Massimo Ottolenghi (Torino, 1915 - 2016)
Nato nel 1915 a Torino, Ottolenghi è avvocato e scrittore. Partecipa alla lotta di Liberazione tra le fila di Giustizia e Libertà. Pubblica alcuni libri tra i quali Ribellarsi è giusto. Si spegne dopo aver vissuto un secolo di impegno politico e civile.
Massimo Ottolenghi nasce a Torino nel 1915 da una famiglia laica di origine ebraica. Frequenta il liceo classico Massimo d’Azeglio dove è allievo di Augusto Monti (1881-1966); in seguito consegue la laurea in Giurisprudenza.
Amico e compagno di scuola di Oreste Pajetta, Emanuele Artom (1915-1944), Luigi Firpo (1915-1989), allievo di Massimo Mila (1910-1988), partecipa alla Resistenza con le formazioni di Giustizia e Libertà sulle montagne piemontesi, in particolare in Val di Susa e Val di Lanzo col nome di battaglia ‘Buby’, ‘Oliva’, ‘Ottolino’ e costituisce una rete di protezione e soccorso per gli ebrei e i perseguitati. Aderisce al Partito d'Azione insieme ad Ada Gobetti (1902-1968), Alessandro Galante Garrone (1909-2003), Giorgio Agosti (1910-1992) e ne dirige l’organo di stampa “Giustizia e Libertà”. Opera come magistrato negli anni del dopoguerra e quindi come avvocato civilista.
Ottolenghi pubblica, solo in tarda età, alcuni libri; fra di essi Ribellarsi è giusto, del 2011, appello all’impegno e alla partecipazione, analogo a quello di Stéphane Hessel (1917-2013), rivolto alle nuove generazioni (1). L’amarezza per gli inganni e le ingiustizie del tempo presente non gli impedisce di comunicare con forza il suo incoraggiamento ai giovani, nei quali ripone una grande fiducia: “È il vostro momento. Il momento dei valori più alti da contrapporre agli interessi meschini e di parte. Non tutti sono rassegnati. Molti vi seguiranno”. In un’intervista recente a “il Manifesto”, del 24 aprile 2015, in cui mette in guardia dal considerare Resistenza e Liberazione come simboli posticci, afferma: “I giovani devono difendere la scuola pubblica, gli investimenti nella cultura e la Costituzione. Solo l’azione che nasce spontanea dall’indignazione muove la storia”.
Si spegne a Torino nel gennaio 2016.
Note
(1) https://www.youtube.com/watch?v=_hxXu01p_g4
Bibliografia
- Ottolenghi, Massimo, Il palazzo degli stemmi, Gribaudo, Cavallermaggiore 1990
- Ottolenghi, Massimo, Per un pezzo di patria: la mia vita negli anni del fascismo e delle leggi razziali, Blu, Torino 2009
- Ottolenghi, Massimo, Ribellarsi è giusto. Il monito di un novantacinquenne alle nuove generazioni, Chiarelettere, Milano 2011
- Ottolenghi, Massimo, Ricordi di un "gagno" di "Giustizia e libertà", in «Micromega», n. 3, 2015, Milano, pp. 279-290
- Ottolenghi, Massimo - Re, Alessandro, L'alveare della Resistenza: la cospirazione clandestina delle toghe piemontesi, 1929-1945, Giuffrè, Milano 2015
Sitografia
- http://www.chiarelettere.it/rassegnastampa/rassegnastampa/040413_Repubblica%20Torino%202.pdf
- http://www.chiarelettere.it/rassegnastampa/rassegnastampa/041415_manifesto.pdf
- https://www.youtube.com/watch?v=ajnWJXj_xpA
- http://torino.repubblica.it/cronaca/2015/06/18/news/massimo_ottolenghi_come_mi_pesano_i_miei_cent_anni_e_quanta_amarezza_per_questa_italia_-117138225/
- https://anpi8.wordpress.com/tag/massimo-ottolenghi/
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Ente Responsabile
- MuseoTorino