Italgas
Fondata a Torino nel 1837, con capitali italiani e francesi, la Società anonima per l’illuminazione della Città di Torino col mezzo del Gaz nel corso dell’Ottocento si amplia fino a operare a livello nazionale. Superata la difficile prima metà del XX secolo, nel 1934 subisce una ristrutturazione societaria e, a partire dagli anni Sessanta, entra a far parte del gruppo ENI.
La Società anonima per l’illuminazione della Città di Torino col mezzo del Gaz nasce a Torino nel 1837 per iniziativa di imprenditori francesi e piemontesi: l’officina di produzione è allestita nel quartiere della Crocetta, fuori Porta Nuova. Nel 1851 industriali torinesi, tra cui i fratelli Albani, proprietari di una fabbrica di zolfanelli, costituiscono la Società anonima Piemontese per l’illuminazione a Gaz in Torino, edificando la propria officina in Borgo Dora. Nel 1856 le due imprese si fondono nella Società Gaz-Luce di Torino, presieduta dall’industriale laniero Giuseppe Venanzio Sella, unificando le reti di distribuzione. Con la perdita del monopolio, nel 1863 la società è ricapitalizzata e cambia nome in Società Italiana per il Gaz, detta Italgas, ampliando i suoi interessi a livello nazionale con nuove officine a Pavia e Bergamo. Nell’area torinese, il servizio si diffonde grazie all’introduzione di caloriferi, scaldabagno, tostacaffè, motori a gas. Negli anni Settanta dell’Ottocento gli impianti a Borgo Dora sono ampliati e quelli di Porta Nuova gradualmente smantellati. A fine secolo Italgas acquisisce il controllo di diverse imprese italiane del settore e dopo il primo conflitto mondiale, negli anni Venti, è trasformata in una holding presieduta dall’avvocato novarese Rinaldo Panzarasa. Entra nel gruppo anche la Società Consumatori Gaz Luce (STIGE - Società Torinese Industrie Gas Elettricità), con la sua officina di Borgo Vanchiglia. A Torino il numero di abbonati è pari a 61.000, con 12.700.000 metri quadrati di gas annui distribuiti, ma la crisi del 1929 porta a un ridimensionamento dell’impresa, ristrutturata dal 1934 da Alfredo Frassati. L’Italgas supera i difficili anni della guerra, evitando la distruzione degli impianti da parte dei guastatori tedeschi. Negli anni Sessanta, in seguito all’acquisto del pacchetto di maggioranza da parte della SNAM (Società Nazionale Metanodotti), Italgas entra nel gruppo ENI, specializzandosi nella fornitura di gas naturale a livello urbano. Nel 2003 ENI ne acquisisce la totale proprietà.
Cronologia
1837 – Fondazione della Società anonima per l’illuminazione della Città di Torino col mezzo del Gaz (Compagnia di Porta Nuova)
1846 – Accordo tra Compagnia di Porta Nuova e Comune per il servizio di illuminazione della città
1851 – Fondazione della Società anonima Piemontese per l’illuminazione a Gaz in Torino (Società di Borgo Dora)
1856 – Fusione della Compagnia di Porta Nuova e della Società di Borgo Dora in Società Gaz-Luce di Torino
1863 – Ricapitalizzazione e cambio della denominazione in Società Italiana per il Gaz, detta Italgas
Fine Ottocento – Progressivo smantellamento impianti di Porta Nuova
1923 – Trasformazione in holding, presieduta da Rinaldo Panzarasa
1924 – Acquisizione della Società Consumatori Gaz Luce (STIGE) e dell’Officina Vanchiglia
1934 – Ristrutturazione societaria operata da Alfredo Frassati
1967 – Acquisizione da parte della Società Nazionale Metanodotti (SNAM)
2000 – Cessione delle attività di commercializzazione del gas a Gas and Power di ENI
2003 – ENI diventa proprietario della totalità delle azioni
Bibliografia
- Cerutti, Renato - Gianeri, Enrico, L’officina del gas di Porta Nuova a Torino: la prima in Italia, Società Italiana per il Gas, Torino 1978
- Dalla luce all’energia. Storia dell’Italgas, Laterza, Roma-Bari 1987
- Società Italiana per il Gas (a cura di), Gaz: immagini dall’Archivio Storico Italgas, Torino 1995
Sitografia
Fonti Archivistiche
Luoghi correlati
Ente Responsabile
- ISMEL