Villa Meliga, già Vigna il Davico
L'edificio è incastrato quasi in fondo ad una valletta, con poco spazio e poca insolazione, conl'umidità dei boschi e del rivo e quindi in una posizione poco favorevole, ma era compensata dalla presenza di una serie di “topie” (pergolati)al di là della strada che erano poste fuori dalla valletta e erano illuminate dal sole dal mezzogiorno al pomeriggio inoltrato.
Nel 1776 Carlo Davico vendeva la sua vigna alla sig.ra Genoveffa Bertonatto vedova Penacini che morì nel1806. I suoi eredi conservarono la vigna fino al 1855 quando la vendettero alla famiglia Melica e nel 1918 entrò a far parte delle grandi proprietà dei Laclaire.
Note
Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
VILLA MELIGA, GIÀ VIGNA IL DAVICO
Strada Comunale di Fenestrelle 87/4
Vigna.
Edificio di valore ambientale e documentario conserva elementi forma ed impianto propri delle vigne seicentesche. Nel 1776 Carlo Davico vendette la proprietà consistente in una fabbrica di «vigna civile e rustica». Nel 1885 passò ai Melica e quindi nel 1918 ai Laclaire. L'impianto di probabile formazione seicentesca, si è mantenuto pressoché invariato: le uniche aggiunte che oggi si rilevano sono epidermiche. Ottocentesca è l'aggiunta di un terrazzo e di balconi.
A. GROSSI, 1791. pp. 66-67; PLAN GEOMÉTRIQUE […1. 1805; [Catasto RABBINI]. 1866. fol. XIX; E. GRIBAUDI ROSSI. 1975. pp. 160-162.
Tavola: 43