Piazza Solferino
L’antica piazza della legna poi intitolata alla località dove il 24 giugno 1859 si svolse la sanguinosa battaglia tra francesi e austriaci, decisiva per la seconda guerra d’indipendenza, trovò la sua sistemazione definitiva attorno al 1870.
Fino all’età napoleonica l’antica piazza del bosco, paglia e fieno, costituiva parte integrante di un’ampia spianata irregolare compresa tra gli spalti della cittadella ad ovest e gli isolati della secentesca Città Nova ad est, tagliata longitudinalmente da un vialone con quattro file di alberi, ultimo tratto meridionale del cosiddetto passeggio della cittadella. Gli edifici che si affacciavano sulla piazza presentavano caratteristiche di assoluta perifericità, con tettoie, bassi fabbricati, muri di cinta di orti e giardini. Dopo diversi progetti, si arrivò ad una prima definizione della piazza nel 1853 con il disegno dell’architetto Carlo Promis (1808-1873), anche se poi modificato dal piano di ingrandimento verso la cittadella del 1856. Ma si dovette aspettare fino al 1870 perché, con la realizzazione delle aiuole separate da via Alfieri, lo spazio urbano assumesse gli attuali connotati. Nel 1877, al centro della piazza fu posto il monumento al duca di Genova, Ferdinando (1822-1855), immortalato con il cavallo morente alla battaglia della Bicocca (1849) opera dello scultore Alfonso Balzico (1825-1901). E ancora presero posto nel 1884 il monumento all’esule messinese Giuseppe La Farina (1815-1863) e nel 1930 la Fontana angelica, opera dello scultore Giovanni Riva (1890-1973). Tra gli edifici di rilievo che si affacciano sulla piazza vi sono il Teatro Alfieri, opera di Barnaba Panizza (1806-1895), costruito tra il 1855-1858, e il palazzo dei banchieri Ceriana, dell’ingegnere Carlo Ceppi (1829-1921), edificato nel 1879.
Note
Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
COMPLESSO DI PIAZZA SOLFERINO
Piazza Solferino
Complesso urbano coordinato da norme di piano.
Complesso ottocentesco di valore ambientale costituito dagli isolati racchiudenti Piazza Solferino, importante polo di legamento tra la città barocca e gli ampliamenti otto-novecenteschi verso la Cittadella.
II complesso è stato realizzato, secondo i fili fissati dal piano di ingrandimento verso la Cittadella del 1857, dove preesisteva l'informe piazzale del Mercato della Legna, sul margine sudoccidentale della città fortificata barocca. La presenza della nuova piazza ha fornito il coevo recupero deI tessuto edilizio periferico adiacente (Via Prati, Via Alfieri). Sulla testata della piazza verrà a convergere l'asse diagonale di Via Pietro Micca (piano di risanamento del 1885). Gli edifici, di diversa epoca e gusto, sono caratterizzati da razionali e decorose soluzioni architettoniche negli spazi di distribuzione e di cortile e nei corpi di fabbrica, principali e secondari.
V. COMOLI MANDRACCI, in AA.VV., Guida [?], 1982, pp. 257 sgg.
Tavola: 41
Bibliografia
- Politecnico di Torino. Dipartimento Casa Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Vol. 1, Società degli ingegneri e degli architetti in Torino, Torino 1984 , p. 311 Vai alla pagina digitalizzata
- Scarzella, Paolo (a cura di), Torino nell'Ottocento e nel Novecento. Ampliamenti e trasformazioni entro la cerchia dei corsi napoleonici, Celid, Torino 1995 , pp. 296-311
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