Case da reddito economiche del primo Novecento, di significativo interesse documentario; si tratta del primo di una lunga serie di interventi edilizi dell’impresa di Luigi Grassi, disegnatore, costruttore, proprietario e amministratore dei caseggiati. Firmano i progetti l’ing. Antonio Barberis per la parte di via Lombardore 4-6-8 e corso Novara 19, l’ing. Corrado Gay per la parte di corso Novara 21 e via Agliè 1 e l’ing. Giuseppe Dusio per la parte di via Agliè 3. Gli alloggi tipo sono di due stanze allineate con ingresso da ballatoio e gabinetto esterno in comune a due unità abitative. Con alloggi così spartani gli affitti praticati sono bassi e saranno concorrenziali addirittura con quelli delle case popolari pubbliche IACP e Municipali. La sopraelevazione della casa di corso Novara 19 è operata nel secondo dopoguerra da un nuovo proprietario subentrato al Grassi. Gli edifici, a parte la sopraelevazione della casa di corso Novara 19, sono giunti fino a noi in condizioni pressoché invariate dal punto di vista architettonico e sono stati alienati dal Grassi negli anni Cinquanta. Le uniche modifiche apportate sono interne per ricavare spazio per i bagni. Al civico 19 di corso Novara è stato inoltre aggiunto un ascensore nel 2000. I locali del piano terreno sul fronte di corso Novara sono utilizzati per attività commerciali.