Villa Audiberti, già Vigna San Giuseppe
Immersa nel verde e nella tranquillità, questa villa era di proprietà dei Martinola, famiglia di commercianti.
Ciò testimonia di come anche le classi borghesi ambissero alla residenza di villeggiatura in collina, la vigna, che veniva tramandata nel tempo alle successive generazioni.
Chiamata anche vigna Tempia dal proprietario Giuseppe Vincenzo Tempia che incontrò il Monsignore di Rorà durante la visita pastorale che fece nel 1777, passò poi alla famiglia Martinola registrata dal Grossi come proprietaria, che aveva «negozio nella contrada dei Conciatori di cuojo» e che ne mantenne il possesso per tutto l'800.
Note
Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
VILLA AUDIBERTI, GIÀ VIGNA S. GIUSEPPE
Strada Comunale di S. Vito Revigliasco 144
Villa.
Segnalazione di edificio con elementi di significato culturale e documentario; concorre alla definizione della sequenza di vigne lungo la Strada Antica di Revigliasco.
Nel 1777 monsignore di Rorà visita la vigna. La Carta topografica della Caccia [1762] la indica come vigna di S. Giuseppe costituita da una serie di piccoli edifici. Il Grossi la cita come il «Tempia, vigna del sig. Martinola con fabbrica civile e Cappella». L'impianto settecentesco viene poi riplasmato con aggregazione di edifici nella metà dell'Ottocento. Recentemente è stata ristrutturata.
Carta topografica della Caccia [1762]; A. GROSSI, 1791, p. 168; PLAN GEOMÉTRIQUE […], 1805; [Catasto RABBINI], 1866, fol. XXVII; E. GRIBAUDI ROSSI, 1975, p. 509.
Tavola: 59