Scheda: Soggetto - Tipo: Impresa

Diatto

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Da bottega di un modesto carradore aperta nel 1835 a grande fabbrica di carrozze ferroviarie sotto la guida di Giovanni Battista Diatto nella seconda metà dell’Ottocento. L’azienda è assorbita dalla Fiat nel 1917, dando vita alla Fiat Materiale Ferroviario.


Attività: 1835

Fine/Cessazione: 23 Aprile 1918
fusione con la Fiat

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  • fabbrica

Cronologia

1835 Guglielmo Diatto affitta a Torino dal Conte Gay un terreno in riva al Po e comincia l’attività di costruzione di carrettoni
1861 Guglielmo Diatto acquista tutto il terreno dal Conte Gay, comprese la casa e i siti del Po in strada Piacenza
1864 Muore Guglielmo Diatto
1865 La ditta “Guglielmo Diatto eredi” compie ulteriori ampliamenti
1880 Muore Vincenzo Diatto
1884 Muore Pietro Diatto
1885 Innalzamento di un piano dell’ufficio tecnico della Diatto in Via Moncalieri 10
1889 Giovanni Battista Diatto acquisisce le quote della società dal fratello Giovanni
1899 la società prende il nome di “Società anonima già Fratelli Diatto”
1912 Giovanni Battista si ritira dalla società
1918, 23 aprile la società si fonde con la Fiat

Nato a Carmagnola (Torino), Guglielmo Diatto apre nel 1835 una bottega di carradore in riva al Po, prendendo in affitto il terreno di proprietà del conte Francesco Gay.  La costruzione di carrettoni è talmente ben avviata che nel 1861 Guglielmo può acquistare dal conte l'intero terreno, comprese la “casa e i siti al di là del Po, in strada Piacenza”. L’attività prende il nome “Diatto Guglielmo fabbricante carrettoni vicino a Po rimpetto al monte”.

Guglielmo muore nel 1864 e sono nominati eredi universali i quattro figli: Vincenzo, Giovanni, Giovanni Battista e Pietro. Nel 1865 la ditta prende il nome “Guglielmo Diatto eredi” e compie i primi ampliamenti su progetto dell’architetto Luigi Formento. Con la morte di Vincenzo nel 1880 e di Pietro nel 1884, rimangono a capo dell’azienda i fratelli Giovanni e Giovanni Battista. Nel 1885 viene innalzato l’ufficio tecnico della ditta, in via Moncalieri 10.

Nel 1889, Giovanni e Giovanni Battista risolvono la società costituita tra loro, e Giovanni Battista acquista le quote e le proprietà dal fratello nel Borgo di Po, nella via Moncalieri ai numeri 8, 10, 14, 16-28. Il  4 marzo 1899 la Fratelli Diatto si trasforma in “Società anonima già Fratelli Diatto”, Presidente Giovanni Battista Diatto, Amministratore Delegato il Commendatore Vittorio Guyot e Direttore tecnico l’Ingegnere Dante Ferraris, genero di Diatto. Nello stesso anno, con l’acquisizione di alcuni terreni nella barriera di Orbassano comincia l’espansione dell’azienda tra le ferrovie di Susa e Milano, non lontano dalla società di automobili Itala.

Nel 1912 Giovanni Battista si ritira, lasciando la presidenza al genero Dante Ferraris che porterà l’azienda il 23 aprile 1918 alla fusione con la Fiat, che incorporerà anche gli stabili di Via Moncalieri e della Barriera di Orbassano.

Fonti Archivistiche

  • Fonti archivistiche al riguardo si trovano presso il Centro di Documentazione Museo Nazionale dell'Automobile di Torino.

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Ente Responsabile

  • ISMEL