Rifugio antiaereo nel ramparo del bastione San Maurizio
Fra i rifugi pubblici predisposti nella città durante la Seconda guerra mondiale, quello edificato all’interno del terrapieno del bastione San Maurizio sfrutta, come i ricoveri privati nelle gallerie della Cittadella, una superstite opera difensiva dell’antica piazzaforte.
L’opera è scavata al di sotto della sezione del terrapieno compresa fra la faccia e il fianco di sinistra del baluardo, prossimi al viale Primo Maggio. Costruita in cemento armato si articola su quattro gallerie, tre delle quali rettilinee ed una a linea spezzata con le entrate costituite da quattro passaggi praticati alla base delle muraglie emergenti del bastione, rispettivamente nella faccia e nel fianco. Superati gli ingressi, difesi da muri frangi soffio in cemento, una scalinata consente di accedere al piano di calpestio del rifugio. Le quattro gallerie comunicano fra di loro per mezzo di un quinto corridoio disposto perpendicolarmente in corrispondenza dei vertici interni delle stesse.
La struttura, attualmente non accessibile, è stata ispezionata in occasione dei restauri delle muraglie e del giardino del bastione San Maurizio. Le murature si presentano ancora in buone condizioni strutturali e i vani sgombri da detriti o macerie, che invece sono presenti sulle sole scale di accesso in seguito alla demolizione delle strutture degli ingressi, chiusi nel 1945. I sedili lungo le pareti, le latrine e i resti degli impianti di illuminazione e ventilazione, costituiscono le evidenze superstiti degli apparati interni.
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Ente Responsabile
- CeSRAMP - Centro Studi e Ricerche storiche sull’Architettura Militare in Piemonte