Ex Diatto Automobili ed ex SNIA
Nello stabilimento progettato nel 1905 da Pietro Fenoglio (1865-1927) si stabiliscono alcune fabbriche tra cui quella fondata da Pietro e Vittorio Diatto. I locali sono, quindi, divenuti sede dell'Ufficio Toponomastica e Statistica della Città fino al 2012.
1. Bombardamenti
L'isolato compreso tra le vie Frejus, Revello, Moretta e Cesana era occupato, negli anni Quaranta del Novecento, dallo stabilimento della SNIA Viscosa. Durante le incursioni aeree del 18 e 20 novembre 1942, 28 dei 32 locali dell'industria e la tettoia esterna furono distrutti da bomba incendiaria. Altri quattro locali risultarono sinistrati mentre l'alloggio del custode anch'esso distrutto. La rilevazione del 2 febbraio 1945, effettuata dalla Divisione Urbanistica e Statistica della città di Torino, segnalava come ripristinati un locale dell'industria, parte degli uffici e l'abitazione del custode.
Nell'isolato opposto, compreso tra le vie Frejius, Cesana, corso Vittorio Emanuele II e piazza Adriano, la SNIA occupava uno stabilimento di uno e due piani fuori terra. Durante i bombardamenti dell'autunno 1942, il tetto e un piano furono sinistrati da spezzoni incendiari.
In via Moretta 66/angolo via Revello 10, si trovava poi il deposito, un basso fabbricato in muratura, con capriate in legno e copertura in tegole. Parte dell'edificio fu completamente distrutto da bomba incendiaria il 20 novembre 1942. Altro deposito per i materiali SNIA occupava l'area tra le vie Valdieri, Cesana, Vinadio e Lombriasco. Venne parzialmente distrutto da bomba dirompente.
2. Gli anni recenti
Nel 2012 il Comune di Torino decide di demolire l'edificio per realizzare nuovi complessi abitativi di lusso, un centro commerciale e parcheggi. Già sede di alcuni uffici comunali, l'edificio, dunque, viene sgomberato. Si costituisce subito un Comitato spontaneo di quartiere "SniaRischiosa" che, insieme alle associazioni ambientaliste Pro Natura e Legambiente e il centro sociale Gabrio, esprime preoccupazione per la demolizione di un edificio di rilevanza storica e architettonica e per la costruzione di nuovi appartamenti di lusso e centri commerciali sull'area, e chiede, con una petizione e iniziative di presidio, di non demolire la struttura quanto, piuttosto, di bonificarla. Il 5 giugno 2013 prendono avvio i lavori di demolizione dell'area, non vincolata, dei capannoni.
3. Il dibattito
L'Urban Center Metropolitano, nel 2013, ha dedicato un ciclo di dibattiti pubblici alla verifica dello stato di salute del patrimonio architettonico torinese del XX secolo e alle opere di salvaguardia e valorizzazione ad esso indirizzate. Il secondo appuntamento del ciclo (20 febbraio 2013), patrocinato dall’Ordine Architetti PPC della provincia di Torino, è stato dedicato al tema dell’autorità nell’ambito del recupero, della trasformazione e della valorizzazione dell’architettura del Novecento: "Le Fabbriche. Società Automobili Diatto". Il caso Diatto costituiva, infatti, un caso emblematico e di particolare interesse fra gli edifici della città a rischio di abbandono o sostanziale trasformazione.
Nel 2020 viene approvata la delibrazione sulla variante al piano esecutivo dell'area compresa tra via Frejus, via Revelle e via Cesana. Per l'area della ex Diatto sarà definito un progetto di costruzione di residenze per studenti con annessa area verde a uso pubblico.
4. Immagini del cambiamento
L'isolato ha ospitato la fabbrica Diatto Automobili, poi, negli anni Quaranta, lo stabilimento SNIA Viscosa, successivamente è divenuto sede dell'Ufficio Toponomastica e Statistica della Città fino al 2012. Nel 2013 è stato poi inserito nell'abito del recupero, trasformazione e valorizzazione "Le Fabbriche. Società Automobili Diatto" per essere infine interessato da un progetto che prevede la realizzazione di condomini ed un supermercato.
Note
Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
Tav. 40
STABILIMENTO EX DIATTO, EX UTITA, EX SNIA MECCANICA, ORA COMUNE DI TORINO, RIP. V - ECONOMATO, MAGAZZINI UNIFICATI
Via Fréjus 21-23, Via Revello, Via Cesana
Edificio industriale.
Segnalazione di manufatto industriale di significato documentario, tipico esempio di edilizia industriale degli inizi del Novecento, ora in parte ristrutturato.
Su progetto del 1905 edificazione di fabbricato industriale, opera dell'ing. Pietro Fenoglio. Nei decenni successivi, ristrutturazioni e ampiamenti con impiego di strutture in cemento armato.
M. LEVA PISTOI, 1974; R. NELVA, B. SIGNORELLI, Le opere di P. Fenoglio […] 1979.
Tavola: 40
Bibliografia
- Guidi, Guido, Le industrie torinesi danneggiate da eventi bellici, in «Torino. Rivista mensile municipale», A. XXV, n. 10, ottobre, 1949, Torino, pp. 25-34 Vai al testo digitalizzato
- Un giorno del ’43. La classe operaia sciopera, Gruppo editoriale Piemonte, Torino 1983 , p. 43
- Politecnico di Torino. Dipartimento Casa Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Vol. 1, Società degli ingegneri e degli architetti in Torino, Torino 1984 , p. 392 Vai alla pagina digitalizzata
- Sergio Massaro, Diatto story, Diatto International, Madeira 2001
- Giovanni Allaira, Industrie Diatto: un’avventura durata 170 anni, in «La Manovella», n. 2, febbraio, 2006
Sitografia
Fonti Archivistiche
- ASCT, Fondo danni di guerra, inv. 1425, cart. 29, fasc. 4, n. ord. 1
- ASCT, Fondo danni di guerra, inv. 1433, cart. 29, fasc. 12, n. ord. 1
- ASCT, Fondo danni di guerra, inv. 1434, cart. 29, fasc. 13, n. ord. 1
- ASCT, Fondo danni di guerra, inv. 1432, cart. 29, fasc. 11, n. ord. 12
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Ente Responsabile
- Museo Diffuso della Resistenza della Deportazione della Guerra dei Diritti e della Libertà