di Susa e di Lanzo, ma anche di cittadini rastrellati nei paesi attraversati dalle azioni militari di tedeschi e fascisti. Le modalità efferate dell’eccidio vennero rese note dalla pubblicazione clandestina, diffusa dalla 1ª divisione Garibaldi, di una relazione dovuta a un testimone, che era tra i prigionieri costretti allo scavo dalla fossa, Giovanni Borca, Oscar, partigiano della 105ª brigata. Poco dopo la liberazione, il 27 maggio 1945, le salme vennero riesumate e si procedette al difficile riconoscimento e al trasporto al Cimitero generale. Una prima piccola lapide, che reca ancora i segni dell’incertezza sull’identità di alcuni caduti, venne collocata a cura del Comune: è ancora visibile, murata sulla facciata posteriore dell’attuale monumento. Il nuovo cippo venne eretto attraverso una sottoscrizione promossa dai familiari delle vittime e fu inaugurato il 17 novembre 1946, alla presenza del cardinal Maurilio Fossati, del generale Trabucchi, di numerosi comandanti partigiani e delle autorità militari e civili. Tra gli oratori, don Pollarolo, già cappellano partigiano, il padre di Franco Balbis per l’Associazione delle famiglie dei caduti per la lotta di liberazione e la madre di Walter Rossi a nome dei familiari delle vittime dell’eccidio. In occasione della commemorazione del 2 aprile 1949 le famiglie dei caduti consegnarono ufficialmente il monumento al Comune di Torino. La grande lapide in granito è sormontata da una lastra che reca l’epigrafe: “Il 2 aprile / 1944 / piombo nemico qui falciava le vostre radiose e fiorenti / giovinezze. Italia e mamma fu il vostro / ultimo grido mentre la terra che per tredici mesi / vi fu letto di morte copriva i vostri corpi straziati / e agonizzanti / Parenti ed amici offrono nel ricordo del vostro martirio”. Ogni anno, il 2 aprile, il luogo è sede di una cerimonia commemorativa.

Aisrp, C 69 a, Oscar, Relazione sui fatti conseguenti la cattura dei garibaldini sulla Romella (Diario delle giornate dal 23 marzo al 7 aprile), Servizio stampa e propaganda della Prima Divisione d’assalto Garibaldi “Piemonte”.

Monumento ai caduti a Pian del Lot, “La Fiaccola ardente”, 1, n. 6, agosto 1946.

Pian del Lot, “La Fiaccola ardente”, 1, n. 10, dicembre 1946.

Sergio Segre, Inaugurazione del monumento a 27 fucilati del Colle della Maddalena, “Battaglia nuova”, 2, n. 47, 30 novembre 1946.

G. Marabotto, Un prete in galera , cit., vol. 2, pp. 134-135.

Per i 27 martiri del Pian del Lot, “La Fiaccola ardente”, 4, n. 8, marzo 1949.

Consiglio Regionale del Piemonte, La strage del Pian del Lot, a cura dell’ANPI, Torino, s.d.. L’opuscolo pubblica in appendice il “Diario” di Oscar, in una redazione ampiamente rielaborata dopo la liberazione.

Pierandrea Servetti, Torino tra guerra e resistenza 1940-1945. Con riferimenti alla Circoscrizione San Salvario,Cavoretto, Borgo Po, Torino, 8a Circoscrizione, 1997.

Torino 1938/45. Una guida per la memoria, cit., pp. 67-68." (1)

 

03. Besso Matteo (1924 - 1944)

"Nato nella frazione Villar di Bagnolo Piemonte, in provincia di Cuneo, l’11 maggio 1924.

Partigiano con il nome di battaglia Lisa, catturato nei rastrellamenti in Val Pellice. Trasportato alle Nuove di Torino, nel braccio tedesco, viene fucilato al Pian del Lot, all’alba del 2 aprile 1944 (Il nome non compare sulla lapide, in assenza di riconoscimento all’atto dell’esumazione: i dati raccolti consentono di identificarlo con uno dei fucilati, con un ragionevole margine di certezza).

