Villa Terracini, già Vigna Pifetti
La villa è posta su un cocuzzolo a picco sulla val San Martino, la migliore posizione della zona; questa zona, chiamata anticamente con i nomi di Monveglio e Candia e compresa tra il Po, Santa Margherita, San Martino e Valsalice, fin dai tempi più antichi ospitò nelle dimore di villeggiatura nomi noti o meno noti delle arti torinesi: in questa villa abitò Pietro Piffetti.
Sulla Carta della Caccia è segnata come Vigna Pifetti. Per l'unicità del cognome, Elisa Gribaudi Rossi
deduce che questa villa appartenne a Pietro Piffetti, famosissimo intagliatore e mobiliere, anteriormente al 1777, anno della sua morte.
La proprietà passò a Giuseppe Messina, citato dal Grossi, poi all'avvocato Castellinard e a molti altri
proprietari.
Note
Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
VILLA TERRACINI, GIÀ VIGNA PIFETTI
Strada Comunale S. Margherita 159
Vigna.
Segnalazione di edificio con elementi di significato culturale e documentario in quanto risulta elemento emergente del crinale sul versante a Nord della Valle di San Martino.
La vigna segnata «V. Pifetti» nella Carta topografica della Caccia [1762], oggi presenta impianto planimetrico allungato sul poggio della valle San Martino. Il Grossi la ricorda come «Vigna Messina».
Carta topografica della Caccia [1762]; A. GROSSI, 1791, p. 106; PLAN GEOMÉTRIQUE [...], 1805; [Catasto RABBINI], 1866. fol. XXVII; E. GRIBAUDI ROSSI, 1975, pp. 359-360.
Tavola: 60
