Ex Venchi Unica
Nel 1921 tra i corsi Francia e Marche viene costruito un complesso di 100.000 metri quadrati, progettato dall’ingegner Corrado Gay, per ospitare le produzioni dell’Unica, polo industriale che riunisce aziende di grande tradizione dolciaria. Dopo il 1934, con la fusione con la Venchi, lo stabilimento fu modernizzato per avviare nuove produzioni, fino al fallimento e alla chiusura alla fine degli anni Settanta. Gli edifici hanno oggi altra destinazione.
Bombardamenti
Durante il secondo conflitto mondiale, l'isolato venne interessato dai bombardamenti in data imprecisata. Quattordici dei quarantasette locali della Venchi Unica vennero sinistrati da bombe dirompenti e incendiarie che causarono il distacco della copertura del tetto e il crollo di muri e solette. Secondo la scheda di censimento dei danni di guerra, alla data del 22 ottobre 1945 le opere di rifacimento risultavano parzialmente eseguite. Nello stesso isolato, venivano registrati, dall'incaricato della Divisione Urbanistica, danni lievi subiti dalla ditta Iceb, industria di materiale edile in via Eritrea 3, e dallo stabilimento Monnet in via Eritrea 15.
Note
Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
FABBRICA VENCHI UNICA
Isolato tra Corso Francia, Via De Sanctis, Via Vandalino
Fabbricato industriale e uffici.
Complesso di valore documentario, tipico esempio di architettura industriale degli anni tra le due guerre.
Nel 1924 l'industriale Gualino unisce sotto il nome «Unica» varie industrie dolciarie (Venchi, Talmone già Moriondo, Gariglio, idea) tutte già attive nella seconda metà dell'Ottocento. L'edificazione del complesso avviene a partire dal 1920 (come Soc. Talmone) sul lotto prospiciente Via De Sanctis e Via Vandalino; nuovi fabbricati nel 1925-1926 (Soc. Anonima Unica); ampliamenti negli anni successivi tutti a firma ing. Corrado Gay.
AECT, Progetti Edilizi, ff. 313/1920, 502/1920, 210/1921, 654 e 1110/1925. 74 e 1044/1926. 699/1927, 954/1928.
Tavola: 38
Bibliografia
- «Guida commerciale ed amministrativa di Torino», A. 114, 1942/1943, Torino , p. 1111
- Guidi, Guido, Le industrie torinesi danneggiate da eventi bellici, in «Torino. Rivista mensile municipale», A. XXV, n. 10, ottobre, 1949, Torino, pp. 25-34 Vai al testo digitalizzato
- Politecnico di Torino. Dipartimento Casa Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Vol. 1, Società degli ingegneri e degli architetti in Torino, Torino 1984 , p. 489 Vai alla pagina digitalizzata
- Sforza, Michele, La città sotto il fuoco della guerra. La tragedia delle città italiane e l'impegno dei vigili del fuoco nella seconda guerra mondiale, U. Allemandi, Torino 1998 , p. 32
- Giordano, Giuseppe - Dal Bo, Bruno, Il Martinetto e dintorni: 1943-1945 oltre la memoria, Visual Grafika, Torino 2009 , pp. 66-67
Sitografia
Fonti Archivistiche
- ASCT, Fondo danni di guerra, inv. 2386, cart. 47, fasc. 5, n. ord. 6
- ASCT (Archivio Storico della Città di Torino), Archivio Fotografico
Fototeca
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Ente Responsabile
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