Riccardo Brayda (Genova, 1849 - Torino, 1911)
Riccardo Brayda fu ingegnere, docente universitario, amministratore pubblico, progettista, restauratore, scrittore.
Riccardo Brayda fu ingegnere, docente universitario, amministratore pubblico, progettista, restauratore, scrittore. Iniziò gli studi a Savona, presso i Padri Scolopi, proseguendo a Genova, al Real Collegio di Marina, per conseguire nel 1872 il Diploma di licenza in Matematiche Pure alla Real Scuola di applicazione per allievi Ingegneri di Torino e, nel 1874, la Laurea in Ingegneria Civile.
Nel 1879 si avviò alla carriera universitaria, quale assistente alla Cattedra di Architettura di Angelo Reycend, e proseguì nell'insegnamento fino al 1901, quando preferì dedicarsi alla professione privata e alla collaborazione nell’amministrazione cittadina. Fu consigliere comunale, membro del Comitato Direttivo del Museo Civico, della Commissione per la denominazione delle vie e della Commissione conservativa dei Monumenti d'arte e di antichità per la Provincia di Torino.
Dal 1902 intensificò il proprio impegno pubblico: fu nominato Assessore ai Servizi Speciali-Lavori Pubblici, diventò membro della Commissione di polizia urbana e rurale e del Comitato dell'Esposizione di Torino del 1911, Soprintendente nella Commissione Vigilanza dell'Istituto Letterario Margherita di Savoia, componente della Commissione esecutiva del Comitato Piemontese a favore dei danneggiati dal terremoto di Calabria e Sicilia.
Nel contempo progettò, a Torino, l'Ospizio di Carità, il Palazzo per l'Esposizione Generale del 1884, casa Giaccone (in corso Matteotti). Neppure tralasciò gli studi sull’architettura piemontese medievale, con numerose pubblicazioni su monumenti di Torino e della Valle di Susa, dell’eporediese, dell’astigiano. Per il Borgo Medievale, Brayda collaborò alle ricerche e ricognizioni per il repertorio di modelli da riprodurre e fu coordinatore dei lavori di edificazione.
Bibliografia
- Brayda, Riccardo, La casa medioevale di Via Giacomo Leopardi in Torino, in «Atti della Società di archeologia e belle arti per la provincia di Torino», Vol. VII, 1897, Torino, pp. 14-24
- Viglino Davico, Micaela, Benedetto Riccardo Brayda. Una riproposta ottocentesca del Medioevo, Centro studi piemontesi, Torino 1984
- Gabetti, Roberto, Architetture dell'eclettismo, in Levra, Umberto (a cura di), Storia di Torino. Da capitale politica a capitale industriale, 1864-1915, Vol. 7, G. Einaudi, Torino 2001, pp. 318-340 , p. 335 Vai al testo digitalizzato
- Lamberti, Maria Mimita, L’Arte nuova, in Levra, Umberto (a cura di), Storia di Torino. Da capitale politica a capitale industriale, 1864-1915, Vol. 7, G. Einaudi, Torino 2001, pp. 618-640 Vai al testo digitalizzato
- Marconi, Paolo, Il borgo medievale di Torino, Alfredo D’Andrade e il borgo medievale in Italia, in Castelnuovo, Enrico - Sergi, Giuseppe (a cura di), Arti e storia nel Medioevo. Il Medioevo al passato e al presente, Vol. IV, G. Einaudi, Torino 2004, pp. 491-520
- Donato, Giovanni (a cura di), Omaggio al Quattrocento: dai fondi D’Andrade, Brayda, Vacchetta, Borgo medievale, Torino 2006
- Boccalatte, Paola Elena, La sezione di storia dell’arte all’Esposizione di Torino del 1884, in Castelnuovo, Enrico - Monciatti, Alessio (a cura di), Medioevo/Medioevi. Un secolo di esposizioni d’arte medievale, Edizioni della Normale, Pisa 2008, pp. 31-59
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