Stanislao Grimaldi, Monumento ad Alfonso Ferrero Della Marmora (stemma del leone), 1881-1891. Fotografia di Mattia Boero, 2010. © MuseoTorino.
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Personaggi
Piccole biografie di alcuni scultori che lavorarono in città o per la città nell'Ottocento e nel Novecento.
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Silvestro Simonetta (1812-1875)
Silvestro Simonetta (Cambiasca 1812- Torino 1875) studia a Torino, Milano e Roma, diviene docente all’Accademia Albertina torinese grazie alla considerazione di Vincenzo Vela per il suo lavoro.
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Stanislao Grimaldi (Chambèry 1825 - Torino 1903)
Il conte Stanislao Grimaldi del Poggetto fu anche pittore e incisore, Regio disegnatore di Vittorio Emanuele II, docente all'Accademia Albertina di Torino.
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Vincenzo Vela (Ligornetto Ticino 1820 - 1891)
Scultore di origine svizzera. Nacque a Ligornetto Ticino il 3 maggio 1820. Studiò all'Accademia di Brera. Combattè nella campagna italiana del 1848 contro l'Austria e volle esprimere i suoi ideali libertari anche in arte, scolpendo la statua Spartaco (Ginevra). Visse a lungo a Torino dove insegnò all'Accademia fino al 1867. Appartengono a questi anni numerose opere celebrative tra cui il Monumento all'esercito sardo (Torino). La sua opera più famosa: Vittime del lavoro (1883, Roma, Galleria nazionale d'arte moderna). Morì il 3 ottobre 1891.
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Pietro Canonica (Moncalieri 1869 - Roma 1959)
Scultore. Attivo a Roma, dal 1926 sistemò la sua produzione in un'ala di una costruzione di Villa Borghese, la "Fortezzuola" (in cui l'artista visse e morì), da lui poi donata al Comune che ne fece il museo "Canonica". La sua scultura, di vena romantica, tra intimista e allegorica, si espresse soprattutto nei monumenti celebrativi. Canonica è ricordato anche per la sua attività musicale, avendo composto musica da camera e melodrammi, tra cui La sposa di Corinto (1918) e Medea (1953).
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Annibale Galateri (Cesena 1864 - Savigliano, Cuneo 1949)
Annibale Galateri è un aristocratico prestato all’arte e alla politica, partecipa attivamente alla vita intellettuale e politica del Piemonte a cavallo tra Ottocento e Novecento, eseguendo tra l’altro alcuni monumenti commemorativi di gusto tardoromantico.
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Edoardo Rubino (Torino 1871 - Roma 1954)
Scultore. Studiò all'Accademia Albertina di Torino e si dedicò a una scultura di impostazione monumentale e di gusto liberty. Si affermò alla Grande Esposizione Internazionale d'Arte decorativa moderna del 1902 con gruppi di "danzatrici" e altre figure. Alessandro Vittoria (Trento), Umberto I (Aosta), Edmondo de Amicis (Torino), Vittoria (Colle della Maddalena, Torino).
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Tancredi Pozzi (Milano 1864 - Torino 1924)
Scultore, è noto soprattutto per la scultura del Cavallo. Lavori principali: "Ettore Fieramosca", Il Genio delle Alpi, il monumento a Garibaldi nella città di Imperia, di re Umberto a Superga, di Maria Bricca a Pianezza.
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Carlo Marochetti (Torino 1805 - Passy 1867)
Carlo Marocchetti (Marochetti), scultore. Ricco di accenti espressivi è il monumento equestre a Emanuele Filiberto (1838, Torino, piazza San Carlo), considerato il suo capolavoro, dove gli effetti di movimento e di luce si intensificano nel rilievo del basamento con la "Battaglia di San Quintino". Trasferitosi a Londra nel 1848, vi acquistò fama, eseguendo tra l'altro i monumenti a "Riccardo Cuor di Leone" (1854) e al "Duca di Wellington" (Glasgow).
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Giovanni Duprè (Siena 1817 - Firenze 1882)
Scultore. Allievo di L. Magi, fu protetto da L. Bartolini del quale seguì l'indirizzo. Nel 1842 compì la sua opera più famosa La morte di Abele (Firenze, Galleria d'Arte Moderna), in cui il verismo del modellato contrastava con il classicismo accademico allora imperante. Da ricordare anche la sua Saffo (Roma, Galleria Nazionale d'Arte Moderna) e la Pietà (Siena, Cimitero della Misericordia).
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Ettore Ximenes (1855-1926)
Ettore Ximenes, scultore specializzato in ritrattistica celebrativa e soggetti religiosi, segna il panorama artistico della seconda metà dell’Ottocento con il suo realismo elegante, che ne fa un autore ricercato in Italia e all’estero: lavora, tra l’altro, per Urbino, dove insegna all’Accademia, Roma, Washington, Kiev.
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Odoardo Tabacchi (Valganna, Varese 1831 - Milano 1905)
Scultore. Studiò presso la Accademia di Brera, completando poi la sua formazione a Firenze e a Roma. Lavorò a Milano per il monumento a Cavour (1865). Tra le sue opere più importanti si ricordano il monumento ad Arnaldo da Brescia (Brescia), quello a Garibaldi (Torino), la Dolente per la tomba Omodeo (Milano, Cimitero Monumentale).
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Leonardo Bistolfi (Casale Monferrato 1859 - La Loggia, Torino 1933)
Scultore. Scolpì soprattutto monumenti funerari e pubblici. Angelo della morte (tomba Braida, Torino), La sposa della morte (Frascarolo Lomellina), Bellezza della morte (Borgo San Dalmazzo). Più tardi si volse verso un recupero di modi rinascimentali, come nel Sacrificio per il monumento a Vittorio Emanuele II a Roma (1).
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Giovanni Albertoni (Varallo, Vercelli 1806-1887)
Giovanni Giuseppe Albertoni, scultore, allievo, a Roma, di Bertel Thorvaldsen (Copenhagen 1770-1844). Sono opera sua, tra gli altri, a Torino, i monumenti a Gioberti (1859) e a Lagrange (1867), caratterizzati da un verismo accademico, e, ad Altacomba, il monumento funebre di Maria Cristina di Savoia.
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Gaetano Cellini (Ravenna 1875 - Torino 1957)
Getano Cellini, allievo di Pietro Canonica (1859-1969) diviene uno scultore noto e premiato in Europa e Sud America con piccole opere in bronzo a soggetto allegorico, busti e grandi opere monumentali.
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Pietro Costa (Celle ligure 1849 - Roma 1901)
Pietro Costa, scultore ligure, dopo gli studi a Genova, Firenze e Roma, vince il concorso per il Monumento a Vittorio Emanuele II a Torino, a cui dedicherà gran parte della vita.
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Pietro Della Vedova (1831-1898)
Lo scultore Pietro Della Vedova si forma nello studio del padre stuccatore, diviene collaboratore di Vincenzo Vela e, in seguito, gli succede alla cattedra di scultura all`Accademia Albertina di Torino.
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Suggerimenti di lettura
- Panzetta, Alfonso, Atlante regionale degli scultori italiani dal neoclassicismo al primo Novecento. Il Piemonte: da Amedeo Lavy a Medardo Rosso, Adarte, Torino 2008
- Lanzardo, Dario - Poli, Francesco, Torino la città delle statue. Fantasmi di pietra sulla scena urbana, Edizioni del Capricorno, Torino 2012