Leonardo Murialdo (Torino, 1828-1900)
Sacerdote, pioniere dell’educazione a favore dei giovani lavoratori, il suo nome è legato in particolare al Collegio degli Artigianelli. Nel 1970 è stato santificato.
Gli anni della formazione
Nato nel 1828, ottavo figlio di una famiglia della borghesia torinese, nel settecentesco Palazzo dei Conti Balbo Bertone di Sambuy, viene battezzato nella Chiesa di San Dalmazzo. Dopo la morte del padre, con il fratello Ernesto (1827/1890), va a Savona nel Real Collegio dei Padri Scolopi, dove studia con profitto per sette anni. Nell'ultimo anno una crisi adolescenziale lo allontana dalla religione. Rientrato in città inizia gli studi nella Chiesa di San Francesco da Paola e dopo due anni supera con lode gli esami di "maestro di filosofia e arti liberali". Nel 1844, nella Chiesa di San Dalmazzo, ascolta una predica sull'inferno e gli pare che il "predicatore parli solo con lui" ed è "una illuminazione". Nel 1845 veste l'abito clericale nella Chiesa di Santa Chiara ed entra in seminario; nel 1850 diventa dottore in teologia; nel 1851 viene ordinato prete nella Chiesa della Visitazione e inizia a collaborare con l’Oratorio dell’Angelo Custode, diretto dal cugino Roberto Murialdo (1815-1882). Si iscrive alla Confraternita di San Vincenzo della Chiesa di San Massimo. Va a confessare i ragazzi nelle carceri minorili, aiuta i piccoli spazzacamini, fa catechismo, si occupa di oratori. Nel 1857 Don Giovanni Bosco (1815/1888) gli affida la direzione dell'Oratorio di San Luigi: vi fa nascere scuole serali e festive, elementari diurne, patronati per giovani operai e apprendisti. Nel 1865 lascia la direzione e si reca a Parigi e poi a Londra, per conoscere l'organizzazione degli oratori nelle due capitali.
L’Associazionismo cattolico
Nel 1875 il Murialdo partecipa al secondo congresso generale delle associazioni cattoliche, da cui prende vita l’Opera dei Congressi e nel 1877 è tra i membri che ne costituiscono il Comitato regionale piemontese. Nel 1876, per informazione interna dell’Unione Operaia Cattolica, viene stampato agli Artigianelli un foglio intitolato Unione Operaie Cattoliche. Pubblicazione mensile del Consiglio Centrale di Torino, che nel 1883 su suggerimento del Murialdo, diventa La Voce dell’Operaio (nel 1933 diventa La Voce del Popolo, attuale settimanale della Diocesi di Torino). Sensibile ai problemi dei giovani, si batte perché lavorino e siano pagati il giusto, perché siano tutelati per legge i loro diritti e la possibilità di frequentare la scuola. Nel 1878 apre quindi una casa famiglia per giovani operai e studenti, primo pensionato in Italia. Nel 1883 è nominato presidente di un'associazione per la diffusione della buona stampa che dal 1884 pubblica il bollettino La Buona Stampa e che favorisce anche la nascita di biblioteche circolanti. Nel 1891, malato, si ritira da tutti gli incarichi ufficiali del movimento cattolico. Nel 1900 muore e nel 1917 le spoglie sono traslate nella chiesa di Santa Barbara e dal 1971 nel Santuario di Nostra Signora della Salute. Nel 1970 viene proclamato santo. La Città di Torino gli ha dedicato una via.
Gli Artigianelli e la Congregazione di San Giuseppe
Al rientro a Torino nel 1866 viene chiamato a dirigere il Collegio degli Artigianelli, e vi resta sino alla morte. Già egli vi si recava ogni sabato a confessare i ragazzi, che sono circa 150 al suo arrivo, divisi tra i grandi (gli artigiani), in parte provenienti dalle carceri minorili, che stanno nei laboratori, e gli juniori (tra i 9 e i 15 anni) di cui si occupano giovani maestri. Il problema maggiore è quello dei soldi, bilancio in rosso, interessi da pagare, scarsa beneficenza in una città non più capitale in crisi economica. Nel 1867 i maestri interni, scelti tra i più grandi e migliori (che studiano anziché lavorare diventando insegnanti dei più giovani), e i coadiutori (giovani artigiani che imparato un mestiere vogliono restare legati al collegio) si consacrano a San Giuseppe e nel 1868 viene approvata dall'arcivescovo la omonima Compagnia. Nel 1873 il Murialdo dà l'avvio alla Congregazione di San Giuseppe che punta, come recita il regolamento, alla "cristiana educazione dei giovani poveri, orfani o abbandonati e anche solo discoli".
Cronologia
1836-1843 Frequenta il Collegio degli Scolopi a Savona.
1850 Si laurea in teologia.
1851 Viene ordinato sacerdote.
1857-1865 Dirige l’Oratorio San Luigi, nella zona di Porta Nuova.
1866 Inizia a dirigere il Collegio degli Artigianelli.
1870 Assume la direzione dell’Oratorio San Martino.
1871 Inizia a frequentare l’Unione degli Operai Cattolici, di cui diventa membro promotore.
1873 Fonda la Congregazione di San Giuseppe.
1876 Diviene membro del Comitato regionale piemontese dell’Opera dei Congressi.
1878 Istituisce una colonia agricola a Rivoli e fonda la prima Casa famiglia nella storia italiana.
1884 Fonda il bollettino mensile "La Buona Stampa".
1881-1897 Promuove l’apertura di strutture educative a favore della gioventù in alcune regioni
italiane.
30 marzo 1900 Muore a Torino.
1917 E' proclamato beato.
1970 Viene santificato da papa Paolo VI.
Bibliografia
- Tuninetti, Giuseppe, Santi, beati e venerabili piemontesi: dai martiri torinesi Ottavio, Solutore e Avventore a padre Girotti, martire a Dachau, Il Punto, Torino 1999
- Dotta, Giovenale - Fossati, Giuseppe - Magni, Danilo, Leonardo Murialdo, gli Artigianelli e l'Oratorio San Martino, Libreria editrice Murialdo, Roma 2004
- Tuninetti, Giuseppe, Giuseppe Cafasso, Leonardo Murialdo: l'azione sociale come dovere, Edizioni del Capricorno, Torino 2008
- Dotta, Giovenale, Dall'Oratorio dell'Angelo Custode all'Oratorio di San Luigi. Leonardo Murialdo tra Don Cocchi e Don Bosco nei primi oratori torinesi, LAS, Roma 2010
Sitografia
Fototeca
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Ente Responsabile
- Associazione Volarte
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