Teatro di Torino
Il Teatro di Torino (o Scribe), realizzato nel 1857 su progetto dell’architetto Giuseppe Bollati, è inaugurato nel 1925, grazie all’intervento di recupero finanziato da Riccardo Gualino e coordinato dal critico d’arte Lionello Venturi e dal pittore Gigi Chessa. I ruderi del teatro costituiscono memoria visibile delle distruzioni belliche dovute agli attacchi aerei del novembre 1942 - luglio 1943.
1. Storia dell'edificio
Già conosciuto come Teatro Scribe, realizzato nel 1857 su progetto dell’architetto Giuseppe Bollati, dopo decenni di declino il Teatro di Torino è inaugurato nel 1925, grazie all’intervento di recupero finanziato dall’imprenditore-mecenate Riccardo Gualino (1879-1964) e coordinato dal critico d’arte Lionello Venturi (1885-1961) e dal pittore Gigi Chessa (1898-1935). L’obiettivo di Gualino è avviare un teatro d’avanguardia, dove concertisti e compagnie di prosa di alto livello presentino performances fuori dal repertorio tradizionale. Il direttore artistico è Guido Maria Gatti, che propone opere di Perrachio, Alfano, Malipiero, Pizzetti, Casella, Hindemith, Prokofiev, Bloch, Kódaly, ecc. La prosa è affidata ai testi innovativi, come quelli di Pirandello, Brecht, o le composizioni di Enrico Prampolini. Dopo soli cinque anni, con il crollo dell’impero finanziario di Gualino, il teatro chiude. Nel 1931 l’Eiar (oggi Rai) l’acquista per destinarlo ad auditorium per la propria orchestra sinfonica.
Per approfondimenti, per materiali bibliografici e iconografici si veda: http://www.teatrotorino.unito.it/
2. Bombardamenti
Nel 1942 i bombardamenti indirizzati sul distretto militare di via Verdi 16 e sulla vicina caserma di corso San Maurizio ne distruggono completamente la grande sala, lasciando in piedi soltanto i muri perimetrali e parte del foyer. Tuttora di proprietà della Rai, per il teatro si è recentemente ipotizzata una riqualificazione volta a farne la sede di un museo dell’informatica.
Note
Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
EX TEATRO DI TORINO (GIÀ SCRIBE)
Via Verdi, Via S. Massimo
Ex-edificio ad uso teatrale (muri perimetrali).
Porzione di edificio di interesse documentario, significativa permanenza di struttura teatrale di metà Ottocento. Costruito nel 1856-57 su progetto di Giuseppe Bollati, il Teatro Scribe si caratterizzò per il suo repertorio di inclinazione soprattutto francese. Dopo la metà del secolo declinò fino al 1924, quando, acquistato dall'industriale Riccardo Gualino, fu completamente rinnovato col nome di Teatro di Torino, diventando sotto la guida di L. Chessa e L. Venturi il più vivace centro di cultura torinese. Nel 1931 fu venduto all'EIAR che lo usò dal '33 come sede per concerti della propria orchestra; durante la guerra fu distrutto quasi totalmente salvo i muri perimetrali.
G.C. BARBAVARA, 1915; L. TAMBURINI, s.d., pp. 157-58, 211-13; E. Fubini, G.L. Morteo, in AA.VV., Torino tra le due guerre, 1978, pp. 228-269.
Tavola: 42
Bibliografia
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- Politecnico di Torino. Dipartimento Casa Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Vol. 1, Società degli ingegneri e degli architetti in Torino, Torino 1984 , p. 297 Vai alla pagina digitalizzata
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- Bassignana, Pier Luigi, Torino sotto le bombe nei rapporti inediti dell'aviazione alleata, Edizioni del Capricorno, Torino 2013
Sitografia
Fonti Archivistiche
- ASCT Fondo danni di guerra, inv. 213, cart. 4, fasc. 3, n.ord. 7
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Ente Responsabile
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