Scheda: Luogo - Tipo: Vie e Piazze

Piazza Castello (moderna)

La piazza, ideata da Ascanio Vitozzi nel programma di generale rinnovamento di Torino voluto da Carlo Emanuele I, segna l’avvio del primo ampliamento della città. Il piano, promosso nel 1606, fu attuato per gradi, a partire dal 1612.


Lat: 45.07072 Long: 7.68643

Progetto: 1606
− Patenti ducali per l’esecuzione del progetto

Realizzazione: 1612

Translate

Categorie

  • barocco | piazza

Tag

  • mostra moderna

L’intento programmatico di trasformare Torino in capitale del ducato, avviato da Emanuele Filiberto, prese forma nei piani di rinnovamento urbanistico e architettonico voluti da Carlo Emanuele I, a cominciare dalla radicale ristrutturazione della zona della città vecchia prossima al Castello (Palazzo Madama) e al nuovo palazzo ducale (Palazzo Reale). Il progetto approntato da Ascanio Vitozzi (1539-1615), architetto e ingegnere militare orvietano, prevedeva l’allineamento di portici uniformi intorno a una piazza regolare e il taglio verso sud della Contrada Nuova (attuale via Roma), quali baricentro e asse portante dello sviluppo della «città nuova». Il piano di «abbellimento», promosso nel 1606, imponeva ai privati l’adozione di un comune disegno per le facciate sulla piazza: un porticato al piano terra ad arcate intervallate da robusti pilastri rivestiti da bugne lisce, e due piani superiori separati da bande continue da un capo all’altro della palazzata. La realizzazione avvenne per gradi, a partire dal 1612. La successiva estensione del complesso dei palazzi ducali e l’ampliamento verso Po determinarono, dagli anni Settanta del Seicento, il raddoppio orientale della piazza, racchiusa da identiche palazzate porticate. L’impaginato originario delle facciate disegnate da Vitozzi sopravvive oggi, tra sopraelevazioni e trasformazioni, semplificato e rimaneggiato, nella fronte addossata nel Settecento alla chiesa di San Lorenzo.

Temi correlati

Ente Responsabile

  • Mostra Torino: storia di una città