Cascina La Nuova
La cascina Nuova, localizzata nell’area di Mirafiori a poca distanza dalla strada per Stupinigi, deve il nome al fatto che, sulla preesistente “Cassina delli Canonici”, nel 1754 fu realizzata una nuova costruzione.
La Cascina dei Canonici
Le prime testimonianze documentarie relative all’antica cascina cinquecentesca, chiamata “Cappella dei Cantori”, risalgono al 1632, quando Cristoforo Elia, ingegnere e capitano del Duca di Savoia, la rileva (nella Pianta di tutta la campagna di Mirafiori) come “cassina delli canonici” di proprietà del Capitolo di San Giovanni. Tra il 1632 e il 1706 la cascina viene ampliata, passando da un unico corpo di fabbrica a un edificio rurale a corte chiusa da mura, con planimetria a “L”.
La “Cassina delli Canonici” viene demolita nella seconda metà del XVIII secolo, in seguito alle modificazioni del tracciato dello stradone che da Torino porta a Stupinigi.
La Cascina Nuova
La “cascina Nuova” viene riedificata tra il 1754 e il 1755, come ci tramanda l’architetto Amedeo Grossi, su “disegno e istruzioni dell’architetto civile, Misuratore ed Estimatore generale di S.M. Giovanni Tommaso Prunotti di Guarene”.
Il progetto realizzato su una sola tavola è una delle poche testimonianze progettuali superstiti relative alle cascine torinesi. L’architetto Prunotto progetta il nuovo edificio ricalcando il modello planimetrico e architettonico delle cascine a corte chiusa della piana torinese, consolidatosi nel corso del XVIII secolo, in particolare quello della precedente cascina dei Canonici. I fabbricati previsti sono: l’abitazione civile con “crotte” (cantine) sottostanti, stanze focolari al piano terra e due camere con loggia al piano superiore. La parte rurale è composta da due stalle voltate con fienili sovrastanti, i fabbricati perciò raggiungono la stessa altezza dell’edificio a uso abitativo. Sono presenti anche il forno ed il pozzo d’acqua.
Nelle mappe del Catasto napoleonico del 1805 si registra un ulteriore ampliamento delle fabbriche che trasforma l’impianto planimetrico della “Ferme du Chapitre de Saint Jean” in una “C”.
Il Catasto Gatti del 1820 non riporta variazioni planimetriche, ma modifica la denominazione in “cascina Gioberti”. In quel periodo la cascina risulta composta da casa civile, casa rustica, cortile, giardino, orto, prati e campi; la proprietà è attribuita alla famiglia Gariel.
Nel 1858 si registra il passaggio di proprietà ai figli di Rosa Vercellana, Maria ed Emanuele Guerrieri. Quest’ultimo ne diverrà proprietario esclusivo nel 1881 in qualità di Conte di Mirafiori e Fontanafredda.
Il Catasto Rabbini del 1866 registra ulteriori ampliamenti della cascina Gioberti attraverso la costruzione di un nuovo corpo di fabbrica, con impianto planimetrico ad “L”, che si aggiunge sul lato est del complesso formando una grande corte centrale.
Alla fine del XIX secolo a Mirafiori viene costruito il nuovo ippodromo e alcune cascine della zona, tra cui anche la Nuova, vengono adattate per il ricovero dei cavalli.
La Nuova oggi
La cascina, così come i vicini fabbricati residenziali in via Vallarsa e via San Michele sul Carso, fu lievemente sinistrata durante i bombardamenti in data imprecisata.
L’edificio attuale, di proprietà privata, si presenta in mediocre stato di conservazione. Le fabbriche si dispongono intorno a tre corti. L’impianto settecentesco è ancora oggi visibile nella parte adibita a uso civile, nelle stalle e nei casi a terra (depositi di attrezzi e prodotti agricoli). Le restanti parti sono state costruite dopo il 1866 e altre sono state demolite nella seconda metà del XX secolo, come risulta dalla Carta I.G.M. del 1974.
Note
Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
LA NUOVA
Corso Unione Sovietica 502
Cascina di pianura.
Edificio rurale di valore documentario ed ambientale, ora inserito nel costruito ed in uso residenziale.
Edificio già presente alla fine del Settecento, proprietà del Capitolo di S. Giovanni. Recente è la demolizione di alcuni tratti dei fabbricati rustici per permettere l'ampliamento di Corso Unione Sovietica.
