Cascina Nicolini
Il Nicolini, cascina di origine settecentesca, ha cambiato più volte denominazione nel corso dei secoli: prima “Carello”, poi “Mussetto” e ancora “Albino”, per ottenere l’attuale denominazione dal 1820. Oggi, completamente ristrutturata, è adibita a residenza.
Costruita probabilmente nella seconda metà del XVIII secolo, viene censita nella Carta topografica della caccia (1762) come “Cascina Carello” e presenta un impianto planimetrico a “C”.
In realtà, Elisa Gribaudi Rossi, ci tramanda che “sul pozzetto è incisa la data 1727, ma è evidente che dell’antica cascina non rimangono che i muri maestri”.
Nel 1790 l’architetto Grossi, descrive la cascina come “il Mussetto cascina di Carlo Mussetto situata alla sinistra della strada di Caselle vicino al porto di Altezzano”.
Si trova nel territorio denominato “Campagna detta della Madonna” nei pressi delle rive del fiume Stura e delle bealere irrigue che caratterizzano la zona insieme alla presenza del “porto di Altezzano”, luogo di partenza e di fermata dei barconi da trasporto che transitavano lungo il corso del fiume.
Nelle mappe del Catasto Napoleonico del 1805 la cascina viene censita come “Ferme Albino”, denominazione che il Grossi riferiva però a un’altra cascina situata a ovest rispetto a quest’ultima e alla quale si accedeva mediante una strada a essa adiacente.
Nelle mappe del Catasto particellare Gatti del 1820 la cascina, denominata “Nicolini” dal nome del proprietario, Nicolini Ferdinando fu Vittorio, risulta composta da casa rustica, casa civile, cortile, giardino e prati.
Nella Topografia della Città e Territorio di Torino del 1840, il geometra Antonio Rabbini rappresenta la cascina Nicolini come unico corpo di fabbrica insieme alla vicina cascina Arnaldi. Tuttavia, come si evince dal successivo Catasto del 1866, i due fabbricati non sono mai stati accorpati e sono separati da una strada che conduce alla cascina retrostante, quella che il Grossi denominava “Albino”. Sempre dal catasto si registrano alcuni ampliamenti planimetrici mediante l’edificazione di nuove ali di fabbriche che chiudono quasi completamente la corte.
Un importante passaggio di proprietà, come si evince dal Colonnario Gatti, si registra nel 1915 a favore di Beatrice Perrier in Villanis e proprio la famiglia Villanis possiede ancora oggi la cascina.
Nella prima metà del XX secolo, iniziano a registrarsi alcune demolizioni che proseguiranno fino agli anni ’70 quando del Nicolini rimarranno solo piccole porzioni.
Oggi, completamente ristrutturata, è utilizzata a scopo residenziale.
Bibliografia
- Grossi, Giovanni Lorenzo Amedeo, Guida alle cascine, e vigne del territorio di Torino e' suoi contorni ..., in cui si danno diverse notizie utili, ed interessanti, massime in ordine alli Feudi, e distretti delle Parrocchie in detto territorio esistenti ..., Vol. 1, [s.n], Torino 1790 , p. 96 Vai al testo digitalizzato
- Rabbini, Antonio, Elenco dei nomi dei proprietari delle cascine, ville e fabbriche designate sulla carta topografica della città, territorio di Torino e suoi contorni, G.B. Maggi, Torino 1840 Vai al testo digitalizzato
- Gribaudi Rossi, Elisa, Cascine e ville della pianura torinese: briciole di storia torinese rispolverate nei solai delle ville e nei granai delle cascine, Le Bouquiniste, Torino 1970 , p. 234
- Ronchetta, Chiara - Palmucci Quaglino, Laura (a cura di), Cascine a Torino: "La più bella prospettiva d'Europa per l'occhio di un coltivatore", Edifir, Firenze 1996 , p. 194
Fonti Archivistiche
- Carta Topografica della Caccia, 1760-1766, Archivio di Stato di Torino, Sezione Corte, Carte topografiche segrete, Torino 15 A VI Rosso
- Amedeo Grossi, Carta Corografica dimostrativa del territorio della Città di Torino, 1791, Archivio Storico della Città di Torino, Collezione Simeom, SIM D1800
- Plan Geomêtrique de la Commune de Turin, 1805, Archivio di Stato di Torino, Sezioni Riunite, Catasti, Catasto Francese, Allegato A, Mappe del Catasto Francese, Circondario di Torino, Mandamento di Torino, Torino
- Carta dei Distretti riservati per le Regie Cacce divisa in sette parti, 1816, Archivio di Stato di Torino, Sezione Corte, Carte Topografiche per A e B, Torino, Torino 26
- Andrea Gatti, Catasto Gatti, 1820-1830, Archivio Storico della Città di Torino, CAG, sez. 31
- Andrea Gatti, Colonnario Territoriale, 1820-1830, Archivio Storico della Città di Torino, COLL TER, sez. 31 , art. 1196
- Antonio Rabbini, Topografia della Città e Territorio di Torino, 1840, Archivio Storico della Città di Torino, Collezione Simeom, SIM D1803
- Antonio Rabbini, Mappa originale del Comune di Torino, 1866, Archivio di Stato di Torino, Sezioni Riunite, Catasti, Catasto Rabbini, Circondario di Torino, Mappe, distribuzione dei fogli di mappa e linea territoriale, Torino
- Istituto Geografico Militare, Carta IGM, 1911, Archivio Storico della Città di Torino, Collezione Simeom, SIM D135
- Istituto Geografico Militare, Carta IGM, 1974, Archivio Storico della Città di Torino, TD 64.7.11
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- MuseoTorino