Castello del Valentino - Design e arredi
All’interno di alcune sale degli appartamenti del primo piano del Castello è ospitata una serie di capolavori del design del Novecento italiano, a seguito di un progetto di allestimento “Interventi per miglioramenti organizzativi e fruitivi nell’aula aulica del Castello del Valentino” attuato dal Politecnico di Torino e avviato nel 2000. L’insieme di opere, all’interno della sede universitaria della Facoltà di Architettura, costituisce un’importante testimonianze del design industriale, nazionale e internazionale (1).
Gli “Interventi per miglioramenti organizzativi e fruitivi nell’aula aulica del Castello del Valentino”, attuati dal Politecnico di Torino e avviati nel 2000, propongono, come arredo delle sale del piano nobile del palazzo, un insieme di opere del design industriale, nazionale e internazionale (1).
Fanno parte dell’arredamento della Stanza della Guerra la sedia disegnata da Roberto Gabetti (1935-2000), Aimaro Oreglia d’Isola (1928) e Giorgio De Ferrari (1931) nel 1962 per la Bottega d’Erasmo e il Tavolo Reale, proveniente dalla sede della Reale Mutua di Torino, insieme al tavolino Arabesco ad opera di Carlo Mollino (1905-1973). Inoltre, meritevoli di attenzione sono gli esemplari originali e restaurati della poltroncina pieghevole, disegnata da Mollino insieme ad Aldo Morbelli (1903-1963) nel 1951 per l’Auditorium RAI di Torino, con un rivestimento in velluto rosso. Sempre provenienti dall’Auditorium RAI sono le sedie per gli orchestrali, rivestite anch’esse in velluto rosso. Alcuni esemplari di queste sedie sono anche presenti all’interno del Salone d’Onore, nella Stanza dei Gigli, nella Stanza dello Zodiaco e nella Stanza delle Rose. Il “Table tube d’avion, section ovoïd” disegnato da Le Corbusier (1887-1965), Pierre Jeanneret (1896-1967) e Charlotte Perriand (1903-1999) nel 1928, e prodotto da Cassina nel 1974, completa il sistema di arredi di questa Stanza.
Oltre agli esemplari originali delle sedie in legno progettate da Mollino nel 1959, la Stanza delle Rose ospita arredi, riprodotti e originali, realizzati da Achille (1918-2002) e Pier Giacomo Castiglioni (1913-1968): oltre ai complementi di arredo della serie “Servi” (presenti in tutte le Stanze del Castello) come gli appendiabiti “Servomanto” e “Servotutto”, o il portaombrelli “Servopluvio”, all’interno di questa Stanza è presente la celebre lampada ad arco del 1962. Vi sono inoltre la lampada progettata da Gino Sarfatti (1912-1985) e la lampada Coupé 3320 firmata da Joe Colombo (1930-1971) del 1967. La sedia Aluminium Group, modello EA110, disegnata negli anni cinquanta dai coniugi Charles (1907-1978) e Ray Eames (1912-1988) è una delle sedie più note del design del secondo Novecento. Il tavolo a un piano realizzato da Nicolaj Diulgheroff (1902-1982) nel 1949, trova posto accanto al tavolo a due piani realizzato da Gino Levi Montalcini (1902-1974) e Giuseppe Pagano Pogatsching (1896-1945) nel 1928. Questa Stanza ospita infine la poltrona detta “Fiorenza” progettata da Franco Albini (1905-1977) nella versione realizzata da Arflex nel 1967, composta da una struttura in legno incrociato sia per la seduta che per lo schienale.
La Stanza della Caccia ospita l’esemplare originale della scrivania disegnata da Gabetti, Oreglia d’Isola e Raineri per il Palazzo della Borsa Valori di Torino nel 1952. Tale scrivania è composta da sette gambe in scatolato di ottone a sezione rettangolare che sostengono un piano in laminato nero, con pannelli disposti a creare vani interni e cassetti.
