Casa dei Romagnano
L'edificio, del quale restano le finestre ed elementi in cotto - che coprono un arco cronologico compreso tra il secolo XIV e il secolo XVI -, apparteneva alla famiglia dei marchesi Romagnano. Gli elementi decorativi sono analoghi a quelli usati per il castello.
La famiglia dei marchesi di Romagnano è di antiche origini: sono presentati come ramo cadetto della famiglia dei marchesi di Torino, meglio noti come Arduinici; sono già attestati nei diplomi imperiali del secolo XI.
La loro ascesa politica proseguì anche sotto la dominazione dei Savoia: negli anni 1449-1458 Antonio Romagnano fu cancelliere del duca Ludovico.
Della casa restano oggi visibili una finestra monofora ad arco acuto e tre finestre murate, riccamente decorate da formelle in cotto con ornati fitti, che rappresentano ghiande e piccole zucche.
Le decorazioni dell'edificio sono simili a quelle del castello ducale e dimostrano non solo la ricchezza della famiglia - in grado di costruire un palazzo con ornamenti e formelle in cotto pregiato -, ma anche la volontà di affermare pubblicamente il prestigio sociale e il ruolo dei suoi membri a corte anche attraverso l'imitazione architettonica e decorativa. I Romagnano svolsero anche il ruolo di ambasciatori, la loro casa serviva pertanto anche a ricevere legati stranieri. Il duca Amedeo VIII in occasione del passaggio a Torino dell'ambasciatore di Venezia Andrea Morosini, alloggiato all'albergo dell'Angelo, ordinò a Brianzo di Romagnano, che ricopriva la carica di scudiere ducale, di pranzare con l'ambasciatore per tenergli compagnia durante i cinque giorni di permanenza in città.
L'edilizia urbana mutava quindi anche in rapporto ai soggiorni sempre più frequenti e lunghi della famiglia ducale in Torino.
Note
Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
CASA DEI ROMAGNANO
Via dei Mercanti 9
Casa di civile abitazione.
Edificio di valore documentario in cui permangono elementi decorativi ed elementi strutturali tardo-medievali, messi in luce nei restauri.
Edificio prospiciente da un lato la Via dei Mercanti e dall'altro un vicolo, attualmente chiuso, forse una delle vie della città medievale. Al corpo rettangolare dell'edificio era collegato un porticato a 4 arcate sul prolungamento del vicolo stesso. Il cortile è chiuso da un braccio di fabbrica, parallelo a Via dei Mercanti, con portici a piano terra. Rimangono nella struttura portante tratti di muratura listata di ciottoli disposti a spina di pesce finestre ogivali incorniciate da un ricchissimo lavoro in cotto del XV secolo e finestre rettangolari del XVI secolo. Queste vennero sostituite alla fine del '600 da altre, prive di cornice e vennero tagliate anche le cornici marcapiano. Durante i restauri di R. Brayda intorno al 1885 si ritrovarono alcune formelle che facevano parte della decorazione delle finestre ogivali, con motivi araldici e il motto della famiglia Romagnano, forse proprietari della casa.
R. BRAYDA, 1887, pp. 294-298; A. D'ANDRADE, 1899.
Tavola: 41
Bibliografia
- Politecnico di Torino. Dipartimento Casa Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Vol. 1, Società degli ingegneri e degli architetti in Torino, Torino 1984 , p. 303 Vai alla pagina digitalizzata
- Tarpino, Antonella, I marchesi di Romagnano: l'affermazione di una famiglia arduinica fuori della circoscrizione d'origine (secoli XI-XII), in «Bollettino storico-bibliografico subalpino», A. LXXXVIII, n. 1, 1990, Torino, pp. 5-50
- Tarpino, Antonella, Il consortile dei Romagnano: struttura familiare e organizzazione dei domini (sec. XIII), in «Bollettino storico-bibliografico subalpino», A. XC, n. 2, 1992, Torino, pp. 495-543
- Comba, Rinaldo - Roccia, Rosanna (a cura di), Torino fra Medioevo e Rinascimento. Dai catasti al paesaggio urbano e rurale, Archivio storico della Città di Torino, Torino 1993
- Donato, Giovanni, Immagini del medioevo torinese fra memoria e conservazione, in Comba, Rinaldo - Roccia, Rosanna (a cura di), Torino fra Medioevo e Rinascimento. Dai catasti al paesaggio urbano e rurale, Archivio storico della Città di Torino, Torino 1993, pp. 305-365
- Bianchi, Paola - Gentile, Luisa Clotilde (a cura di), L'affermarsi della corte sabauda. Dinastie, poteri, élites in Piemonte e Savoia fra tardo medioevo e prima età moderna, Zamorani, Torino 2006
- Donato, Giovanni, L'architettura e i suoi complementi: uno sguardo sui due versanti alpini, in Pagella, Enrica - Rossetti Brezzi, Elena - Castelnuovo, Enrico (a cura di), Corti e città: arte del Quattrocento nelle Alpi occidentali, Skira, Milano 2006, pp. 47-83
- Pibiri, Eva, Être reçu à cour: l'accueil des ambassadeurs étrangers par les ducs Amédée VIII et Louis de Savoie, in Bianchi, Paola - Gentile, Luisa Clotilde (a cura di), L'affermarsi della corte sabauda. Dinastie, poteri, élites in Piemonte e Savoia fra tardo medioevo e prima età moderna, Zamorani, Torino 2006, pp. 77-92
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