Villa Treves, già Vigna Capra
L'architetto A. Grossi ricorda come in questa vigna vi fossero sale ricche di quadri eccellenti, tra cui due opere di Pier Domenico Olivero, cancellate dal tempo o andate perdute.
Nel giardino curato si trovavano magnifici pergolati di vite, le "topie", che E. Gribaudi Rossi ancora descrive su una lunga balconata e protese verso la città
Nel 1785 la vigna era di Antonio Eustachio Capra, aiutante di camera dei cadetti, il quale probabilmente non riuscì a reggere l'onere di una proprietà così vasta e dovette venderla a Giacomo Giuseppe Baccher, citato dal Grossi, a cui seguirono nell'800 i Dutoit.
Nel 1849 passò all'avvocatore Luigi Ferraris, senatore del regno e sindaco di Torino. Nel 1906 venne venduta ai Fubini.
Note
Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
VILLA TREVES, GIÀ VIGNA CAPRA
Strada Val Salice 89
Vigna.
L'edificio di valore ambientale e documentario costituisce elemento connotante il percorso di Strada dei Tadini e di Strada Val Salice.
La Carta topografica della Caccia e quella del De Caroly [1785] attribuiscono l'edificio al sig. Antonio Eustachio Capra. Il Grossi ricorda la «vigna con casino del Sig. Giacomo Giuseppe Baccher». Il Casino è composto «da undici membri comprensivamente a due sale ornate [...] evvi un'antica Cappella [...], un bel giardino e magnifici pergolati di viti ossian topie». La cappella è già segnalata nel 1762 e denominata S. Anna.
Carta topografica della Caccia [1762]; A. GROSSI, 1791, p. 12; PLAN GEOMÉTRIQUE [...]. 1805; [Catasto RABBINI], 1866, fol. XXVII; E. GRIBAUDI ROSSI, 1975, pp. 467-468.
Tavola: 59