Scheda: Tema - Tipo: Architettura e urbanistica

Italia '61

Il grande evento del 1961 è occasione per mettere in scena il progresso raggiunto dalla città industriale, realizzando edifici di straordinaria qualità architettonica.


Inizio: 1961

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  • impianto sportivo | centro congressi | centro espositivo | esposizione

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  • mostra contemporanea

Tra maggio e ottobre del 1961 Torino ospita le celebrazioni del primo centenario dell’Unità d’Italia. Il luogo prescelto dal Comune per l’allestimento degli eventi è l’area compresa tra il Po e via Ventimiglia lungo corso Unità d’Italia, nonostante questa sia identificata dal recente Piano regolatore (1959) come zona da destinare a verde. Le architetture espositive realizzate per l’evento e l’organizzazione stessa delle celebrazioni puntano a diffondere un’immagine patinata del progresso tecnico raggiunto dalla grande città industriale: cantieri conclusi in tempi rapidissimi, impiego di tecnologie avanzate, organizzazione scientifica del lavoro. In edifici appositamente costruiti si svolgono i tre eventi principali, curati dal comitato nazionale «Italia ’61», presieduto da Giuseppe Pella: la Mostra storica (a cura di Augusto Cavallari Murat), la Mostra delle Regioni (curata da Mario Soldati), e l’Esposizione internazionale del lavoro (patrocinata dal parigino Bureau International des Expositions). Gli eventi collaterali sono a cura del comitato «Torino ’61», che tramite l’omonima società per azioni finanzia le manifestazioni. Il piano urbanistico del comprensorio è affidato all’architetto Nello Renacco (1915-1978), che articola intorno alla radiale per Moncalieri due palazzi per esposizioni (il Palazzo del Lavoro degli ingegneri Pier Luigi Nervi, Antonio Nervi, Mario Nervi con Gino Covre, e il Palazzo a Vela, dell’architetto Annibale Rigotti e degli ingegneri Giorgio Rigotti, Franco Levi e Silvio Bizzarri), una fontana luminosa, la monorotaia, l’ovovia verso Cavoretto e il Circarama Disney (non più esistenti), oltre a un complesso di padiglioni lungo il Po (ora sede dell’ITC-ILO, architetti Erberto Carboni, Carlo Casati, Nello Renacco).

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