Aisrp, Banca dati Partigianato piemontese

Nicola Adduci, Pian del Lot, 2 aprile 1944. Storia e memoria di una strage, Consiglio Regionale del Piemonte, Istituto Piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea, Torino 2008." (1)

04. Bruno Natale (1911 - 1944)

"Nato a Biella il 25 dicembre 1911, catturato a Rivoli.

N. Adduci, Pian del Lot, 2 aprile 1944. Storia e memoria di una strage, Torino 2008." (1)

05. Capatti Olao (1923 - 1944)

"Capatti Aldo Antonio, nato a Ferrara il 3 luglio 1923, apprendista. Nel 1932 abitava in via Doglia 62, (oggi Giachino); nel 1936 seguì la famiglia nella città d’origine, ma rientrò a Torino pochi mesi dopo. Appartenente all’11ª brigata Garibaldi con il nome di battaglia Olao, durante i rastrellamenti nelle valli di Lanzo, venne catturato il 15 marzo 1944 con i compagni d’infanzia del Borgo Vittoria di Torino: Antonio Ferrarese, Aldo Gagnor, Sergio Maina, Bruno Negrini; con essi fu portato nelle carceri Nuove di Torino e, dopo una permanenza al primo braccio come ostaggi, vennero consegnati alle SS tedesche. Una lapide li ricorda anche in via Gramegna 11, insieme ad Alberto Campadelli, fucilato a Cudine di Corio il 17 novembre 1944.

Asct, scheda anagrafica

Aisrp, Banca dati Partigianato piemontese

“La Fiaccola Ardente”, 1, n. 8, ottobre 1946, p. 5

Nicola Adduci, Conflitti sulla memoria. Forme di rappresentazione spontanee e istituzionali per i caduti della Resistenza in “Quaderni del CDS” (Circoscrizione 5 – Città di Torino), n. 8, 2006, pp. 71-104

N. Adduci, Pian del Lot, 2 aprile 1944. Storia e memoria di una strage, cit." (1)

06. Castagno Luciano (1924 - 1944)

"Nato a Sarzana in provincia di La Spezia il 10 luglio 1924, partigiano della 105ª brigata Garibaldi. La lapide riporta erroneamente Castagna, in luogo di Castagno.

Aisrp, Banca dati Partigianato piemontese

N. Adduci, Pian del Lot, 2 aprile 1944. Storia e memoria di una strage, cit." (1)

07. I fratelli Cumiano

Cumiano Antonio (1911 - 1944)

"Nato a Orbassano,Cumiano Antonio (1911 - 1944) in provincia di Torino il 12 agosto 1911, ferraiolo, abitante in via Alberto Nota a Orbassano. Catturato in casa con due fratelli, in seguito a delazione, venne tradotto alle carceri Nuove il 22 marzo 1944.

Cumiano Giuseppe (1915 - 1944)

Nato a Orbassano, in provincia di Torino il 1° luglio 1915, ferraiolo, abitante in via Alberto Nota ad Orbassano. Catturato in casa con due fratelli, in seguito a delazione, venne tradotto alle carceri Nuove il 22 marzo 1944.

Cumiano Michele (1913 - 1944)

Nato a Orbassano, in provincia di Torino, il 2 agosto 1913, ferraiolo, abitante in via Alberto Nota a Orbassano. Catturato in casa con due fratelli, in seguito a delazione, venne tradotto alle carceri Nuove il 22 marzo 1944.

 

N. Adduci, Pian del Lot, 2 aprile 1944. Storia e memoria di una strage, Torino 2008." (1)

08. Ferrarese Antonio (1923 - 1944)

"Nato a Cavarzere, in provincia di Venezia, il 15 gennaio 1923, meccanico, abitante in corso Brin 14. Partigiano della 2ª divisione Garibaldi, catturato con Capatti, Gagnor, Maina e Negrini il 15 marzo 1944.

