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Verso la Liberazione
#torino25aprile
2 aprile 1944 - 6 maggio 1945
Cinque eventi simbolici fanno rivivere la memoria di luoghi noti e meno noti della città, attraverso le citazioni di testimoni e protagonisti: un breve percorso torinese per ricordare alcuni momenti cruciali degli ultimi anni di guerra, fino alla Liberazione.
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2 aprile 1944, l’eccidio di Pian del Lot
Il 30 marzo 1944, in un attentato dei Gruppi di Azione Patriottica, era morto un caporale tedesco. Come rappresaglia, i nazisti prelevarono 27 persone dalle carceri Nuove e la mattina del 2 aprile li fucilarono al Pian del Lot (Parco della Maddalena), dove c’era una postazione antiaerea tedesca.
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5 aprile 1944, la fucilazione del Comitato militare regionale piemontese
Il campo del Martinetto, già poligono di tiro a segno, fu utilizzato dalla Repubblica Sociale come luogo per le esecuzioni capitali: oltre sessanta oppositori vi furono fucilati. Il 5 aprile 1944 - dopo un processo rapidissimo, che Mussolini volle “esemplare” - vi trovarono la morte otto componenti del Comitato militare regionale piemontese.
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18 aprile 1945: lo sciopero pre-insurrezionale
Lo sciopero del 18 aprile 1945, ultimo evento prima del decisivo atto della lotta di liberazione, coinvolge non soltanto gli operai, ma buona parte dei lavoratori torinesi. L’adesione è alta e, alle prime ore del pomeriggio, Torino è ferma.
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26 – 28 aprile 1945 L’insurrezione e la liberazione
Il CLN regionale piemontese, forzando l’atteggiamento attendista degli alleati, decide di diramare la parola d’ordine “Aldo dice 26x1”, fissando per l’una di notte del 26 aprile 1945 la data dell’attacco partigiano a Torino. Seguono giorni febbrili, di trattative con gli occupanti tedeschi e scontri in città, ma il 28 aprile il CLN si insedia in Prefettura e nomina le nuove autorità cittadine. Quando il 3 maggio le truppe alleate arrivano a Torino, la città è ormai libera.
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6 maggio 1945 La città festeggia la Liberazione
In piazza Vittorio, il 6 maggio 1945 i partigiani sfilano di fronte alle autorità e i torinesi si riuniscono per festeggiare la liberazione. Tra i discorsi ufficiali, quelli del presidente del CLN piemontese, Franco Antonicelli, e del nuovo sindaco di Torino, Giovanni Roveda.
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