Caserma Morelli di Popolo
La costruzione della caserma di cavalleria, è connessa alla localizzazione di Piazza d’Armi realizzata in stile eclettico fra il 1905 e il 1910.
1. Storia dell'edificio
La caserma Tommaso Morelli di Popolo (tenente colonnello del Reggimento Cavalleggeri del Monferrato 1814-1859) riflette la distribuzione planimetrica delle caserme Montegrappa e Dabormida «con unica integrazione di scuderie e tettoie diverse, collocate all’esterno del quadrilatero formato dalle maniche ospitanti gli uffici dell’amministrazione e le camerate della truppa» (Rosato, p. 227). I padiglioni sono distribuiti intorno al cortile mentre la palazzina di comando insiste sul corso principale e ha un forte impatto architettonico essendo arricchita da elementi decorativi di pregio, come solitamente avviene nelle caserme di inizio Novecento.
Ha ospitato fino al 1943 il Reggimento Nizza Cavalleria, poi trasferitosi a Pinerolo e sino al 1995 il 7° Reggimento Artiglieria da Campagna; attualmente è sede del 32° reggimento Trasmissioni Battaglione Frejus.
2. Bombardamenti
La Caserma Morelli di Popolo che occupa l'mtero isolato compreso fra i corsi Galileo Ferraris, Sebastopoli e Unione Sovietica e via De Cristoforis, riportò danni causati da bombe incendiarie e dirompenti nelle estati del 1943 e 1944, in particolare sui fronti di corso Unione Sovietica e corso Galileo Ferraris. Le scheda di censimento degli edifici danneggiati e distrutti registra la distruzione di parte del fabbricato centrale e di piccoli fabbricati laterali, danni alle chiassilerie, distacco dei tetti e crollo di muricci.
Note
Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
CASERMA MORELLI DI POPOLO
Corso Unione Sovietica 130
Caserma (in origine caserma di cavalleria).
Segnalazione di edificio, significativo documento della diffusione dello stile eclettico, storicamente connesso alla localizzazione della Piazza d'Armi.
Costruita nei primi anni del Novecento.
G. MARZORATI, 1923, tav. 108.
Tavola: 57/65
Bibliografia
- Politecnico di Torino. Dipartimento Casa Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Vol. 1, Società degli ingegneri e degli architetti in Torino, Torino 1984 , p. 474 Vai alla pagina digitalizzata
- Borasi, Vincenzo, La presenza dei militari, in Bracco, Giuseppe - Comoli Mandracci, Vera (a cura di), Torino da capitale politica a capitale dell’industria. Il disegno della città (1850-1940), Vol. 1, Archivio storico della Città di Torino, Torino 2004, pp. 167-186
- Cadeddu, Paolo, Le caserme di piazza d’Armi a Torino: La Marmora (Monte Grappa) - Dabormida - Morelli di Popolo - Ospedale militare Riberi, D. Piazza, Torino 2008 , pp. 69 – 88
- Rosato, Salvatore, La Scuola di applicazione di Torino tra Otto e Novecento: formazione e campi di ricerca in ambito militare, Tesi di laurea, Politecnico di Torino, Facoltà di Architettura, a.a. 1998/99, relatore Vera Comoli Mandracci , pp. 223- 228
Fonti Archivistiche
- Centro Studi e Ricerche storiche sull’Architettura Militare del Piemonte (CeSRAMP), Archivio Cartografico, Car. 13, Cas. 1.14 «Pianta di Torino» [1925].
- Archivio Storico della Città di Torino (ASCT), Deliberazioni Consiglio Comunale, 1904.
- ASCT, Archivio edilizio, pratica n. 705 (1910).
- ASCT, Archivio edilizio, pratica n. 835 (1910).
- Archivio Prima Direzione Genio Militare di Torino (A1°DGMT), mob. A, cass. 3, cart. 3 (1925).
- ASCT, Fondo danni di guerra, inv. 2157, cart. 44, fasc. 12
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Ente Responsabile
- CeSRAMP - Centro Studi e Ricerche storiche sull’Architettura Militare in Piemonte
- Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà