Facciata e scalone di Palazzo Madama
La facciata di Palazzo Madama, opera dell’architetto Filippo Juvarra, è l’avancorpo dell’antico castello al centro di Piazza Castello. L’interno si articola in un immenso atrio nel quale si snodano le maestose doppie rampe dello scalone d’onore.
Considerata una delle più importanti realizzazioni dell’architettura di primo Settecento, la facciata di Palazzo Madama, edificata su progetto dell’architetto messinese Filippo Juvarra (1678-1736), si inserisce nel quadro della riqualificazione urbanistica barocca di Torino. L’antico castello degli Acaia è più volte trasformato e ampliato nel corso dei secoli e diviene dimora delle “madame reali”, prima fra tutte Cristina di Francia (1606-1663), sotto la reggenza della quale, tra il 1638 e il 1640, è realizzata la volta che copre la corte centrale e sono riplasmati nell’arredo gli appartamenti del piano nobile.
Nel XVIII secolo l’edificio è il fulcro visivo della nuova città pianificata. Ed è proprio agli inizi del Settecento, con Maria Giovanna Battista di Nemours (1644-1724), sposa del duca Carlo Emanuele II (1634-1675), che il palazzo assume l’aspetto attuale e la denominazione di Palazzo Madama diventa di uso comune. Per rimarcare sull’edificio l’importanza del rinnovato ruolo, viene affidata all’architetto Filippo Juvarra la reinterpretazione dei prospetti e dell’immagine.
Delle quinte di facciata lapidee previste in progetto, che avrebbero dovuto avvolgere l’intero castello, viene realizzata, tra il 1718 e il 1721, solo quella verso l’imbocco di Via Dora Grossa (l’attuale Via Garibaldi). Il prospetto, scandito da ordini architettonici sovrapposti, ha la funzione di una grande scatola traforata concepita per contenere lo scalone d’onore a doppia rampa simmetrica che conduce al piano nobile. La luce naturale, entrando copiosa dai serramenti inseriti fra le lesene del registro mediano, che nella campata centrale aggettante diventano possenti colonne, plasma le superfici interne distinte da eleganti stucchi di ottima fattura. Una composizione di leggere volte a vela caratterizza l’atrio di ingresso del piano terreno e costituisce il sostegno del pianerottolo al quale approdano le due rampe di scale e dal quale si accede al salone del Senato.
Dopo gli innumerevoli rimaneggiati subiti nel corso dell’Ottocento, soprattutto a carattere funzionale, a partire dal 1883 l’edificio è stato sottoposto ad una fase di restauri curati dall’architetto Alfredo d’Andrade (1839-1915).
Il Palazzo è sede del Museo Civico d'Arte Antica, allestito sotto la direzione di Vittorio Viale (1891-1977) nel 1934. Chiuso nel 1988, il Palazzo è stato riaperto nel dicembre del 2006, a seguito di una lunga fase di restauri e di riallestimento.
Cronologia
1883, parte una fase di restauri ad opera di Alfredo D’Andrade;
1997-2006, recupero funzionale;
2010 restauro del fronte esterno.
Note
Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
PALAZZO MADAMA
Piazza Castello
Ex residenza di corte e attuale Museo d'Arte Antica.
Edificio monumentale di valore storico-artistico, ambientale e documentario, elemento di polarizzazione della struttura urbanistica della città.
Antico castello degli Acaja, ampliato e ristrutturato a metà del secolo XIV e nel 1420 con inglobamento della Porta Praetoria romana e delle strutture altomedievali. Modificato sul fronte della Piazza del Castello nella ristrutturazione vitozziana della città all'inizio del Seicento; ristrutturato da F. Juvarra con l'aggiunta dell'avancorpo a scalone, come parte di più ampio e completo progetto non completamente attuato (1718).
L. MALLE' , 1970; F. MONETTI, F. RESSA, 1982.
Tavola: 41
Bibliografia
- Telluccini, Augusto, Il Palazzo Madama di Torino, S. Lattes, Torino 1928 Vai al testo digitalizzato
- Mallé, Luigi, Palazzo Madama in Torino. Storia bimillenaria di un edificio, Vol. I, Tipografia torinese, Torino 1970
- Monetti, Franco - Ressa, Franco, La costruzione del castello di Torino, oggi Palazzo Madama: inizio secolo XIV, Bottega d’Erasmo, Torino 1982
- Politecnico di Torino. Dipartimento Casa Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Vol. 1, Società degli ingegneri e degli architetti in Torino, Torino 1984 , p. 295 Vai alla pagina digitalizzata
- Gritella, Gianfranco, Brani di architetture incompiute: Palazzo Madama a Torino, le residenze di Rivoli e Venaria Reale, in Comoli Mandracci, Vera - Griseri, Andreina - Blasco Esquivias, Beatriz (a cura di), Filippo Juvarra. Architetto delle capitali da Torino a Madrid, 1714-1736, Fabbri, Milano 1995, pp. 227-236
- Dardanello, Giuseppe (a cura di), Lo scalone di Filippo Juvarra: rilievo e ricerca storica, Città di Torino - Fondazione CRT, Cassa di risparmio di Torino, Torino 1999
- Longhi, Andrea, Palazzo Madama, in Comoli Mandracci, Vera - Olmo, Carlo (a cura di), Guida di Torino. Architettura, U. Allemandi, Torino 1999, scheda 54, p. 85
Sitografia
Fonti Archivistiche
- Filippo Juvarra, Disegno di presentazione del progetto per la facciata di palazzo Madama. Museo Civico di Torino, Collezione dei disegni di architettura del Settecento.
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