A. GROSSI, 1790; PLAN GEOMÉTRIQUE [...], 1805; [Catasto RABBINI], 1866; E. GRIBAUDI ROSSI, 1970, p. 36.
Tavola: 79
Bibliografia
- Grossi, Giovanni Lorenzo Amedeo, Guida alle cascine, e vigne del territorio di Torino e' suoi contorni ..., in cui si danno diverse notizie utili, ed interessanti, massime in ordine alli Feudi, e distretti delle Parrocchie in detto territorio esistenti ..., Vol. 1, [s.n], Torino 1790 Vai al testo digitalizzato
- Gribaudi Rossi, Elisa, Cascine e ville della pianura torinese: briciole di storia torinese rispolverate nei solai delle ville e nei granai delle cascine, Le Bouquiniste, Torino 1970 , p. 36
- Politecnico di Torino. Dipartimento Casa Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Vol. 1, Società degli ingegneri e degli architetti in Torino, Torino 1984 , p. 668 Vai alla pagina digitalizzata
- Ronchetta, Chiara - Palmucci Quaglino, Laura (a cura di), Cascine a Torino: "La più bella prospettiva d'Europa per l'occhio di un coltivatore", Edifir, Firenze 1996 , pp. 262-263
- Ainardi, Mauro Silvio (a cura di), Cascine in periferia: percorsi di visita e conoscenza delle strutture rurali nella pianura torinese, Città di Torino. Progetto Periferie, Torino 2003 , pp. 96-98
Sitografia
- http://www.comune.torino.it/circ10/ecomuseo/archivio/materiali/secolidimirafiori/1.pdf
- http://www.comune.torino.it/circ10/ecomuseo/archivio/materiali/secolidimirafiori/2.pdf
- http://www.comune.torino.it/circ10/ecomuseo/archivio/materiali/secolidimirafiori/3.pdf
- http://www.comune.torino.it/circ10/ecomuseo/archivio/materiali/secolidimirafiori/4.pdf
Fonti Archivistiche
- Cristoforo Elia , Pianta di tutta la campagna di Miraflores, 1632, Archivio Storico della Città di Torino, Carte Sciolte, CS 3938
- Carlo Gerolamo Re, Disegno dei terreni costituenti la Baronia della Generala dati in feudo dal Duca Emanuele II di Savoia al Presidente Truchi di Levaldigi, 1674, Archivio Storico della Città di Torino, Carte Sciolte, CS 3061
- Carta Topografica della Caccia, 1760-1766, Archivio di Stato di Torino, Sezione Corte, Carte topografiche segrete, Torino 15 A VI Rosso
- Carlo Antonio Bussi , Tipo tra Moncalieri, Beinasco e Grugliasco, 1777, Archivio Storico della Città di Torino, Tipi e Disegni, TD rot.12.C
- Amedeo Grossi, Carta Corografica dimostrativa del territorio della Città di Torino, 1791, Archivio Storico della Città di Torino, Collezione Simeom, SIM D1800
- Plan Geomêtrique de la Commune de Turin, 1805, Archivio di Stato di Torino, Sezioni Riunite, Catasti, Catasto Francese, Allegato A, Mappe del Catasto Francese, Circondario di Torino, Mandamento di Torino, Torino
- Carta dei Distretti riservati per le Regie Cacce divisa in sette parti, 1816, Archivio di Stato di Torino, Sezione Corte, Carte Topografiche per A e B, Torino, Torino 26
- Andrea Gatti, Catasto Gatti, 1820-1830, Archivio Storico della Città di Torino, CAG, sez. 21
- Andrea Gatti, Colonnario Territoriale, 1820-1830, Archivio Storico della Città di Torino, COLL TER, sez.21, art. 991
- Antonio Rabbini, Topografia della Città e Territorio di Torino, 1840, Archivio Storico della Città di Torino, Collezione Simeom, SIM D1803
- Antonio Rabbini, Mappa originale del Comune di Torino, 1866, Archivio di Stato di Torino, Sezioni Riunite, Catasti, Catasto Rabbini, Circondario di Torino, Mappe, distribuzione dei fogli di mappa e linea territoriale, Torino
- Servizio Tecnico Municipale del Comune di Torino, Pianta di Torino, 1935, Archivio Storico della Città di Torino, TD 64.7.8
- Istituto Geografico Militare, Carta IGM, 1974, Archivio Storico della Città di Torino, TD 64.7.11
- ASCT Fondo danni di guerra, inv. 2636 , cart. 57, fasc. 3
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