Scheda: Soggetto - Tipo: Persona

Mario Montagnana (Torino, 1897-1960)

Nessuna Immagine

Antifascista torinese, è una tra le figure di primo piano del Partito comunista italiano, per il quale ricopre ruoli e svolge varie missioni. Esule in Russia, Spagna e Francia, è arrestato allo scoppio della seconda guerra mondiale. Fuggito in Messico, torna in Italia nel 1941. Deputato alla Costituente e al parlamento, muore l’8 agosto 1960.

 


Nascita: 22 Giugno 1897

Morte: 08 Agosto 1960

Translate

Indice

Categorie

  • politico | giornalista

Nasce a Torino il 22 giugno 1897 da una famiglia israelita appartenente alla piccola borghesia cittadina. Dopo aver conseguito la licenza tecnica, diventa operaio metallurgico. Attivo nella sezione torinese del partito socialista, partecipa nel 1916 alle agitazioni contro la guerra. Nell’agosto 1917 scende in piazza durante lo sciopero del pane, in seguito al quale è arrestato. Rilasciato nel 1919, riprende l’attività politica, diventata vivace durante il biennio rosso, quando è eletto nel consiglio generale dell’Associazione Generale degli operai di Torino, è corrispondente dell’«Avanti!» e partecipa all’occupazione delle fabbriche. Eletto segretario della Camera del Lavoro di Pinerolo nel 1921, è arrestato a Torino nel 1923. Uscito dal carcere nel 1924, diventa corrispondente de «l’Unità» svolgendo la funzione di segretario della sezione torinese del Partito Comunista Italiano. Per sfuggire all’arresto e al confino, nel 1926 espatria in Francia, restandovi fino al 1935, quando parte per Mosca in seguito all’elezione come membro della segreteria dell’Internazionale. Recatosi in Spagna nel 1937, nel 1939 rientra in Francia dove dirige «La Voce degli Italiani», organo degli emigrati antifascisti. Allo scoppio del secondo conflitto mondiale è arrestato ed imprigionato nel campo di concentramento di Vernet d’Ariège, da dove fugge nel 1941 alla volta del Messico. Trattenuto dalle autorità locali, resta in Messico per l’intera durata della guerra, rientrando in Italia nel 1946. Deputato alla Costituente e al parlamento, direttore de «l’Unità», muore a Torino l’8 agosto 1960.

Cronologia

1921 eletto segretario della Camera del Lavoro di Pinerolo;

1924 segretario della sezione torinese del Partito Comunista Italiano;

1926 espatria in Francia;

1935 si trasferisce in Russia;

1937 si reca in Spagna;

1939 ritorna in Francia;

1939 arresto e deportazione;

1941 fuga in Messico;

1946 rientro in Italia.

Eventi correlati

Ente Responsabile

  • ISMEL