Scheda: Luogo - Tipo: Monumenti, lapidi e fontane

Lapide dedicata a Gaspare Arduino (1901 - 1945)

La lapide in memoria di Gaspare Arduino è collocata in corso Belgio 46, nel luogo dove fu ucciso.


CORSO BELGIO 46

Realizzazione: Settembre 1945 - Ottobre 1946
Collocazione della lapide

Restauro: 2011
Intervento di pulitura a cura del Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale

Translate

Categorie

  • lapide

Tag

  • lapidi resistenza

Arduino Gaspare 13. 3. 1945

Nato a Torino il 29 aprile 1901. Operaio alle Acciaierie Fiat, negli anni del regime fascista era stato perseguitato per le sue convinzioni antifasciste. Durante la resistenza svolse azioni di propaganda per il movimento partigiano e collaborò all'organizzazione delle Sap del 4° settore. Venne prelevato da casa - in via Moncrivello 1 - la sera dell’11 marzo 1945 da elementi fascisti che si erano finti partigiani, insieme alle due figlie Libera e Vera, ad un ospite e ad una coppia di vicini di casa, Rosa Ghizzone e Pierino Montarolo. Venne ucciso la stessa notte in corso Belgio angolo via Lessolo, in zona Vanchiglietta, con un colpo alla tempia mentre Alberto Ellena, ferito, riuscì a salvarsi. Le figlie furono trucidate nei pressi al canale della Pellerina; Rosa Ghizzone Montarolo riuscì a salvarsi gettandosi nelle acque gelide, ma morì quattordici mesi dopo per le ferite riportate in quella notte. Gli altri due uomini, De Carli e Montarolo, furono portati al Valentino, nei pressi del borgo medievale, e uccisi con un colpo alla nuca (Asct, 1947 - IX 6, Gabinetto del Sindaco, c. 645, f. 8; Aisrp, Banca dati Partigianato piemontese; Aimlt, Registro autopsie, 1945, vol. 36; Francesco Ferro (Fabbri), I nostri sappisti nella liberazione di Torino, Torino, Edizioni San, [1947], pp. 80-81; R. Luraghi, Il movimento operaio torinese durante la resistenza, cit., p. 270; Le pietre della libertà. Un percorso nella memoria, Torino, Associazione nazionale famiglie martiri e caduti per la liberazione, 1995) (1)

Note

(1) Testo tratto da Adduci, Nicola [et al.] (a cura di), Che il silenzio non sia silenzio. Memoria civica dei caduti della Resistenza a Torino, Museo diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà - Istoreto, Torino 2015, p. 111 - 112

Fonti Archivistiche

  • Asct, Archivio Storico della Città di Torino
  • Aisrp, Archivio dell’Istituto piemontese per la storia della resistenza e della società contemporanea

Soggetti correlati

Ente Responsabile

  • Istoreto
  • MuseoTorino
  • Museo Diffuso della Resistenza della Deportazione della Guerra dei Diritti e della Libertà