Asct, scheda anagrafica

Aisrp, Banca dati Partigianato piemontese

“La Fiaccola Ardente”, 1, n. 8, ottobre 1946, p. 5

N. Adduci, Pian del Lot, 2 aprile 1944. Storia e memoria di una strage, cit." (1)

09. Fornero Matteo (1922 - 1944)

"Nato a Bibiana in provincia di Torino il 6 luglio 1922, partigiano della 105ª brigata Garibaldi.

Aisrp, Banca dati Partigianato piemontese.

N. Adduci, Pian del Lot, 2 aprile 1944. Storia e memoria di una strage, cit." (1)

10. Bavoso Mario ( 1923 - 1944)

"Nato a Morano sul Po in provincia di Alessandria il 20 maggio 1923, partigiano della 5ª divisione alpina GL.

Aisrp, Banca dati Partigianato piemontese

N. Adduci, Pian del Lot, 2 aprile 1944. Storia e memoria di una strage, cit." (1)

11. Gagnor Aldo ( 1922 - 1944)

"Nato a Torino l’11 maggio 1922, abitante dal giugno 1932 in piazza della Vittoria 9, aggiustatore meccanico, partigiano della 2ª divisione Garibaldi, catturato il 15 marzo 1944 con Capatti, Ferrarese, Maina e Negrini. Una lapide lo ricorda in corso Trapani 95 con Dario Cagno.

Asct, scheda anagrafica

Aisrp, Banca dati Partigianato piemontese

“La Fiaccola Ardente”, 1, n. 8, ottobre 1946, p. 5

N. Adduci, Pian del Lot, 2 aprile 1944. Storia e memoria di una strage, cit." (1)

12. Gianotti Carlo (1925 - 1944)

"Nato a Torino il 21 dicembre 1925, residente a Trino Vercellese, partigiano della 4ª brigata Garibaldi.

Aisrp, Banca dati Partigianato piemontese

N. Adduci, Pian del Lot, 2 aprile 1944. Storia e memoria di una strage, cit." (1)

13. Maina Sergio (1924 - 1944)

"Nato a Torino il 4 giugno 1924, partigiano dell’11ª brigata Garibaldi, catturato con Capatti, Ferarrese, Gagnor e Negrini.

Aisrp, Banca dati Partigianato piemontese

“La Fiaccola Ardente” 1, n. 8, ottobre 1946, p. 5

N. Adduci, Pian del Lot, 2 aprile 1944. Storia e memoria di una strage, cit." (1)

14. Mascia Quirino (1909 - 1944)

"Nato a Senarbì, in provincia di Cagliari, il 7 febbraio 1909, residente a Collegno. Partigiano dell’11ª brigata Garibaldi, catturato durante un rastrellamento a Pessinetto, in Val di Lanzo, il 9 marzo 1944.

Asct, 1947 - IX 6, Gabinetto del Sindaco, c. 645, f. 8

Aisrp, Banca dati Partigianato piemontese

N. Adduci, Pian del Lot, 2 aprile 1944. Storia e memoria di una strage, cit." (1)

15. Negro Giuseppe (1924 - 1944)

"Nato a Bibiana in provincia di Torino il 17 ottobre 1924, residente a Valdellatorre, partigiano della 5ª divisione GL.

Aisrp, Banca dati Partigianato piemontese

N. Adduci, Pian del Lot, 2 aprile 1944. Storia e memoria di una strage, cit." (1)

16. Negrini Bruno (1926 - 1944)

"Nato a Stienta, in provincia di Rovigo, il 5 maggio 1926, apprendista. Nell’ottobre 1935 giunse in città con la famiglia dal paese d’origine e andò ad abitare in via Ciamarella. Partigiano della 8ª brigata Garibaldi, catturato con Capatti, Ferrarese, Gagnor e Maina.