La Stanza della Magnificenza ospita alcuni esemplari di arredi realizzati da Enzo Mari (1932), Alvar Aalto (1898-1976) e Fritz Haller (1924-2012). Il tavolo Frate disegnato Mari e prodotto in seguito da Driade è composto da una struttura in acciaio verniciato collegato da una trave in massello e piano rettangolare in vetro temperato. Attribuito al progetto di Aalto è la cassettiera Pedestal, riprodotta in seguito da Artek nell’ambito di un progetto di riproduzione degli arredi disegnati dall’architetto finlandese, ed è interamente in legno con cinque cassetti. Anche il tavolo componibile detto 80B è ad opera dell’architetto finlandese ed è in legno con un piano sostenuto da quattro ritti. La versione del tavolo componibile detto 95 è invece di forma circolare, in legno con un piano sostenuto da tre ritti. La sedia detta 611 è formata da una seduta sostenuta da quattro gambe lisce e lineari, con seduta e schienale in tessuto intrecciato. L’armadio componibile, progettato da Haller nel 1963, è ottenuto assemblando elementi utili a creare contenitori diversi, con struttura in tubolari di acciaio che sostiene ante a cassetti in metallo.
Oltre alle già citate sedie orchestrali di Mollino, all’interno della Stanza dello Zodiaco è presente un tavolo fratino in legno, probabilmente realizzato alla fine del XIX secolo, composto da un piano appoggiato su due gambe tornite e intarsiate con racemi e motivi naturalistici. I due sostegni verticali sono collegati da una traversa anch’essa tornita e intarsiata.
Nella Stanza dei Gigli è collocato l’armadio a sei ante, realizzato da Ettore Stampini (1855-1930) tra il secondo Ottocento e il primo Novecento, con cornici e modanature che delimitano le ante, della stessa dimensione, realizzate con un pannello ligneo impiallacciato collocato entro una cornice modanata. All’interno della stessa Stanza è presente inoltre un tavolo fratino in legno composto da due grosse gambe in legno lavorato collegate da un travetto longitudinale, probabilmente realizzato alla fine del XIX secolo.
All’interno del Salone d’Onore è collocato un tavolo in legno realizzato da Stampini, caratterizzato dalla disposizione delle otto gambe, due coppie alle estremità e quattro utilizzate come sostegno intermedio. Anche il lampadario a bracci in vetro di Murano, che con tre ordini di luci collocate in molteplici bracci, singoli o multipli definiscono un disegno a foglie e petali realizzati in vetro soffiato a stampo, è ad opera di Stampini.
Nella Stanza delle Feste e dei Fasti si trova l’appendiabiti “servomanto” realizzato da Castiglioni e prodotto da Zanotta ha una base rotonda in polipropilene verniciato con asta in acciaio verniciato nero e appendiabito a gancio. Il tavolo disegnato dai coniugi Eames intorno alla metà del Novecento è realizzato da una struttura in acciaio con due montanti collegati da una traversa che sostengono un piano. La sedia Plywood Group modello DCM progettata ancora dai coniugi Eames è costituita da una struttura in acciaio con seduta e schienale in plastica.
La Stanza del Negozio ospita una scrivania, con struttura interamente in legno, composta da un piano appoggiato su due cavalletti con ingranaggi a sistema bloccato, e una panca, anch’essa con struttura interamente in legno, e composta da un piano appoggiato su un telaio a tre appoggi e dallo schienale, risolto con due assi sostenuti da tre elementi verticali.
La Stanza dei Fiori ospita: una sedia in legno rivestita in pelle di produzione tardo ottocentesca che interpreta probabilmente un modello neorinascimentale; una scrivania, con tre cassetti per lato e tre sotto il piano di scrittura, databile ai primi decenni del Novecento, realizzata in legno con piano rivestito; una seconda scrivania con piano in legno poggiato su quattro gambe tornite collegate da traverse con due cassetti sovrapposti. Il tavolo ovale in legno, collocato originariamente nello studio del Direttore del Regio Museo Industriale, è caratterizzato da un piano ricoperto da un panno, sostenuto da mensole modanate e scanalate sostenute da sei gambe tornite, con scanalature verticali e ripartizioni orizzontali.
Note
(1) Roggero, Costanza, Gianasso Elena, Politecnico di Torino. Il Castello del Valentino, Scheda registro inventario patrimoniale, Politecnico di Torino, giugno 2016; Cavaglià, Gianfranco, Lacirignola, Angela, Interventi per miglioramenti organizzativi e fruitivi nell’ala aulica del castello del Valentino. Progetto e realizzazione dell’allestimento delle sale auliche. Diario dei lavori, Politecnico di Torino, 2000/2009.
Bibliografia
Fonti Archivistiche
- Archivio Politecnico di Torino
Fototeca
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Ente Responsabile
- DAD Politecnico di Torino
- MuseoTorino