Colonia Elioterapica 3 Gennaio (villa Gualino)
La grande villa del finanziere e mecenate Riccardo Gualino, progettata secondo geometrie quasi espressioniste, viene trasformata in colonia elioterapica addomesticandone forme e linguaggi. Un oggetto che dimostra l’importanza della costruzione della collina per cantieri-landmark che inventano il paesaggio.
Il progetto per una grandiosa villa sulla collina torinese commissionato nel 1929 dal finanziere biellese Riccardo Gualino (1879-1964) agli architetti romani Andrea, Clemente e Michele Busiri Vici subisce una battuta d’arresto nel 1931, quando Gualino, in seguito al crollo finanziario subito sull’onda lunga della crisi economica, è condannato al confino dal regime fascista.
La villa, che nei disegni originari è costituita da un corpo centrale poligonale di tre piani cui si connettono due ali di un piano destinate a ospitare un teatro e un museo, è in fase di costruzione avanzata: acquistata dalla Federazione dei fasci di combattimento di Torino, viene riconvertita in colonia elioterapica su progetto degli architetti torinesi Ferruccio Grassi (1899-1987), Mario Passanti (1901-1975) e Paolo Perona (1902-1969) insieme all’ingegnere Luigi Ferroglio. La rampa elicoidale originaria nel volume centrale è mantenuta per collegare il piano terreno con le camerate ai piani superiori, illuminate da lunghe finestre orizzontali, fino al tetto-terrazza, dove si apre un grande belvedere vetrato.
Il 13 luglio 1943 l'edificio viene lesionato dal soffio di bomba dirompente e riporta danni notevoli alle coperture del tetto, a soffitti e muri divisori e schiantamento degli infissi di un piano. Nel novembre 1945 l'edificio risultava parzialmente ripristinato.
Negli anni Ottanta villa Gualino è acquisita dalla Regione Piemonte, profondamente ristrutturata (con la demolizione della rampa elicoidale) e riconvertita a sede della Fondazione Europea per la Formazione (1994), centro congressi e hotel.
Note
Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
COLONIA 3 GENNAIO, GIÀ VILLA GUALINO
Viale Settimio Severo 65
Edificio per villa convertito in colonia elioterapica e successivamente in collegio, ora in disuso.
Edificio e dipendenza (ingresso, parco, recinzione) di valore documentario, singolare opera di conversione razionalista di costruzione novecentista espressionista, qualificante il paesaggio collinare.
Progetto originario di Clemente, Andrea e Michele Busiri Vici, 1928. Conversione in colonia elioterapica ad opera di Luigi Fenoglio, Ferruccio Grassi, Mario Passanti, Paolo Perona nel 1936. La cappella è un intervento non congruente e successivo (1967) dell'arch. Massimo Bedini.
«L'Architettura Italiana», 1935; «Architettura italiana», 1936; «Casabella», 1937; L. RE, in AA.VV., «Torino città viva» 1980, p. 311/312; «Domus» 1967, n. 453 (Cappella).
Tavola: 59
Bibliografia
- Politecnico di Torino. Dipartimento Casa Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Vol. 1, Società degli ingegneri e degli architetti in Torino, Torino 1984 , p. 638 Vai alla pagina digitalizzata
- Montanari, Guido, Interventi urbani e architetture pubbliche negli anni Trenta. Il caso del Piemonte, Clut, Torino 1992
- Rigamonti, Riccarda (a cura di), Mario Passanti architetto docente universitario, Celid, Torino 1995
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- Rosso, Michela, Colonia elioterapica «3 Gennaio», ora Villa Gualino, in Vera Comoli Mandracci, Carlo Olmo (a cura di), Guida di Torino. Architettura, U. Allemandi, Torino 1999, p. 186
- Scrivano, Paolo, Passanti, Mario, in Olmo, Carlo (a cura di), Dizionario dell’architettura del XX secolo, Vol. III, Istituto della Enciclopedia italiana, Roma 2003, pp. 1195-1197
- Ciranna, Simonetta, Busiri Vici, Clemente, Michele, Andrea, in Olmo, Carlo (a cura di), Dizionario dell’architettura del XX secolo, Vol. I, Istituto della Enciclopedia italiana, Roma 2003, pp. 360-362
- Martini, Alessandro, Colonia elioterapica «3 gennaio» (ora Villa Gualino), in Giusti, Maria Adriana - Tamborrino, Rosa, Guida all’architettura del Novecento in Piemonte (1902-2006), U. Allemandi, Torino 2008, pp. 252-253
- Martini, Alessandro, L’impegno privato e la passione pubblica, dall’Europa all’Italia. Riccardo Gualino tra teatro, musica e danza, 1923-1931, in Mozzoni, Loretta - Santini, Stefano (a cura di), Architettura dell'eclettismo. Il rapporto tra l'architettura e le arti (1930-1960), Liguori, Napoli 2009, pp. 87-120 Vai al testo digitalizzato
- Lodari, Renata (a cura di), Atlante dei giardini del Piemonte, Libreria geografica, Novara 2017 , p. 171
- Martini, Alessandro, Riccardo Gualino. Cultura, industria e architetture a Torino negli anni Venti, Tesi di laurea, Politecnico di Torino, Facoltà di Architettura, a.a. 1998/99, relatore Vera Comoli
Fonti Archivistiche
- ASCT Fondo danni di guerra, inv. 2604, cart. 56, fasc. 1, n.ord. 7
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