Scheda: Soggetto - Tipo: Ente

Officina della Scrittura

Officina della Scrittura è il primo museo al mondo dedicato al Segno, attraverso un grande progetto che testimonia la nascita e l’evoluzione della comunicazione non orale.

 


STRADA DA BERTOLLA ALL'ABBADIA DI STURA 200

Attività: 01 Ottobre 2016
Inaugurazione

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  • museo

01. Officina della Scrittura

Vera e propria “cittadella della conoscenza”, Officina della Scrittura, è il luogo in cui viene raccontato e valorizzato tutto ciò che è legato alla cultura della scrittura e, più in generale, al segno dell’uomo: dalle pitture rupestri fino alle svariate forme della comunicazione contemporanea. Oltre 2.500 metri quadri suddivisi in aree ben distinte, ma tra loro profondamente interconnesse: dal racconto delle origini del segno, alla prima macchina da scrivere Remington; dal viaggio all’interno della scrittura alla sezione dedicata alla storia delle penne stilografiche, dove è possibile apprezzare una selezione delle 13 penne iconiche del XX secolo, come la Waterman’s 22 del 1896 e la Hastil Aurora disegnata da Marco Zanuso nel 1970 ed esposta al MoMA di New York.

 

02. Un mondo di segni

Per leggere la complessità e la ricchezza del mondo l’uomo ha creato diverse forme di interpretazione e ha usato modi molto diversi di trasmissione. Dalle iscrizioni nelle caverne incise con pietre appuntite sino ai dati informatici creati dai bit. Sono molte le lingue del mondo, quasi 6000, che si esprimono e trasmettono senso attraverso diverse scritture: dagli armoniosi segni delle lingue orientali fino all’essenziale scrittura degli Inuit. Creiamo segni e quindi significato in modi molto diversi, per esempio attraverso i tatuaggi sul nostro corpo, con i conteggi su basi numeriche diverse o usando le nostre mani che plasmano, interpretano, comunicano i pensieri, i sentimenti, le idee dell’uomo. La nostra vita è carica di segni e simboli che costruiscono un’identità culturale e sociale, che danno contenuto: pensiamo al design, allo spartito musicale, ai graffiti, alla tavola degli elementi chimici, al tracciato del nostro codice genetico. Dalle tavole cuneiformi ai caratteri mobili con cui nasce la stampa moderna, dalla piuma al computer, abbiamo creato strumenti e macchine che costruiscono la nostra grande mappa dei segni. Di questi, la penna rappresenta lo strumento che più di ogni altro trasmette concettualmente ma anche fisicamente i progetti, le idee, i sogni che costruiscono la nostra vita.

 

03. La visita in Officina della Scrittura

La visita in Officina della Scrittura è un’esperienza visiva, conoscitiva, sensoriale e interattiva che permette di scoprire il mondo dei segni. Che cos’è un segno? Quali sono i segni e quali le loro funzioni? Come si realizzano? Con quali strumenti e quali supporti? Esplorando l’Officina della Scrittura si potrà conoscere il mondo della scrittura in tutte le sue sfaccettature: dalle scritture dei popoli di ieri e di oggi agli alfabeti della rete. E ancora, si potranno ammirare alcuni dei principali strumenti per la scrittura – stili, calami, penne – e dei loro supporti – dal papiro, alla carta fino all’Ipad. Per finire, un’immersione nel mondo della penna stilografica: dalle 13 penne che hanno lasciato un segno nel mondo, veri gioielli e icone del ‘900, alla storia della Aurora, che con le sue penne ha segnato gli ultimi cento anni della storia d’Italia. A completare la visita, la collezione di pubblicità storiche, l’atelier artigianale, la ricostruzione degli uffici storici della Manifattura Aurora, il laboratorio didattico e la visita alla manifattura per ammirare da vicino le varie fasi di lavorazione di una penna stilografica: la progettazione, lo stampaggio, la lavorazione delle parti metalliche, il lavaggio e la lucidatura. Fino a scoprire il cuore dello strumento, il pennino. E infine le ultime fasi, il montaggio ed il collaudo.(*)

 

04. La Fabbrica e il Territorio

L’Officina della Scrittura fa parte di un complesso edilizio con una storia millenaria alle spalle, nell’area dell’antica Abbadia di Stura. A partire dal XII secolo, il complesso dell’Abbadia comprendeva la chiesa, le strutture ospedaliere e quelle di accoglienza per i pellegrini della via francigena, oltre alle cascine e ai mulini. La torre campanaria, alta ventiquattro metri, presentava decorazioni in cotto. Al nucleo più antico della costruzione, costituito dal campanile, dal chiostro e dalle absidi della chiesa, si affiancano oggi le stratificazioni dei secoli successivi. A fine Settecento il complesso comprendeva, oltre all’abbazia, un’azienda agraria, mulini, un filatoio ed era unito ad altre sette cascine, ma alla metà del secolo successivo si intraprese lo smembramento dei lotti. Dal dopoguerra, la manifattura Aurora occupa l’area dell’antico filatoio, uno dei più grossi opifici per la lavorazione della seta del torinese.

 

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Ente Responsabile

  • Brigata Cultura