Scuola elementare Giuseppe Parini
Nata con il nome di “Aurora” a fine Ottocento, la scuola nel cuore di Porta Palazzo è esempio di integrazione e conoscenza reciproca.
1. Storia dell'edificio
Costruita nel 1882 con lo stesso nome della Borgata su cui sorge, Aurora, è una delle prime scuole ad avere il privilegio di disporre di un edificio municipale appositamente realizzato e certamente la prima ad essere realizzata con una capacità di ben 45 aule. Queste caratteristiche la rendono protagonista di significativi momenti ed esperimenti della scuola torinese: nel 1887 partecipa al tentativo comunale di aprire “Ricreatori festivi” per accogliere gli alunni nei giorni di festa e nel 1896 la prima scuola torinese a sperimentare la refezione agli alunni.
Nei primi anni del Novecento l’Aurora diviene anche sede dei corsi preparatori della scuola serale di disegno, mentre sono in continuo aumento il numero degli alunni dei corsi diurni, motivo per cui si rende necessario prendere in affitto due locali privati in corso Vercelli, rispettivamente al civico 30 e 82, e mantenerli finché poi non verranno costruite la Pestalozzi e la Gabelli nelle limitrofe borgate Montebianco e Monterosa, oggi parte della Barriera di Milano. A partire dal 1900 ospita “Classi speciali per fanciulli deficienti” che vengono visitate nel 1911 da Re Vittorio Emanuele II. In questo stesso anno avviene l’intitolazione della scuola a Giuseppe Parini (1729-1799, poeta, librettista e traduttore). La scuola conserva traccia della prima guerra mondiale attraverso le targhe commemorative affisse fuori dalle aule. Negli anni Venti la scuola è anche sede di corsi di avviamento al lavoro, nello specifico di tipo industriale dove gli alunni, oltre a lavorare il legno e i metalli si esercitavano nella lavorazione del ferro battuto.
2. Dalla Seconda Guerra Mondiale
L'isolato compreso fra le vie Aosta, Chivasso, corso Brescia e corso Giulio Cesare fu pesantemente colpito dalle incursioni dell'estate 1943, in particolare verso via Aosta, con numerosi fabbricati, adibiti a civile abitazione e magazzini, totalmente distrutti. Il bombardamento del 13 luglio 1943 distruggono 6 aule e ne danneggiano altre 23, a causa di bombe dirompenti mentre le palestre vengono sinistrate da bombe incendiarie.
Le lezioni posso riprendere solo affittando uno stabile privato in via La Salle.
Gli anni a partire dal secondo dopoguerra ad oggi vedono la Parini vivere appieno i cambiamenti della città, con la forte immigrazione prima dal sud e più recentemente dai paesi esteri. Se a metà degli anni Sessanta vi erano corsi popolari per l’insegnamento di italiano agli adulti, ora essa è sede di un Centro territoriale permanente per la formazione e l’istruzione in età adulta, con circa 1000 iscritti stranieri. Il numero di alunni stranieri al corso elementare supera il 50%. La scuola ha come succursale l’Aurora.
Note
Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
SCUOLA ELEMENTARE G. PARINI
Corso Brescia, Corso Giulio Cesare, Via Chivasso
Edificio scolastico per l'istruzione elementare.
Edificio scolastico di valore documentario ed ambientale per la posizione rilevante sul Corso Giulio Cesare. L'edificio è stato costruito negli anni 1881-82 su progetto dell'ing. Pecco dell'Ufficio Tecnico Comunale. È questo un esempio di scuola «isolato», costruita in fregio alle vie secondo il modello di urbanizzazione prevalente nell'intorno.
L. OTTINO, 1951.
Tavola: 33
Bibliografia
- Leopoldo Pogliani, Le scuole comunali di Torino. Origine e incremento, Vitali, Torino 1925
- Abate Daga, Pietro, Alle porte di Torino: studio storico-critico dello sviluppo, della vita e dei bisogni delle regioni periferiche della città, Italia industriale artistica, Torino 1926 Vai al testo digitalizzato
- Guidi, Guido, Opere culturali ed assistenziali devastate dalla guerra, in «Torino. Rivista mensile municipale», A. XXV, n. 9, settembre, 1949, Torino, pp. 25-28 Vai al testo digitalizzato
- Politecnico di Torino. Dipartimento Casa Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Vol. 1, Società degli ingegneri e degli architetti in Torino, Torino 1984 , p. 428 Vai alla pagina digitalizzata
- Miletto, Enrico, L' identità storica incontra le diversità del futuro. Memoria e immagini della Barriera di Milano e della Polisportiva River Mosso, La lokomotiva - Neos, Torino 2002
Sitografia
Fonti Archivistiche
- ASCT, Fondo danni di guerra, inv. 1082 cart. 22 fasc. 37 n. ord. 13
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Ente Responsabile
- Fondazione Tancredi di Barolo
- Museo Diffuso della Resistenza della Deportazione della Guerra dei Diritti e della Libertà