Galleria San Federico (ex Natta) e Cinema Lux
La galleria, compresa tra piazza San Carlo, via Roma e via Viotti, prende il nome dal santo a cui era intitiolato un tempo tutto l’isolato in cui sorge. Ospita al suo interno numerosi locali commerciali, uffici e lo storico cinema Lux.
1. Galleria San Federico
Nel contesto degli imponenti lavori di ristrutturazione di via Roma e degli isolati circostanti avvenuti tra il 1931 e il 1937, il podestà Paolo Thaon di Revel avanzò l'ipotesi della ristrutturazione della Galleria Geisser (già Natta), edificata nel 1856 su disegno di Barnaba Panizza.
La nuova struttura, realizzata nel 1933 dagli ingegneri Giovanni Canova e Vittorio Bonadè Bottino, viene da questo momento denominata San Federico, dalla storica intitolazione dell’isolato.
La galleria si contraddistinse all’epoca per i caratteri di modernità delle forme e dei decori. La planimetria a T presenta una razionale suddivisione degli spazi destinati ai negozi, ai magazzini, agli uffici, alle rimesse sotterranee e al cinematografo.
All’incrocio dei bracci si trovava a fine Ottocento il famoso Caffè della Meridiana, ritrovo di letterati e di bohémiens, tra i primi locali di Torino aperti fino a tarda sera.
Qui il quotidiano “La Stampa” inaugurò nel 1934 la propria sede, poi trasferita in via Marenco nel 1968.
I restauri, intrapresi nel Duemila hanno riportato questo storico spazio urbano del centro di Torino al suo antico splendore.
2. Cinema Lux
Progettato dall'architetto Eugenio Corte e dall'ingegner Giovanni Canova, il cinema fu inaugurato il 31 marzo del 1934 con il nome di Cinema Rex. All’epoca, con i suoi 1.573 posti, era il più grande e moderno cinematografo di Torino, caratterizzato da una ricca decorazione art-déco. Rinominato Dux durante il fascismo, assunse l'attuale nome Lux nel 1945. Nel 2004 è stato oggetto di un'attenta ma radicale ristrutturazione, che ha visto la realizzazione di tre nuove sale cinematografiche e di un'area ristoro.
3. Bombardamenti
Nell'estate del 1943 diversi bombardamenti colpirono con bombe dirompenti e incendiarie l'isolato compreso tra le vie Roma, Bertola, XX Settembre e Santa Teresa. Si verificarono crolli di muricci, scheggiamento delle facciate, diveltamento dei tetti, lesioni delle solette e delle chiassilerie. In particolare proprio il cinema Lux subì i danni maggiori con la distruzione di due piani. Nell'estate del 1944 l'isolato risulta già parzialmente ripristinato.
Bibliografia
- Imarisio, Maria Grazia - Surace, Diego, Torino liberty, D. Piazza, Torino 1992 , pp. 227-229
- Rossotti, Renzo, Se c'era la luna. Torino sotto le bombe, Fogola, Torino 1993 , p. 42
- Poncino, Paolo, Breve storia dei cinema torinesi. Cento anni di proiezioni cinematografiche dalla fotografia animata dei Lumière alla multisala, Bolaffi, Torino 1996
Fonti Archivistiche
- ASCT Fondo danni di guerra, inv. 90, cart. 2, fasc. 19
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Ente Responsabile
- Museo Diffuso della Resistenza della Deportazione della Guerra dei Diritti e della Libertà