Casa Bellia
Costruita nel 1908-1909 da Eugenio Mollino, l’abitazione asseconda il ritorno alla tradizione neoclassica nella facciata principale, mentre nelle flessuose decorazioni in ferro dei balconi, sul lato secondario, persistono motivi naturalistici liberty.
Il palazzo, inserito in un grande lotto rettangolare, fu ricavato da un edificio preesistente, oggetto di diversi ampliamenti sin dalla fine del XIX secolo. La casa venne fatta costruire nel 1908 da Alberto Bellia su progetto dell’ingegnere Eugenio Mollino (1873-1953), cui si deve anche l’edificio al numero civico 26, all’angolo con via Schina (1901); tale progettista collaborò a più riprese, dal 1900 al 1909, con l’impresa edilizia dei fratelli Bellia, costruttori in un quarto di secolo di una cinquantina di edifici prestigiosi, grazie all’apporto dei professionisti più affermati.
Nel 1909 fu aggiunto l’imponente bow-window angolare a pianta poligonale con terrazza distribuito su tre livelli; esso è caratterizzato da sette grandi finestre ornate da elementi decorativi floreali e fregi geometrici che continuano le decorazioni delle facciate. L’affaccio su via Cibrario segna un ritorno alla tradizione neoclassica ed è più austero rispetto al lato su via Saccarelli, dove sopravvivono reminiscenze liberty, già sperimentate con modi analoghi nell’edificio di via Cibrario 26, nelle ringhiere in ferro battuto decorate da flessuosi racemi e, soprattutto, nelle sagome sinuose e aeree dei balconcini al terzo piano.
Note
Fonti Archivistiche
- Archivio Storico della Città di Torino, Progetti Edilizi, anno 1908, pratica n. 543.
- Archivio Storico della Città di Torino, Progetti Edilizi, anno 1909, pratiche nn. 75, 258.
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Ente Responsabile
- Associazione L&M – I Luoghi e la Memoria