Basilica di Superga e convento
L’edificio, dedicato alla natività di Maria, sorge in posizione dominante sulla collina torinese. È la prima grande opera a Torino dell’architetto Filippo Juvarra, una sorta di “tempio regio” dove sono conservate le spoglie di alcuni membri di Casa Savoia.
Costruita in memoria della vittoria sui Francesi conseguita dal Duca Vittorio Amedeo II (1666-1732) e da Eugenio di Savoia-Soisson (1663 - 1736), durante l’assedio di Torino del 1706, la basilica sorge come tempio votivo con la funzione di accogliere, in un mausoleo sotterraneo a più vani, le tombe reali. Dopo la nomina del duca a sovrano di Sicilia, un primo progetto viene affidato, nel 1713, all’architetto e ingegnere Antonio Bertola (1647-1715), poi rielaborato nel 1715 dall’architetto messinese Filippo Juvarra (1678-1736), che seguirà la costruzione della monumentale struttura. Iniziata nel 1717, la basilica viene inaugurata ed aperta al culto, nel 1731, dal re Carlo Emanuele III (1701-1773).
L’ultimazione del mausoleo e delle varie cappelle annesse, per accogliere le tombe dei membri della dinastia sabauda, viene portata a compimento solo più tardi, tra il 1773 e il 1778, ad opera di Francesco Martinez e Carlo Amedeo Rana.
La chiesa, a pianta centrale, è coperta da una slanciata cupola a doppia calotta impostata su un alto tamburo con ampie finestre ed è preceduta da un profondo pronao, di gusto neoclassico, in marmo di Gassino a otto colonne corinzie. La chiesa è collegata, da due campanili tardobarocchi laterali, al grande edificio retrostante piuttosto rigido nelle sue linee squadrate, progettato come convento annesso, che si sviluppa attorno al chiostro posto lungo l'asse longitudinale. Il monastero, realizzato sempre su progetto di Juvarra, in origine ospitava la Congregazione dei sacerdoti Regolari, istituita da Vittorio Amedeo II nel 1730, poi soppressa durante la Rivoluzione francese.
All'interno del vasto e luminoso invaso della chiesa si aprono sei cappelle, due principali e quattro secondarie, dove sono custodite importanti opere pittoriche di Claudio Francesco Beaumont, Sebastiano Ricci, Bernardino Cametti, Agostino Cornacchini e Giovan Battista Bernero.
Da sottolineare la personale e sicura interpretazione juvarriana delle forme del Seicento romano, ma soprattutto l’originalità dell’idea dell’alto basamento su cui si innalza l’edificio e dello slancio verticale del cilindro della chiesa, che viene in tal modo inserito nel paesaggio come elemento dominante.
Infatti, è proprio la scenografica e precisa posizione, scelta dalla committenza - sulla sommità del punto più alto della collina torinese e sul prolungamento ideale del principale asse viario (l’odierna Corso Francia) - a porla in collegamento visivo e simbolico con il Castello di Rivoli, per rimarcare con forza il valore dinastico e programmatico affidato alla basilica.
Cronologia
1713, primo progetto di Antonio Bertola;
1715, rielaborazione del primo progetto da parte di Filippo Juvarra;
1773-1778, ultimazione del mausoleo e delle cappelle sotterranee.
Note
Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
BASILICA DI SUPERGA
Superga
Chiesa e convento.
Edificio di valore storico-artistico e ambientale, singolare opera dell'arch. Juvarra, polo fondamentale dell'ecosistema collinare e del territorio storico piemontese.
A Filippo Juvarra si devono il progetto e ta direzione dei lavori per la costruzione della Reale Basilica di Superga. Nel 1713 viene spianato il piazzale e nel 1717 iniziano i lavori di fondazione, fino al 1725 si eseguono i lavori preliminari e in quest'ultima data vengono realizzate le due calotte della cupola al di sopra del tamburo. Contemporanei sono i lavori al convento. Il progetto definitivo del pronao è del 1719, epoca nella quale abbiamo nuove istruzioni che annullano le precedenti e tra il 1719 e 1721 il complesso di Superga assume la sua configurazione definitiva; la fabbrica è conclusa nel 1731. La sistemazione delle Tombe Reali nel sotterraneo fu realizzata da Francesco Martinez ed ebbe inizio nel 1773.
BR., Collina di Torino, (fine XVII-inizio XVIII sec.); R. POMMER, 1967; N. CARBONERI, 1979.
Tavola: 37
Bibliografia
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- Soperga e la sua ferrovia funicolare, F. Casanova Libraio-Editore, Torino 1885
- R. Basilica di Soperga in Torino al suo congresso eucaristico. Guida religiosa della città e dintorni, Tip. S. Giuseppe degli Artigianelli, Torino 1894, pp. 258-269
- Leonarda Masini, La vita e l’arte di Filippo Juvarra, Atti SPABA, IX 1920
- Carboneri, Nino, La Reale Chiesa di Superga di Filippo Juvarra 1715-1735, Ages arti grafiche, Torino 1979
- Castelnuovo, Enrico - Rosci, Marco (a cura di), Cultura figurativa e architettonica negli Stati del Re di Sardegna, 1773-1861, Vol. III, Stamperia artistica nazionale, Torino 1980 , pp. 1081-1091
- Politecnico di Torino. Dipartimento Casa Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Vol. 1, Società degli ingegneri e degli architetti in Torino, Torino 1984 , p. 582 Vai alla pagina digitalizzata
- Clara Palmas, La Basilica di Superga. Restauri 1989-1990, Umberto Allemandi, Torino 1990
- Gritella, Gianfranco, Juvarra. L’architettura, Panini, Modena 1992 , schede 22-23
- Cuneo, Cristina, La Basilica di Superga, in Comoli Mandracci, Vera (a cura di), Itinerari juvarriani, Celid, Torino 1995, pp.101-109
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Sitografia
Fonti Archivistiche
- Archivio di Stato di Torino (AST, Palazzi Reali, Superga; AST, Disegni, sez. II)
- Musei Civici di Torino (MCT, vol. II)
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- Mostra Torino: storia di una città