Casa Florio
Progettata nel 1902 dagli ingegneri Arnaldo Riccio e Giuseppe Velati-Bellini, la casa è una delle manifestazioni più precoci del liberty torinese, vicina alle nitide soluzioni grafiche presentate nell’Esposizione Universale torinese nel medesimo anno.
La casa da pigione a cinque piani fu commissionata agli ingegneri Arnaldo Riccio (1864-1913) e Giuseppe Velati-Bellini (1867-1926) dai fratelli Daniele e Sereno Florio, che tra il 1894 e il 1915 promossero l’edificazione a Torino di oltre venti fabbricati d’abitazione; per i fratelli Florio gli stessi ingegneri costruirono altri sei edifici.
A differenza della casa di via Cibrario 13, voluta dai medesimi committenti, Casa Florio venne costruita con finalità estetiche ben precise. Rispetto al progetto, che prevedeva eleganti simmetrie di derivazione Jugendstil a graffito sulla facciata, in fase di realizzazione gli ornati si semplificarono, floreali nei piani bassi e con geometrie astratte in quelli più alti, divenendo leggeri nastri a rilievo in finta pietra in grado di rinvigorire gli elementi geometrici e dare ritmo alle decorazioni floreali. Di particolare rilievo il portoncino d’ingresso, che combina l’intento decorativo con la necessità di illuminare l’androne interno. I progettisti si ispirarono nella resa degli elementi decorativi sia al raffinato vigore naturalistico dell’architetto belga Victor Horta (1861-1947), sia al segno più nitido e definito dell’architetto palermitano Ernesto Basile (1857-1932), attivo in quell’anno presso l’Esposizione Internazionale di Arte Decorativa Moderna di Torino.
Note
Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
Edificio di civile abitazione e negozi
Via Cibrario 15
Edificio di civile abitazione di valore ambientale e documentario dello stile liberty nel suo momento più qualificante, contribuisce a connotare l'ambiente.
Costruito su progetto, datato 1902, a firma di Giuseppe Velati Bellini.
ASCT. Progetti Edilizi, f. 140/1902; R. BOSSAGLIA, 1966; M. LEVA PISTOI, 1969, pp. 280-281.
Tavola: 32
Bibliografia
- Leva Pistoi, Mila, Torino: mezzo secolo di architettura 1865-1915. Dalle suggestioni post-risorgimentali ai fermenti del nuovo secolo, Tipografia torinese, Torino 1969 , pp. 218, 280-281
- Politecnico di Torino. Dipartimento Casa Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Vol. 1, Società degli ingegneri e degli architetti in Torino, Torino 1984 , p. 411 Vai alla pagina digitalizzata
- Imarisio, Maria Grazia - Surace, Diego, Torino liberty, D. Piazza, Torino 1992 , p. 113
- Comoli, Vera - Roccia, Rosanna (a cura di), La stagione del Liberty nell’ Archivio storico della Città di Torino: piani urbanistici e progetti di architettura, Archivio storico della Città di Torino, Torino 1994 , pp. 37, 55, scheda n. 36, tav. XXIII
- Magnaghi, Agostino - Monge, Mariolina - Re, Luciano, Guida all'architettura moderna di Torino, Lindau, Torino 1995 , p. 83
- Leva Pistoi, Mila, Torino tra eclettismo e liberty 1865-1915, D. Piazza, Torino 2000 , p. 205
- Coda Negozio, Beatrice - Fraternali, Roberto - Ostorero, Carlo, Alla scoperta della Torino Liberty. 10 passeggiate nei quartieri della città, Edizioni del Capricorno, Torino 2017 , p. 124
Fonti Archivistiche
- Archivio Storico della Città di Torino, Progetti Edilizi, 1902, pratica n. 140.
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Ente Responsabile
- Associazione L&M – I Luoghi e la Memoria