Asct, scheda anagrafica

Aisrp, Banca dati Partigianato piemontese

“La Fiaccola Ardente”, 1, n. 8, ottobre 1946, p. 5

N. Adduci, Pian del Lot, 2 aprile 1944. Storia e memoria di una strage,cit." (1)

17. Pagano Remo (1020 - 1944)

"Nato a Torino il 4 maggio 1920, residente a Torino, maestro elementare, comandante di nucleo nella 2ª divisione Garibaldi, catturato a Balme l’8 marzo 1944.

Aisrp, Banca dati Partigianato piemontese

N. Adduci, Pian del Lot, 2 aprile 1944. Storia e memoria di una strage, cit." (1)

18. Parussa Luigi (1926 - 1944)

"Nato a Torino il 3 gennaio 1926, residente a Torino, elettricista, sappista nel 1° settore cittadino col nome di battaglia Micron.

Aisrp, Banca dati Partigianato piemontese

N. Adduci, Pian del Lot, 2 aprile 1944. Storia e memoria di una strage, cit." (1)

19. Perotti Carlo (1922 - 1944)

"Nato a Campiglione Fenile in provincia di Torino il 27 dicembre 1922, residente a Bibiana, partigiano della 105ª brigata Garibaldi.

Aisrp, Banca dati Partigianato piemontese

N. Adduci, Pian del Lot, 2 aprile 1944. Storia e memoria di una strage, cit." (1)

20. Piola Andrea (1922 - 1944)

"Nato a Carignano in provincia di Torino il 5 dicembre 1922, residente a Carignano, partigiano della 105ª brigata Garibaldi.

Aisrp, Banca dati Partigianato piemontese

N. Adduci, Pian del Lot, 2 aprile 1944. Storia e memoria di una strage, cit." (1)

21. Rossi Walter (1924 - 1944)

"Nato a Torino il 24 novembre 1924 da famiglia ebraica, partigiano della 105ª brigata Garibaldi col nome di battaglia Zanzara.

Aisrp, Banca dati Partigianato piemontese

N. Adduci, Pian del Lot, 2 aprile 1944. Storia e memoria di una strage, cit." (1)

22. Salvitto Ugo Amedeo (1924 - 1944)

"Nato a San Severo in provincia di Foggia il 1° aprile 1924, appartenente alla 105ª brigata Garibaldi.

Aisrp, Banca dati Partigianato piemontese

N. Adduci, Pian del Lot, 2 aprile 1944. Storia e memoria di una strage, cit." (1)

23. Speranza Ernesto (1922 - 1944)

"Nato ad Agira, in provincia di Enna, il 26 novembre 1922, partigiano della 105ª brigata Garibaldi col nome di battaglia Visconti. Medaglia d’argento al valor militare.

Asct, 1947 - IX 6, Gabinetto del Sindaco, c. 645, f. 8

Aisrp, Banca dati Partigianato piemontese

N. Adduci, Pian del Lot, 2 aprile 1944. Storia e memoria di una strage, cit.

Seicento giorni nella Resistenza, cit., p. 149." (1)

Note

(1) Testo tratto da Adduci, Nicola [et al.] (a cura di), Che il silenzio non sia silenzio. Memoria civica dei caduti della Resistenza a Torino, Museo diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà - Istoreto, Torino 2015, pp. 56 - 60.

 

Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
MONUMENTO AI CADUTI AL PIANO DEL LOT
Strada Comunale di S. Vito Revigliasco, Strada Privata interno 394

Monumento.
Segnalazione di monumento commemorativo di interesse storico.
Il monumento, che commemora un episodio della guerra partigiana. venne inaugurato nell'immediato secondo dopoguerra.
Tavola: 67

Bibliografia

Fonti Archivistiche

  • Aisrp, Archivio dell’Istituto piemontese per la storia della resistenza e della società contemporanea
  • Asct, Archivio storico della Città di Torino

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